lunedì 28 ottobre 2013

Una settimana alla volta


La settimana inizia incattivita perchè ha portato via un ragazzo d'oro di Molina di Quosa, che vendeva prosciutto dietro un bancone e non dava noia a nessuno. Ovunque tu sia, che  possa vedere le partite dell'Inter litigando come sempre.
Poi fra settimana il cuore si riconcilia con uno spettacolo che aiuterà il carcere e il mio Comandante AS, del tempo delle mele, mi saluta e mi abbraccia. -Quando si vuole con poco si può far tanto-. E Davide ride quando glielo dico.
A Migliarino invece un'altra sera, si lavora ad un librino delicato, dove un maestro che sa annodare i fili delle passioni  ci esorta a continuare un lavoro "senza tempo". Grazie Edi e grande Cecco.
E poi un altro amico che  parla di poesia a Gello con grande rispetto, e tutti ad abbracciarlo.
E poi al Sud, dove mi sento a casa e che amo molto, insieme a un  gruppo di amministratori di Avviso Pubblico, si lavora a costruire casematte contro la mafia, senza perdere passione e sorriso. 
A Pisa invece si sgombra un progetto importante come quello dell'ex colorificio, perdendo a mio avviso il filo rosso che dovrebbe tenere insieme tutti.
Io credo che ce la possiamo e dobbiamo fare. Ma bisogna che le parti in campo, facciano a capirsi. Sarà necessario uscire dalla logica di  "legalità o morte" ma anche da quella dell'estremismo esasperato (non di tutti ovviamente). In mezzo le ragioni di un progetto unico che non vanno disperse. Tutti intorno a un tavolo allora e ognuno che si assuma le responsabilità. Proprietà compresa, che ne ha grosse.
I permalosi di ogni parte però, devono imparare anche ad essere più morbidi con le loro anime e quelle degli altri..
I dati sulla povertà però ci chiamano all'ordine e ci fan vedere cose allucinanti.
Il futuro sarà durissimo.
Libera di don Ciotti, lancia la campagna "Miseria ladra" che andrà sostenuta, anche nelle nostre zone.
Dovremo ripartire da lì. Dagli ultimi.O non si va da nessuna parte.