martedì 13 novembre 2012

Coraggio e futuro


Sono assolutamente convinto che la situazione polica che abbiamo davanti imponga scelte di grande coraggio e responsabilità. In un momento in cui la politica è sotto attacco senza nessuna regola, rilanciare un Centrosinistra forte, all'altezza della sfida che ci aspetta in Europa, è l'unica strada che abbiamo davanti. Mi pare che la partecipazione di Vendola alle primarie e l'accordo forte con Bersani, guardino in questa direzione. Battere l'ala montiana del Pd può aprire, per Sel e la sinistra tutta, una stagione nuova. Può voler dire mettere in pratica davvero le ragioni per cui Sel stessa è nata; è cioè essere l'elemento di coagulo intorno a questioni fondamentali per la sinistra, che facciano tornare protagoniste in Europa, parole d'ordine come tutela del welfare e diritti.
Immaginare di ricostruire una sinistra minoritaria che non accetta la sfida del governo e fa dell'opposizione la sua bandiera, è a mio avviso miope e perdente. Oggi, o si accetta la sfida del governo, intraprendendo una strada irta e difficile, ma avendo un orizzonte chiaro, o non si è della partita. Chiunque col suo voto, intenda mantenere un dissenso contro tutto e tutti, non andrà certo alla ricerca di simboli "rosso fuoco", ma si rivolgerà ad autoritari e spregiudicati capipopolo che da un po' di tempo impazzano sulle nostre piazze. La Sicilia ce l'ha dimostrato chiaramente.
Anche a Pisa credo che non si possa fare diversamente. A mio avviso va perseguito con coraggio, l'accordo di centrosinistra, con la testa al domani, lasciando da parte le diatribe dell'oggi. Immaginando in futuro, un'evoluzione della politica che veda i nostri valori egemoni. Avendo l'obbiettivo forte di traghettare le nuove generazioni, senza correre il rischio di offrire loro, una logora idea di opposizione per i prossimi cinque anni; opposizione che nell'immediato può anche esaltare, ma di lì a poco toglierebbe terreno e respiro.Troppo grande è la sfida  davanti a noi, per perdersi in tattiche localistiche. Tattiche che di questi tempi, si annodano molto di più, rispetto al 2008 che ci vide protagonisti (anche se pur sempre dall'opposizione).
Coraggio allora, la strada con la bandiera rossa in mano, a me pare insufficiente.

G.S.

P.S.: un ricordo
Il 7 luglio 2000, a San Giuliano approvammo il piano regolatore generale.
Una delle critiche più feroci da perte dell'opposizione di destra e dalle lobby del mondo del mattone, fu che avevamo perseguito lo "sviluppo zero". Ovviamente quella critica fece attaccare a me, che facevo il sindaco e al grande Fabrizio Guidi, assessore all'urbanistica, delle grandi medaglie al merito, di aver salvaguardato il territorio.
Rifondazione Comunista, che allora era all'opposizione, non criticò il piano, anzi nelle stanze chiuse ebbe anche parole d'elogio. Fu però "costretta" a votare contro, perchè era all'opposizione e soprattutto perchè non si poteva diversificare dalla sua segretaria provinciale che faceva la consigliera d'opposizione al comune di Pisa e che contro il prg pisano aveva votato.
Bene, quel piano elogiato da tutto l'ambientalismo e dalla sinistra di governo che guardava al futuro, ebbe il voto contrario "con la bandiera in mano", di Rifondazione". A me sinceramente dispiacque un po', perchè ero convinto che quel piano era buono anche per loro.
La legislatura dopo, nel 2004, Rc entrò in giunta, poi riuscì verso la fine, adesso sta all'opposizione.
A chi chiedesse del piano oggi a un sangiulianese, si sentirebbe rispondere che fu il documento di pianificazione della giunta Santoni; nessuno si ricorda di Rifondazione. Se fosse stata in maggioranza o all'opposizione, né come avesse votato.....