giovedì 24 marzo 2011

Contro tutte le guerre. Senza se e senza ma.

IL DISERTORE (di Boris Vian)
In piena facoltà egregio Presidente le scrivo la presente che spero leggerà
La cartolina qui mi dice terra terra di andare a far la guerra quest'altro lunedì
Ma io non sono qui egregio presidente per ammazzar la gente più o meno come me
Io non ce l'ho con lei sia detto per inciso ma sento che ho deciso e che diserterò
Ho avuto solo guai da quando sono nato i figli che ho allevato han pianto insieme a me
Mia mamma e mio papà ormai son sotto terra e a loro della guerra non gliene fregherà
Quand'ero in prigionia qualcuno mi ha rubato mia moglie e il mio passato la mia migliore età
Domani mi alzerò e chiuderò la porta sulla stagione morta e mi incamminerò
Vivrò di carità sulle strade di Spagna di Francia e di Bretagna e a tutti griderò
Di non partire più e di non obbedire per andare a morire per non importa chi
Per cui se servirà del sangue ad ogni costo andate a dare il vostro se vi divertirà
E dica pure ai suoi se vengono a cercarmi che possono spararmi io armi non ne ho.