martedì 10 luglio 2012

Di notte

A volte un ritardo aiuta a stare bene.
Sono a Firenza nel pomeriggio, 37° all'ombra.
Ho una riunione sui trasporti. Monti ha tagliato ancora, ma lui i pullman mica li usa.
Sono le sei e la riunione non è ancora cominciata. Perdo un po' di tempo intorno al duomo, dove ci sono giapponesi con infradito e macchine fotografiche bellissime assaltati da   venditori di tutto, che sfidano il caldo, senza regole.
Rientro nella sede della Presidenza della Regione accaldato.
L'assessore è arrivato, si comincia. Ci si sbatte e si discute, mentre qualche articolo di giornale ha già "licenziato" le giunte provinciali.
Ma ci si sbatte comunque, per lealtà, principio e coerenza, come i guerriglieri palestinesi a Tripoli, prima di essere mandati via in fila indiana e a testa bassa a rimuginar sulla  sconfitta subita, tanti tanti anni fa.
Ecco noi "amministratori della cosa pubblica, di lungo corso" siamo quella roba lì, lottiamo ma sappiamo già che ce ne andremo.
Non a testa bassa, spero !!!
La riunione finisce che sono quasi le otto. Avevo promesso a Giovanna che sarei andato al cinema a Pontasserchio a vedere Woody Allen. Non ce la farò mai. Arrivo a casa dopo le nove. Ho fame e anche Giov. preferisce mangiare e bere bene. Il cinema aspetterà.
Fra una chiacchiera e l'altra con le mie ragazze, è a casa anche Adele, sul video della tv accesa in un angolo della cucina, si materializza Mentana che annuncia il film di Marco Tullio Giordana su Pasolini. E una serata che poteva finire nell'anonimato, accende improvvisamente memoria, passione e bellezza.
Si guarda il film, ben fatto, che non avevo visto; e si rievoca un periodo che ricordo bene, molto bene.
Il 2 novembre del 1975, quando PPP fu assassinato, avevo poco più di 17 anni, ma per noi giovani comunisti, amanti dell'eresia, fu una tragedia.
Poi a notte fonda, quando tutti dormono, monto le scale in silenzio e cerco con foga nella libreria
 "Le ceneri di Gramsci" edizione Garzanti, un classico;  leggiucchio un po', quante volte l'ho fatto.
 Gaber diceva:- "e... sto bene"

...."Lì tu stai, bandito e con dura eleganza
non cattolica, elencato tra estranei
morti: Le ceneri di Gramsci... Tra
speranza
e vecchia sfiducia, ti accosto, capitato
per caso in questa magra serra, innanzi
alla tua tomba, al tuo spirito restato
quaggiù tra questi liberi."...