giovedì 22 settembre 2011

In Sicilia 18- 19 -20 Settembre 2011

La stalla dove fu ucciso Peppino Impastato

Alla stalla

Giovanni ci mostra i lucchetti

Alla pizzeria

La pizzeria

Si lavora

Giovanni ci fa il caffè


Lo zio Armando


Con Annalisa ed Emiliano gestori dell'agriturismo di Portella della Ginestra

Calogero Parisi presidente della cooperativa Lavoro e non solo di Corleone


la cena


la discussione

Nino Iannazzo sindaco di Corleone


Suor Nadia, la "comandante"

Volontari dello Spi Cgil

Con Pippo Cipriani ex sindaco di Corleone protagonista della prima confisca



Franco D'Ancona uno dei coordinatori del gruppo pisano
preti forzuti

In Sicilia con Don Armando Zappolini.
La prima foto è la stalla dove fu trovato ucciso Peppino Impastato. Siamo andati, lì accompagnati da Giovanni, il fratello, per lanciare la campagna nazionale affichè quel terreno e la piccola struttura ( già  vincolati dal piano regolatore) possano diventare un luogo della memoria.
Abbiamo lavorato all'organizzazione  di un percorso che coinvolga  tutte le amministrazioni comunali e provinciali che hanno intestato qualcosa a Peppino; L'obiettivo è l'acquisto del bene e una manifestazione nazionale di tutti gli amministratori, da tenere a Cinisi il prossimo 9 maggio anniversario dell'uccisione Di Peppino.
In un paese normale tutto questo, sarebbe diventato già da tempo un luogo di memoria, un museo a perenne ricordo dell'atrocità compiuta e a riconoscimento della vittoria postuma della meglio gioventù di allora, sulla peggiore Sicilia.
La seconda visita è ai ragazzi coraggiosi, Annalisa ed Emiliano e alla bellissima Lolita (che don Armando coccola come una nipote) che gestiscono l'agriturismo di Portella confiscato a Brusca. Già nel 2006 da Pisa portammo un camion di piante da frutto e oggi ne assaggiamo le marmellate.
L'ultima parte del viaggio è a Corleone. Si va a far visita ai ragazzi pisani volontari, che sono ad aiutare i giovani corleonesi della coop Lavoro e non Solo. Sono presenti alla serata il presidente Calogero Parisi, il sindaco Iannazzo membro della presidenza di Avviso Pubblico e Pippo Cipriani, primo sindaco di Corleone che mise in pratica la confisca dei beni di Totò Riina.
gs