mercoledì 13 marzo 2013

Mala tempora currunt

Alzo la testa dal computer, è già  l'una. Dopo la Giunta mi sono messo a lavorare sul programma dei lavori pubblici, e il tempo è volato...
Alle "duemezzo" devo andare a Lari col Presidente a salutare una grande donna.
E' mancata Teresa Mattei.
Partigiana comunista, la donna più giovane eletta alla Costituente e poi impegnata per tutta la vita dalla parte degli ultimi. La ricordo negli anni ottanta, quando l'ho conosciuta bene all'Arci, parlare ai ragazzi con una delicatezza, che mi commuoveva.
Bene, fra poco andrò a rendere omaggio a questa grande donna. La Presidenza della Repubblica ha inviato una corona ufficiale e le istituzioni locali saranno a presenziare l'onoreficenza.
Io non voglio mancare.
Penso a Teresa e a cosa avrebbe pensato lei, nel vedere quel mucchio di parlamentari davanti al tribunale di Milano a cantare "fratelli d'Italia" e a sbeffeggiare la magistratura.
-"Un attacco alla Costituzione nata dalla Resistenza". Questo avrebbe pensato, ne sono certo.
Perchè Teresa era dolce, ma tosta e non aveva mai mollato sui suoi suoi ideali.
Da troppo tempo la Sinistra sottovaluta il livello eversivo di certa politica. Credo che alla svelta, anche se siamo fortemente in ritardo, dovremo ritrovarci e ripassare le lezioni, che quelli come Teresa, ci hanno fatto nella vita.
Ha ragione Giorgio Vecchiani, quando al funerale del grande Cerretini, anche lui partigiano e comunista, ha detto che "è necessario sostenere i valori antifascisti che dettero forza alla Resistenza e poi alla nascita della Costituzione Repubblicana.  Perchè da lì prese forza l'idea collettiva per raggiungere la giustizia sociale."

Esco dalla Provincia in solitudine con queste idee che mi frullano per la testa.
Mi infilo in un chiosco in piazza Vittorio Emanuele che ha un affaccio a vetri sulla strada. Lo faccio spesso; prendo un panino col prosciutto e una birra. Guardo fuori nel silenzio, passano decine e decine di studenti tutti giovani, tutti belli. Molti saranno a Firenze sabato alla manifestazione contro la mafia, con don Ciotti.
E' allora che mi tornano alla mente  le parole del grande  Uliano Martini, partigiano e pittore,dette nella sala del Consiglio Comunale di San Giuliano Terme, pochi mesi prima di morire (son passati quasi vent'anni).
Compagni... sembra ieri!
E mi commuovo un po'.
Eccole.

 “C’è da ricostruire questa nostra Italia, da ricostruire la sua identità, il suo volto che discendono solo dai valori permanenti della Resistenza e della Costituzione, unica base per un suo vero, profondo, irresistibile rinnovamento umano, politico e morale”