lunedì 10 marzo 2014

Una settimana alla volta

Prima notizia
Le primarie mettono tristezza.
Il potere che non muore mai. Pronto a tutto...
Ma la più grande di tutte le tristezze, la mettono i "saltafossi".
Troppi
All'ultimo tuffo si schierano, telefonano,  si propongono.
Servi in libertà alla ricerca di uno strapuntino.
Da tutte le parti.
In questi tempi bui ci resta solo  la speranza  di prendersi la rivincita
su questa politica che non ci piace più.
I ruffiani no! Perderanno per tutta la vita, senza rivincita.

Seconda notizia
La biblioteca fa la festa del suo compleanno. Uno spettacolo di burattini la ravviva e gli occhi di Giovanna sprizzano felicità.

Una riflessione
Sorrentino vince l'oscar e scattano le polemiche che a me non interessano.
Interessa invece la filosofia di Jep Gambardella. Unico magistrale animatore di questa maledetta decadenza. E i trenini che non vanno da nessuna parte e le festa che possono fallire in ogni momento sono la vera metafora di questa vita che io continuo a vivere.

Per concludere
Questa "Settimana" è dedicata al mio amico Ovidio.
Un intellettuale coi fiocchi al quale mando un abbraccio grandissimo.
La sua rubrica Finalmente domenica! che tiene sulla Voce del Serchio è un inno alla libertà intellettuale.
Leggetela.
A lui ho dedicato questo post, sotto la sua rubrica


Ovidio, amico caro
Ascolto i consigli letterari di Edi da quando avevo 16 anni. Lui di anni ne ha qualcuno più di me. Oggi quella distanza d'età è ormai accorciata; siamo due cari amici che si avvicinano ad una serena anzianità.
Ma allora nel '74, sei anni erano un abisso.
La sua vicinanza è stata importante per la mia formazione intellettuale.
Da più di quarant'anni parliamo di politica, letteratura e vita quotidiana.
Ci siamo raccontati e continuiamo a raccontarci i viaggi che abbiamo fatto da soli o insieme e gli amori che abbiamo perduto e quelli che ci sorreggono.Non ci siamo mai persi di vista.Ho viaggiato sulla sua vespa blu, un periodo che lui finì a fare l'insegnante in Valtellina.
Abbiamo amici comuni a cui vogliamo bene.E spesso capita che ci ritroviamo tutti insieme felici, per qualche motivo: un libro che si presenta, un compleanno, un concerto ....
Abbiamo figlie coetanee e bellissime .
Ovidio è un intellettuale nel senso più puro del termine. E' uno dei pochi amici più cari col quale riesco a parlare ancora di libri e di cinema.
A volte non l'abbiamo pensata allo stesso modo. Sono state quelle volte lì che ci hanno legato di più.
A lui va il mio grande abbraccio, perchè credo fermamente nella sua statura intellettuale.
Presto lo inviterò a una gita in vespa. Perchè nel frattempo anche io, ne ho messa su una rossa.