lunedì 6 febbraio 2012

Una settimana alla volta

Dedicato al mondo del lavoro offeso
Una riflessione
Questa settimana, insieme alla neve, sono quelle del lavoro le notizie più importanti.
Eccole in fila:
Ai cantieri di Pisa si firma ma i problemi persistono, così mi dice il segretario della Cgil incontrato a un dibattito.
Si apre in consiglio comunale un dibattito sulla parità di salario a parità di mansioni. Che a me sembra "obbligatorio".
Monti non solo si rivela, per chi non lo avesse capito, un uomo di destra, ma anche poco incline a discutere nel merito. L'uscita sul lavoro monotono per me in una situazione di conclamata precarietà è pure offensiva. Poi ha corretto... al rum.
In Toscana cresce il lavoro precario ( rapporto Ires/Cgil )113.000 senza lavoro, 48.000 in mobilità.
Il lavoro dipendente certifica un reddito superiore a quello di imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti che perà denunciano beni patrimoniali superiori a dipendenti e pensionati.
Le famiglie pisane sono più indebitate dal 2008 a oggi. Notizia apparsa sulla stampa questa settimana; e SoS impresa della Confesercenti indica Pisa come terza città Toscana per usura.!400 imprenditori in difficoltà e 70 milioni di giro.
Le donne sono meno impiegate e hanno mediamente salari più bassi ( dati Istat Bankitalia).
L'economista Gallino sostiene che il lavoro va creato, non che bisogna licenziare. Dal 1996al 2008 le protezioni del lavoro sono diminuite.
Servono massicci investimenti pubblici. La messa in sicurezza del paese creerebbe ingenti posti di lavoro.
A questo proposito vi fornisco un pensiero sul lavorodi Don Armando Zappolini

LAVORO
La questione dell'apertura dei negozi anche la domenica ci aiuta a conoscere
il vero volto del capitalismo e le sue reali conseguenze per la vita delle
persone. La logica del liberismo economico - cioè del fare soldi sempre e
comunque, al di sopra di ogni riferimento etico - distrugge i valori più
belli della vita.
E' strano come non tutti i credenti ne abbiano consapevolezza! Il "giorno
del riposo", il "giorno del Signore" sono i nomi che la tradizione cristiana
assegna alla domenica: in giorno per se stessi, per le relazioni, per
gli affetti e soprattutto - per chi crede - un giorno per Dio.
Vorrebbero lasciarlo giorno religioso, ma sostituendo al Dio "trino" il "dio
quattrino".
E' idolatria.
don Armando

Ma questa settimana come già anticipato ci ha portato anche la neve e questa volta si è retto l'urto. Buono il piano neve e grazie sincero ai  lavoratori della provincia. Però diciamoci la verità, non siamo stati nè troppo bravi oggi, nè inetti ieri. Seri come sempre sì!!! Problemi veri però ci sono stati con Enel e Ferrovie; perchè se ci si allontana dal controllo del territorio come le privatizzazioni inducono a fare, i disservizi diventano normalità.

Sulla neve il mio amico-poeta Aldo Paci, dall'alto delle sue montagne mi ha inviato questa:

Alla neve

La mattina era: MERAVIGLIA
Guardare
Ai vetri della finestra,
L'inaspettato
All'improvviso silenzio ovattato
Ci faceva felici
E correvamo a metterci i vestiti
Per uscire in quell'incanto
Candido a giocare.
Oggi questo non è più.
Oggi vige la prevenzione.
Se arriva la neve
Lo sai già dalla televisione.
Ai bimbi niente Meraviglia.
Solo l'ansia di un attesa:
Il domani porterà la delusione
Della nave anelata
O la consolazione
Di una giusta previsione?

31 gennio 2012

E poi godetevi Molina di Quosa di Quosa sotto la neve

e una filastrocca
http://www.lefilastrocchediarmando.blogspot.com/



 Ma ora vediamo cosa ci suggerisce il Cantoni
“Pietramarina”, Azienda agricola Benanti, Viagrande (Catania), Doc Etna bianco superiore (titolo riservato ai vini prodotti nel solo comune di Milo). Carricante in purezza allevato ad alberello su terreno vulcanico senza innesto su piede di vite americana (le vigne hanno un’età di 80 anni). Vinificato con pressatura soffice delle uve, fermentazione in acciaio, maturazione di 12 anni sempre in acciaio e affinamento in bottiglia per altri 10-12. Grado alcolico: 12-13%. Colore: paglierino chiaro, con lampeggiamenti verdognoli. Aroma: intensità medio-forte con una ‘base’ minerale (pietra focaia), accompagnata però da note spiccatamente mediterranee, vegetali (fiori di zagara, timo) e fruttate (mela). Gusto: intenso e persistente; asciutto, dotato acidità sensibile; in lunghezza sentori di anice e mandorla. Corpo: agile, muscolare e vigoroso.










