venerdì 20 maggio 2011

Quelli come "il Chiarugi."

Il Chiarugi, ci ha lasciato. Lo conoscevo solo di vista, ma ho ancor in mente le parole che mi ha detto Lunedì, quando aspettavamo i risultati delle elezioni alla scuola di Vecchiano. I dati erano buoni e Lunardi non arrivava. Lui, non reggendo alla contentezza, mi ha chiamato quasi urlando: “Santoni, chiamalo col cellulare Giancarlo, che a te ti risponde e dinni che qui s’è sfondata la ‘antera da’voti che s’è preso!” In quella cantera piena di voti c’era anche il suo, come aveva fatto per tutta la vita. Ciao. Che la terra ti sia lieve. Gabriele Santoni.