domenica 21 luglio 2013

Una proposta di resistenza

Sarà un inverno freddo.
Gli esperti ce lo dicono da tempo.
Gli indicatori sono tutti allineati verso quella posizione.
Freddo in politica.
Gelo in economia.
Sui posti di lavoro spirerà un ventaccio.
Le fibrillazioni aumenteranno.
Le inconprensioni prenderanno il sopravvento sulla ragionevolezza.
"Chi non starà con te, sarà contro di te".
Sarà dura fra mille e mille preoccupazioni, tenere riscaldate le amicizie più care.
Impegnativo non far raffreddare gli amori a cui teniamo.
Prevarranno alfabeti di solitudine e silenzi.
Passeremo un inverno a casa, più di sempre e molto soli.
Con le coperte a scaldarci, rannicchiati sul divano.
Ad individuare i nemici...perchè così accade quando ... non va.
Grande impresa sarà tener lontana la tv, per non rimbecillire.
Adotteremo atti di resistenza stoica, come durante l'inverno russo.
Saremo costretti a tenere i riscaldamenti più bassi,  per risparmiare.
Per scaldarci è consigliabile acquistare una stufa dentro la quale poter bruciare tutto.
O risistemare il caminetto, chi ce l'ha. Ma anche un bracere old style va bene.
Come combustibile è consigliabile cominciare a bruciare  libri-noir.
Sono  in eccedenza. Troppi, "in ogni dove".
Ne troverete molti anche nelle vostre librerie o nei supermercati, accanto alla carbonella per la brace di ferragosto.
In questi anni ci hanno aggredito senza ritegno. Bruciare tutti "i commissari" a portata di mano o i "serial killer". Date retta, è un dovere civico.
Risolveremo così il problema del freddo, senza spendere una lira in combustibile, saremo più colti (già non leggerli aiuta ad esserlo di più) , aiuteremo la cultura a uscire "dalla sacca di Stalingrado" e passeremo questo maledetto  inverno facendo un servizio al futuro che si annuncia difficile.
Intanto, bella estate a tutti.
g