 Notizie in pillole:


Rifinanziata "la guerra" in Afghanista; la questione dei rom a Pisa fa dannare le anime e i cervelli di tutti. Urge una riflessione nella chiarezza assoluta che metta all'asciutto le cose buone e giuste;la Federconsumatori ha presentato ricorso al Tar contro la proroga dell'acqua votata dai sindaci, chiedendo il rispetto dell'esito referendario; la Germania vince il processo contro l'Italia sul risarcimento per i crimini di guerra; a San Giuliano silenzio e silenzio.....; a Pisa affitti in nero e la vergogna sta a bassa quota. Nassuno che si indigni. Si cercano soldi per la viabilità a Pisa, ma mi accorgo che in pochi sanno davvero di cosa si tratta. Urge uno scatto in avanti, se no buonanotte. Rebeldia è un bene della città e andrebbe capito alla svelta; Focardi e Giommarelli presentano uno spettacolo e la mia amica Daniela Stallo tarantina ha presentato alla libreria "tra le righe il suo libro" che suggerisco.

E Bobo Rodelli ci propone il suo disco "L'ora dell'ormai".
che mi pare una verità vera




Consigli unici:
Luca Doni


E' una parte di un bel film sulla vita di Serge Gainsbourg nei primi anni della sua carriera si chiama "Gainsbourg: vie heroique" in questo video BB è interpretata da Letizia Casta, la regia è di Joann Sfar

Buon ascolto

LD

E Greta  (Simonetta Della Croce)
 segnala Bomber, un film di Michele Lupo del 1982.
Andate a vedere "le spezzone" su http://www.molinadiquosa.blogspot.com/
c'è un paese intero che fornisce le comparse.


 Cecco (Massimo Ceccanti) mi manda questa foto.
Miti e Mitomani propone un pezzo d'annata di
Jim Morrison




Ed ora
Le rubriche dei miei amici

I racconti del Marchetti
Da "storie di Piaggio, amore e libertà"

Franco Marchetti è un'anima nobile e interpreta il sindacato dalla parte più umana.
E poi scrive cose struggenti che valgono 100 riunioni inutili.










Felice mamma

Sono seduto alla mia scrivania su, al 4 piano del palazzo della Cgil; sto sfogliando il contratto dei chimici per ritrovare la norma che disciplina il lavoro straordinario nei giorni festivi, domani ho un incontro con una azienda.
“ Permesso?” “ Avanti!” mentre lo dico alzo gli occhi, ho davanti a me una bella ragazza, la vedo subito perché io non tenevo mai la porta della mia stanza chiusa, salvo in situazioni particolari, perché al sindacato i lavoratori non debbono bussare ho sempre pensato.

“Siedi posso darti del tu?” “va bene “ e non mi guardava in faccia, teneva la testa bassa, quasi gli veniva da piangere. “mi hanno licenziato” e mentre lo dice mi porge la lettera. Leggo e subito dopo gli dico,” questo non è un licenziamento sono dimissioni, sei tu che ti sei licenziata.” “ si ma quella lettera me la hanno fatta firmare tre anni e mezzo fa, era una condizione per entrare  a tempo indeterminato, dopo due contratti a termine, ed ora che sono incinta e devo cambiare la postazione, perchè nel reparto chimico non posso stare, ho dovuto dire alla azienda come ero la mia condizione. Io credevo che ormai la lettera non ci fosse più e  col mio compagno eravamo contenti, poi stasera mi hanno chiamato in direzione e mi hanno consegnato questa lettera”; erano le 17 “. "Non mi hai detto dove lavori, dimmi il nome della azienda”; mi hanno detto di non venire da Lei, -“ dammi del tu”- perché  dopo la maternità può darsi che mi richiamino se cerco il sindacato niente e io non posso perdere il lavoro, anche il mio compagno é precario”. Mi dice il nome della azienda, è una che opera ad Ospedaletto, molto conosciuta. Alzo il telefono e chiamo il direttore del personale, fortunatamente è ancora li. “ O ritirate la lettera o domani scrivo e denuncio pubblicamente la cosa e poi vediamo come va a finire” gli dico senza neanche farlo parlare. Comprende cosa sta avvenendo e dopo mezzora di ritelefonata e mi dice, “senta dica alla signora di strappare la lettera e domani si presenti qui” è certo? “ lo sa che si puç non essere d’accordo ma io non mento, ci tengo a dirle una cosa Sig Marchetti, all’epoca della lettera io non ero direttore del personale di questa azienda. “ buona sera.
Le lacrime si trasformarono da dolore in gioia; mi era andata bene perché eravamo in vertenza e l’azienda non poteva permettersi questo.
Ma per due lacrime di gioia quante lacrime di dolore, per questa incivile pratica ,ancora oggi vengono versate?
Conservo ancora un frammento di quella lettera e quella ragazza  lavora ancora lì ed è una "felice mamma"..ecco dovremmo fare in modo che tutte possano essere mamme felici.


