giovedì 13 ottobre 2011

Nichi Vendola: Elezioni subito

Dopo quello che è accaduto oggi in Parlamento, è il momento che le opposizioni unite richiedano le elezioni anticipate. L’ipotesi di governo tecnico è senza fondamento e credibilità e non corrisponde alle reali esigenze del Paese.

Il governo tecnico è una sorta di abracadabra che funziona per i palazzi immaginari della politica. Invece sarebbe utile che le opposizioni insieme chiedessero le elezioni anticipate. In Spagna l’annuncio di elezioni anticipate ha avuto persino un effetto naturale e benefico sull’andamento delle quotazioni dei titoli di Stato; da noi, per ragioni misteriose, le elezioni sono esorcizzate da diverse parti dello schieramento politico.

Bisognerebbe avere la generosità di capire che oggi è il momento di seppellire il cadavere putrescente della seconda Repubblica, di fare i conti con il berlusconismo dal punto di vista culturale e non solo politico. In Italia vincerà il centrosinistra e per far cadere Berlusconi non servono giochetti e manovre che rafforzano il palazzo, mentre creano fratture insanabili con i cittadini e con la società, già sfiduciata. E’ necessario piuttosto connettersi con i movimenti.

Un governo tecnico dovrebbe servire a dare risposta a problemi tecnici, ma qui non ci sono problemi tecnici, ci sono solo problemi politici. I problemi dell’Italia riguardano una drammatica e sconvolgente crisi economica, finanziaria, sociale, ambientale e persino un elemento di rottura antropologica, visto che le nuove generazioni sono sbalzate fuori dalla prospettiva di un futuro produttivo.

In Italia abbiamo bisogno di un cambiamento politico per rispondere politicamente alla crisi, non con ricette di macelleria sociale mascherate dalla aureola della tecnicalità e della tecnocrazia. Abbiamo bisogno di rispondere politicamente alla domanda: chi paga la crisi? Quindi prima il centro sinistra si libera delle formule magiche degli apprendisti stregoni e di un certo politicismo, prima ci si accorge che il centro sinistra è vincente nel cuore della società italiana, che c’è una domanda forte e formidabile di cambiamento, e meglio sarà per il Paese.

Non vorrei che fosse l’opposizione a dare l’impressione, in alcune delle sue componenti, di svolgere un ruolo di stampella nei confronti del berlusconismo morente. Sarebbe un abbraccio mortale.