lunedì 30 maggio 2011

Una settimana alla volta 30 maggio- 5 giugno

Settimana col fiato sospeso, i ballottaggi ci tolgono il sonno. La posta in palio è altissima, senza precedenti negli ultimi venti anni. Si lavora "distratti" a viabilità regionali e trasporti. Lunedì pomeriggio, sostegno a Pisapia sotto la torre. Martedì discussione sulle priorità in Valdicecina a Castelnuovo; l’idea è quella di fare una iniziativa a Volterra. Casalini sostiene che il tempo è finito, va spiegato al centro-sinistra. Nell'area pisana il dibattito politico locale fa sembrare che tutti vorrebbero Ikea e Mauro Tolaini di Migliarino dà una lezione di etica. Bravo!!! Mercoledì, festa per l’elezione di Lorenza Del Zoppo a Vecchiano. E attesa per la nuova giunta Lunardi, ma qualunque cosa accada Lorenzo è il futuro. Serva chiarezza invece nella giunta di San Giuliano, vedremo. Che ci dicano qualcosa!!! Canapisa si farà, dopo mille vicessitudini. In una città che ha sempre accolto tutto, meno che le manifestazioni dei fascisti, non si capisce perché tutta questa fatica. Altra notizia vera, un centrodestra cittadino non all’altezza della sfida e i cespugli del centro-sinistra deboli e inesistenti, roba da far rimpiangere i cespugli del pentapartito. Servono ginestre, non cespugli. Giovedì discussione in consiglio provinciale sul fotovoltaico.Sel fa la sua parte, ma serve una chiara discussione politica nella maggioranza. E poi da venerdì, incontro a Corleone (raggiunta la Sicilia con un aereo che stenta a decollare causa bomba-residuo bellico(!!!)) degli amministratori di Avviso Pubblico. E la prigione di Giuseppe Di Matteo, il bimbo sciolto nell’acido da Brusca, che lascia senza fiato e fa dire ad Andrea Campinoti presidente di Avviso Pubblico:- “chi pensa che con la mafia si deve convivere, porti qui i suoi figli.” E poi Giovanna che domenica arriva a Palermo e mi porta tre giorni al mare, in attesa dell’incontro del 2 giugno, insieme alla delegazione pisana e don Armando Zappolini , con i giovani della cooperativa di Lentini che lavorano le terre confiscate ai mafiosi. E mentre mi allontano da Corleone, sull’autostrada vedo uno striscione con su scritto:- “Ciccio, se non voti sì al referendum sull’acqua, ti lascio.” Che belle le fidanzate siciliane. Tutto questo fino a domenica sera; con un orecchio all’affluenza e con internet che a Cava d’Aliga in fondo alla Sicilia, va poco. Ma lunedì alle tre e mezzo del pomeriggio, Francesco Cecchetti, uomo del futuro poco più grande di mia figlia, mi dice urlando nel cellulare che a Milano stiamo vincendo e così in molte parti d'Ialia. Ed io vorrei gridare a più non posso e abbracciare tutti, ma sono su una spiaggia in fondo alla Sicilia solo con Giovanna, che bacio con gioia. Il colpo è battuto Francesco, eccome. Ora tocca solo a noi. Basta essere forti e gentili. gs