Gli amici calabresi Pietro Cuzzola e Sandro Modafferi ,
questa volta ci stupiscono


 E poi le tre righe della Mangusta (il giovane Holden)
dedicate a Ben Gazzarra


Può capitate che d'estate, almeno una volta alla settimana, su RTV38
diano il film "Figlio mio infinitamente caro..."
Una storia di droga anni Ottanta e un rapporto padre-figlio molto
intenso, lineare e capovolto.
Ben Gazzara, con la Melato e due giovanissimi Sergio Rubini e Valeria Golino.
Fa da sfondo un lungarno, dei vicoli e una piazza dei Cavalieri
all'alba (nella scena finale).
Il mio ricordo di Ben Gazzara è lì, in quella piazza, mentre cammina
lento. Va via.

Il sogno di Anna
come sempre c'è....
Si dice che l'Africa cammina sui piedi delle donne, vorrei che
questi piedi che sono stanchi, gonfi e screpolati, che non calzano il
tacco 12 e non portano calze di seta, potessero trovare compagni di
viaggio, perchè dice un proverbio africano se educhi un bambino fai
crescere un uomo, se educhi una donna fai crescere un villaggio.

E il ricordo di Ovidio-Edi e l'invito alla lotta.
Pino
Caro Gabri,
con questo mio messaggio sul tuo blog vorrei ricordare Pino Ferraris, maestro del movimento operaio, scomparso qualche giorno fa. Una vita esemplare, molto fuori moda. Segretario torinese del Psiup, chiamato a Roma da Vittoria Foa va all’ufficio studi della Cgil, tra i massimi dirigenti del Pdup, condirettore del manifesto; ma dopo una vita di militanza politica, a poco più di quarant’anni, Pino si trova senza un partito né un sindacato e non ha un lavoro. Ricomincia a studiare e si laurea da fuoricorso “sfigato”, come si direbbe oggi; Pino era intelligente e va a insegnare all’università, dove rimane per circa trent’anni di piena “monotonia”, come direbbe un Berlusconi sobrio (Monti). Pino era un compagno e lavorò alla formazione sindacale del sindacato dei "metallurgici", come diceva Foa tra le nostre risa giovanili. Me lo ricordo Pino Ferraris, mite, a braccetto con un sempre sorridente Vittorio Foa ad un congresso del Pdup. Ed è lì che incontrai un altro senso della politica: non solo comando, bensì aiutare la gente a governarsi da sé; e cominciai a imparare la storiografia del movimento operaio da storici non di professione ma da “miltanti che operavano sul campo”. Per questo vorrei segnalare un classico, “La Gerusalemme rimandata” di Vittorio Foa con una densa introduzione di Pino Ferraris, che così spiega il titolo emblematico: “La Gerusalemme è l’ideale politico che non si è mai realizzato”. Addio Pino e grazie della meravigliosa lezione sulla partecipazione, sull’autogestione, sulla democrazia organizzata e conflittuale che ci hai dato.

P.S. Da non perdere il numero in edicola dal 24 gennaio di “MicroMega”: il volume monografico è un almanacco della scienza dedicato alla interessantissima mostra romana “Homo sapiens” organizzata dallo splendido novantenne Luca Cavalli Sforza; l’allegato è un quaderno dedicato alla
manifestazione nazionale dell’11
febbraio indetta dalla Fiom a Roma
(tempo permettendo, speriamo). Finché c'è lotta c'è speranza.
E' domenica
Tilt l'associazione e La casa della donna  hanno organizzato un pranzo molto bello a sostegno delle lavoratrici Omsa
e poi racccolta di firme per "L'Italia sono anch'io".


Tilt




E nel pomeriggio, alla Limonaia, l'associazione Cabron presenta insieme alla Fondazione Caponnetto il rapporto sull'infiltrazione mafiosa in Toscana
e l'Arci al circolo del Cep
ha inaugurato il circolo Placido Rizzotto alla presenza di Dino Paternostro segretario della Cgil di Corleone che ne ha scritto la biografia e un rappresentante della coop Lavoro e non solo di Corleone
Francese della Cgil di Pisa, Paternostro e Ferrara coop Lavoro e non solo
Tutte notizie di Nuova Resistenza come mi dice sempre Giovanni Impastato.
La chiusura della settimana è sul Codice etico che con Avviso Pubblico presenteremo a Roma alla Camera dei Deputati. Il codice impegna gli amministratori ad alzare l'asticella della propria coscienza. Di questi tempi se ne sente il bisogno.

Finale (per davvero)
Se è vero, come ho letto su un quotidiano questa settimana, che un falco dalla Maremma è stato ritrovato a 4200 km in Gambia sfidando qualunque ipotesi scientifica, credo che anche la Sinistra senza sfidare la scienza, possa fare qualche passo nella direzione giusta, partendo dalle cose che uniscono.
gs