venerdì 16 maggio 2014

Bobò

Di sera tardi, è già notte.
Un marciapiede dei Bagni trastulla quattro o cinque eroici militanti del tempo che fu. Discutono su quando attaccare i manifesti. Sono rimasti lì, nel mezzo alla strada, più per amicizia che necessità politica.
Di colpo, un vociare in lontananza e una trentina   di persone che si avvicinano a gruppetti separati.
Sulla soglia del circolo un avventore dice-Sta uscendo la gente dal dibattito dei sindaci-.
Passano tutti davanti al marciapiede. Mescolati in mezzo a loro ci sono gli aspiranti "primicittadini".
Qualcuno si ferma a salutare, altri proseguono a testa bassa.
In mezzo a quelle trenta persone dovrebbe trovarsi  il futuro delle nostre terre. Sigh!!!
Si stringono mani per educazione. Alcuni  fanno battute sugli avversari, come se si  fosse alla vigilia del torneo di calcetto rionale e non ci fosse in ballo invece il domani di San Giuliano. Mi agguanta la tristezza allo stomaco.E allora buonanotte al secchio. Vado via e alla svelta.
Sulla strada per casa mi viene alla mente l'incontro fatto qualche notte prima in un bar pisano.
Un momento di magìa pura. E sto bene.
Sì, se potessi voterei Bobò, "il più grande uomo di teatro di tutte le epoche". Perchè uno scossone a questa situazione andrebbe dato.
Un coupe de théatre situazionista ai Bagni,. Bobò Sindaco, la gentilezza al potere.
Sarebbe piaciuto sicuramente alla contessa d'Albany.