lunedì 6 giugno 2011

Lettera da lontano

Partito democratico pisano, perchè questa regressione? A livello nazionale fai un ottimo risultato. Bersani parla di "nuovo ulivo", anche se qualcuno predilige tatticismi di scellerata memoria. Reichlin sull'Unità fa un editoriale verso il futuro, Enrico, il Rossi di Pondedera, rilascia una bella intervista, sempre all'Unità, dove conferma che l'asse di centro-sinistra che governa la regione è il futuro e che i tatticismi sono pericolosi. Dopo Milano e Napoli e il Pd che comunque ha avuto molti sindaci in città importanti come Torino o Bologna, nasce un progetto politico che guarda al futuro. Nell'area pisana, dopo le elezioni, si confermano alleanze forti e vincenti, con Sel impegnata in prima linea nei governi delle città. Cascina prima di tutte, è l'esempio conseguente del governo regionale. A Pisa, una questione tutta interna al Pd (dove un gruppo di consiglieri comunali e alcuni assessori, propongono le primarie per le prossime amministrative e un accordo organico con Sel, che ad oggi è all'opposizione), fa reagire male il gruppo dirigente, anzi lo fa regredire. Contro il comunicato dei suoi stessi iscritti, prima esce un comunicato del Pd pisano e dei partiti cespuglio che ripete la stessa tiritera:- O dite bravo Filippeschi, senza se e senza ma o alla macchia a far carbone!- e questo viene detto a Sel, che non aveva fatto nessuna mossa. Ma si può!!??? Dopo i segretari provinciale e cittadino del Pd, rincarano la dose.-"O la situazione pisana trova una soluzione o rischiano tutte le giunte nell'area pisana". A parte il fatto che nessuno mi avrebbe detto, quando facevo il sindaco a San Giuliano, chi avrei dovuto tenere o mandare via, credo che non sia una grande lungimiranza tenere questa posizione. Lo spieghino agli elettori il perchè. Sel attualmente a Pisa è all'opposizione, in nome di un'autosufficienza che nel 2008 faceva sentire forte il Pd (ahimè!!). Se un accordo va fatto e io sono fra quelli che crede lo si debba fare prima possibile, bisognerà "venirci incontro ", come si fa nella politica adulta. E Filippeschi che non è uno sprovveduto, questo non può non saperlo. Mica si può pensare di annettere un partito come Sel. Se nel 2008 c'erano questioni programmatiche che differenziavano Sel dalla maggioranza, ci si mette a sedere, si fa una verifica programmatica e si vede se ci sono le condizioni per un accordo. Così si fa; se si è fatto l'accordo in Provincia, a San Giuliano e in quasi tutti gli altri comuni e ora a Cascina, a Vecchiano, a Buti, a Lari, perchè non si possono aggiornare i programmi anche al comune di Pisa, se l'allargamento della maggioranza si ritiene strategico? Questo, se ci crede, lo deve praticare un Sindaco che ritiene di ricandidarsi e lo devono capire i cespugli, in nome della politica alta di cui questa città ha bisogno e non della sopravvivenza dei singoli; altro che primarie. Se un pezzo grande o piccolo, frazionista o lungimirante, riottoso o virtuoso del partito democratico pisano, chiede le primarie, non mi sembra un gran disastro. Al momento se è il caso si faranno, altrimenti no. In fondo il precedente pugliese qualcuno l'ha inventato, o no! E comunque, a che serve dare il via a una sarabanda che crea solo confusione e arretramento? Se si vuole bene a Pisa e all'area pisana, bisogna lavorare da subito per un centro-sinistra virtuoso, il resto non è politica. gs