martedì 3 luglio 2012

Una settimana alla volta


Un po' di cose non mi sono tornate, nei giorni addietro.
A parte la sconfitta del calcio italiano, già messa in saccoccia prima dell'umiliazione spagnola. A proposito, spero che Napolitano abbia detto a Buffon di non scommettere più, che non è un buon esempio per i ragazzetti.

Non torna nemmeno quella parte di ordinanza dei Comuni che colpisce le ragazze sull'Aurelia. Se si sta con gli ultimi, gli ultimi si tutelano... sempre. E poi le denunce.... via!

Ma non convince nemmeno Bertinotti alla bella presentazione del libro col giovane Danti, che dà una interpretazione di Tom Benetollo e della pertica sulle spalle (il lampadiere appunto), che illumina il cammino a quelli che seguono, "non proprio centrata". Mi verrebbe da dire che l'abbia, o l'abbiano frequentato poco Tom. Almeno quando  passava la fine dell'anno a Sarajevo, con la pertica sulle spalle, appunto, a scongiurare la guerra. E gli altri in Italia, con tante lampadine, sì, a illuminare le rivolte.... ma in Italia.

A Molina invece un paese intero si ritrova sulla piazza per una cena collettiva, che per una sera scaccia dalla mente, le tasse più alte del mondo.

Gli americani licenziano e la Cisl fa la voce grossa.
Il segretario della sezione del Pci di Molina mi raccontava che negli anni cinquanta i comunisti non entravano nemmeno nelle fabbriche pisane, figurarsi a Camp Darby. Ma gli americani licenziano tutti.
Hai voglia di spiegare.....

L'Udc apre a Bersani. E Bersani si contorce. La Sinistra reagisce e fa bene...
A suo tempo, Casini ha sostenuto Berlusconi e in Sicilia Cuffaro. Per carità redimersi è una bella cosa, ma la memoria non deva mai essere corta....

Partirà una campagna contro il gioco d'azzardo e i Circoli che hanno le odiose macchinette mangiasoldi. Bisogna toglierle di mezzo. Intere famiglie si stanno rovinando.

A Guardistallo, in occasione dell'Eccidio, ho avuto l'onore di intervenire insieme ad altri, prima della relazione ufficiale, accanto a Onida, Presidente emerito della Corte Costituzionale. E anche a cinquant'anni passati è molto bello sentirsi a lezione di Costituzione e Resistenza.

La memoria questa settimana va anche a mio padre, avviatosi da un po' e al grande Fabrizio Fabbri che ci ha lasciato, ma "lotta insieme a noi" come si diceva un tempo.

Dudu poi ha dato l'esame di anatomia ed è felice.
E il Salerni diventa preside. Gli regalerò una giacca.

Finalino.
Oggi compio cinquantaquattro anni. Porterò le mie ragazze in giro, sperando in un filo di vento alle spalle, non perchè abbia la barca, ma perchè se metteranno un cappello e lo terrano fermo con la mano sulla testa affinchè non voli,  potrò fotografarle bellissime.

gs