sabato 21 luglio 2012

Una settimana alla volta

Una famiglia su cinque vive in povertà. Secondo l'Istat, sono cinque milioni le famiglie in queste condizioni.
La povertà aumenta, lo spread dilaga, la disoccupazione cresce e la precarietà del lavoro è un dato esistenziale.
Le misure del governo Monti non hanno fatto altro che peggiorare questo quadro.
Intanto il Parlamento approva il Fiscal Drag nella distrazione e nel silenzio più impotente.
E Casini non ha meglio da fare che comportarsi da talebano nei confronti delle coppie gay. Lui, che ce l'ha tutte addosso. Ha dimenticato alla svelta di avere avuto l'ex presidente della Sicilia  Cuffaro nel suo partito e udite udite.....è pure divorziato, che per uno che ragiona come lui è un fatto gravissimo.
Dice che il suo partito su questi presupposti non farà alleanze a Sinistra. Ce ne faremo una ragione.
Bersani invece sul Corriere, pare ritrovare la strada maestra e parla di alleanze a Sinistra. E che stacchi presto con Monti, prima che sia troppo tardi.
E Asor Rosa propone suggestioni interessanti per il futuro della Sinistra.
E Di Pietro che fa inorridire ogni giorno, ma soprattutto sono gravi vergognosi giudizi di Genova. L'uomo quando si distrae è quello lì...
Così come De Magistris che a Napoli non è più amato dai Rifondatori. Sgombra campi rom e approva provvedimenti securitari.E il populismo lo acclama.
Bella la notizia della Corte Costituzionale che sancisce l'incostituzionalità dell'art.4 e una volta per tutte e blocca la privatizzazione dei servizi pubblici. E brava la regione Puglia e Vendola che ha fatto il ricorso accogliendo dopo 24 ore la proposta del Manifesto.E bravi Mattei e Lucarelli.
Le Province saltano... "Tanto dasi da fare..." Ma così è la vita.
E a Pisa si annuncia  maltempo in politica.
Personalmente preferisco il libeccio all' arcobaleno.Vedremo... e discuteremo.

Chiudo così, riportando da un sito una notizia forte.
20 luglio 2001 Carlo Giuliani

Pochi giorni fa, in Piazza Alimonda, i soliti ignoti hanno danneggiato la targa in memoria di Carlo, imbrattandola con un getto di inchiostro nero. Le parole più belle per commentare quest’episodio, in apparenza piccolo, le ha scritte Carlo Gubitosa:
«Cari Elena, Giuliano, Haidi, pensavamo che fosse una targa, destinata a rimanere lì sfidando il tempo per fare memoria. Invece abbiamo scoperto che è un termometro dell’intolleranza, una cartina di tornasole della vigliaccheria, una centralina di rilevamento della bestialità. Ancora una volta in piazza Alimonda emerge il meglio e il peggio della società, e la vitalità di un marmo inerte solo in apparenza si anima per diventare megafono di denuncia dell’anticultura repressiva più brutale. Non rattristatevi per questo episodio, servirà da monito per i tanti, i troppi che vogliono chiudere quella parentesi aperta undici anni fa per lasciarsi alle spalle quello che dovremmo tenere sempre davanti a futura memoria.»
Questo video si chiama La trappola, Genova 20-21 luglio 2001
 E' lungo, ma ne vale la pena.
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