venerdì 8 novembre 2013

Una settimana alla volta


Giro poco per San Giuliano Terme. Intendo dire che raramente mi muovo per i paesi del mio comune.
San Martino per un po' di politica locale; quasi mai ai Bagni, solo se devo andare in comune o qualche volta all'ASL; ogni tanto a Metato per una pizza da asporto, oppure a Pontasserchio dove compro il vino. Frequento Molina, il mio paese, ma da molinese; vedo la mia mamma, parlo del Pisa o di Molina mon amour. Cazzzeggio coi miei amici del cuore.
Praticamente "esco poco la sera" e quando lo faccio vado a Pisa. La giornata poi lo passo tutta "in the city", per lavoro ed altro: politica e passioni.
Per una serie di motivi personali, questa settimana sono stato di più in giro per San Giuliano, ed ho incontrato "popolo"; alcuni mi hanno chiesto "perchè non rifaccio il sindaco". Mi sono sembrati convinti e affettuosi. Non hanno gran fiducia su come vanno le cose in generale, ma da noi in particolare.
Con onestà, devo dire  che non mi interessa sentire criticare gli altri; e gliel'ho detto a tutti quelli che hanno creduto di trovare una sponda nelle loro lagnanze.
Io non ho mai dato giudizi sul comune e so quando sia faticoso amministrare.
 Non è elegante giudicare lo stesso lavoro che hai fatto nei nove anni precedenti a queste due legislature.
E per di più insieme a molti che ci sono ancora.
Ma non posso non vedere.
E allora la battuta  che mi viene, è che qui nelle nostre zone forse si è studiato poco il cambiamento e che non ci sono più i partiti e i dirigenti di un tempo che te lo facevano notare; ma è solo una battuta. Aggiungo però seriamente che non si devono perdere di vista i più deboli, mai! Anche quando "piovono pietre".....come mi pare sia successo.
Però la richiesta che mi hanno fatto alcuni, e non è la prima volta, è stato molto attraente. Siamo fatti di ciccia o no? Ma a tutti ho ripetuto quello che dico da tempo:- No grazie! Non si rifà "un mestiere" (perchè guidare un comune è un mestiere, sia chiaro, che non si fa a scappatempo), dopo che si è già fatto (uscendone, credo, con dignità) e dopo che sono passati dieci anni. Non sarebbe giusto, nè per me, che non ho più la testa di allora, nè per chi ti vorrebbe; chè si ricorda chi eri e tu invece sai che quello non sei più.
Servono forze giovani e incoscienti, senza paura. Abbagliate dall'ignoto e attratte  dalla passione, come era io più di vent'anni fa quando cominciai. Che conoscano e amino la storia delle nostre terre, che è storia di popolo e Resistenza e di Sinistra al governo, dal dopoguerra. Che sappiano coniugare passato e futuro...
Che parolone. Ma così è!
In questo giro di incontri fortuiti, sono venuti fuori anche i nomi papabili di cui parlano tutti.-L'ha scritto anche il Tirreno.- mi dicono alcuni.-Ma non vanno da nessuna parte.- aggiungono.
Poi uno che ha l'aria di saperne più di altri,  incontrato da solo, mi racconta che un gruppetto di quelli più vicini al potere, -"del Partitone"-, aggiunge ridendo, sta pensando di lanciare "Uno di fuori (dice proprio così), "un vecchio lupo della politica". -"Così  mette  nel pari tutti quelli che scalpitano"-
Io sorrido, lo guardo e lo saluto. -Avevo già sentito in giro la notizia. mi pare improbabile- gli dico.
Rammarica che in dieci anni il mio comune  sia nello stato che mi descrivono.
Senza un gruppo dirigente all'altezza della sfida. Cosa ha prodotto il Pd fino ad oggi?
Eppure erano partiti in pompa magna anche qui.
E se devo essere sincero, pur non credendo in quel progetto, mi dispiace che stia fallendo, perchè con esso cede tutto il centrosinistra, ahimè. E dopo ci leviamo la voglia di gridare.
Ricorrere in un luogo storico come San Giuliano a "uno di fuori", perchè non c'è il candidato o la candidata giusta, è segno di grande debolezza. Che sia bruciato tutto davvero? Sarebbe un peccato, a cui non voglio credere.
Continuo a sperare che un nome politicamente giusto con belle idee in testa e figlio della nostra terra uscirà, magari dalle primarie, ci mancherebbe. E se fosse una donna poi ? Una bellezza e una novità.
Mica possiamo regalare San Giuliano Terme e la sua mitica  storia  ad una lista civica di piovuti, raccattati e riottosi, con un "programma contro" e senza proposte vere.
Ma oggi  è tardi ormai, per rimuginare e soffrire. In questo fine settimana  mi aspettano camminate e filastrocche, piccole e grandi letture, impegno civile e amori insostituibili. Vi pare poco?
Il mio piccolo comune rosso di Santa Ana di cui sono cittadino onorario, con la sua bandierina rossa sulla sulla collinetta.

gs