sabato 10 dicembre 2011

Auguri Beppe Capuano

Beppe
La prima volta che l'ho incontrato sarà stato verso la fine degli anni settanta. avrò avuto vent'anni.
A Santallago. Lo ricordo più per la sua bellissima fidanzata che l'accompagnava, che per altro.
 Di lui ricordo solo i capelli, tanti e scomposti.
L'ho rivisto nel 1984, quando mi presentai all'Arci, insieme a Giovanna e Fabrizio Fabbri per fare l'animatore dei campi solari. Faceva parte del gruppo che, per così dire, ci avrebbe dovuto fare il corso di formazione; aveva una tutina rosso fuoco "ciucciata". Fabrizio seduto accanto a me, nel vederlo, mi disse in un orecchio-: O dove vuole andà lui lì!!!!!"
Beppe e Fabrizio negli anni diventeranno come fratelli e dove voleva andare Beppe lo sapeva e se non lo sapeva si fidava del suo istinto. Penso che Fabrizio, nella parte finale della sua vita, l'abbia capito benissimo chi era Beppe.
Beppe appunto, compie sessantun'anni.
Da quel 1984 non ci siamo mai più abbandonati. Ha l'onore di stare in quella foto che apre questo blog.
Non sono molte le persone che vorrei fossero aggiunte...
Ora bisogna dire con nettezza che l'uomo è pieno di risorse e creatività come pochi. Istintivo,non prevedibile, irraggiungibile nella creatività. Un portatore sano di "scombiccheratezza"..
E' sposato con Marella e ha un figlio bellissimo, Francesco. Fa l'insegnante a scuola. Canta in un coro, si occupa dei Gruppi di Acquisto Solidale; in una parola, le fa tutte. Disegna anche molto bene.
Penso che prima o poi lo convincerò a illustrare le mie filastrocche.
A lui vanno i miei auguri più cari e il ricordo di un episodio bellissimo: 1984, Sant'Arcangelo di Romagna, festival del teatro di piazza; spettacolo di El Comedians. ( e chi non li ha visti negli anni settanta dov'era???). Siamo in tanti venuti da Pisa mischiati fra centinaia di persone. Ho "perso" Giovanna bellissima e la sto cercando affannato... Trovo Beppe che mi dice di non sentirsi bene, mentre si tocca ripetutamente un braccio; lo conosco solo da pochi mesi mi preoccupo e gli propongo di andare al pronto soccorso. Lasciamo lo spettacolo e si va; gli altri amici non si accorgono di niente. Sant'Arcangelo è piccolissima, in cinque minuti siamo all'ospedale; gli provano la pressione gli ascoltano il cuore e lo salutano, sanissimo. Lui rassicurato esce dall'ospedale e mi dice:-"Corriamo, così vediamo la fine dello spettacolo." e giù a corsa per la discesa.
Avevo solo da scegliere o raggiugerlo e dargli un colpo secco per lo spettacolo sputtanato o andare a cercare la mia fidanzata. Optai per la seconda cosa. Oggi Giovanna è la mamma di mia figlia Adele e Beppe un caro amico mai perduto.
Un abbraccio senza fine.
Gabriele



Buca delle fate a Baratti 1984

Buca delle fate Giovanna Fabrizio Beppe Alice piccina Vittoria

Beppe Marella Francesco. Santa Fiora 1995

Adele Beppe Francesco 1995 Santa Fiora