giovedì 22 marzo 2012

Dopo Genova





Dopo Genova e le migliaia di ragazze e ragazzi che hanno sfilato contro le mafie, viene voglia di fare una riflessione sul perché alla manifestazione i politici di rango fossero assenti. E la domanda l’ho posta a quelli che erano lì con me, sulla piazza del porto antico, mentre Ciotti concludeva il suo intervento.Nessun segretario di partito, nessun capo-polo; eppure negli anni passati ne avevo visti, in giro e sul palco.

-“Perché sarebbero stati fischiati”ha detto perentorio un ragazzo, che non fa certo parte “dell’antipolitica” bensì “perde molto tempo “ come  altri, dentro un’ importante associazione nazionale.

E allora partiamo da qui. Proviamo a non farci fischiare.

Avviso Pubblico è un’associazione di Enti locali, presente a Genova, che lavora per affermare la cultura della legalità.

Con la consapevolezza che quest’ultima, la legalità, non sia un valore, bensì uno strumento, che serve per il raggiungimento della giustizia sociale e la tutela delle fasce meno abbienti.

In Italia i dati parlano chiaro: ci sono ogni anno 60 mld di corruzione, 150 mld di giro d’affari delle mafie e 120 mld di evasione fiscale.

Una somma altissima che fa rabbrividire i numeri della manovra del governo Monti.

Una somma di denaro che se recuperata, potrebbe rilanciare l’economia e risolvere il tema delle vere grandi opere di cui ha bisogno L’Italia: la messa in sicurezza del territorio, la sistemazione del patrimonio scolastico e sociale.

La politica, i partiti, di fronte a questi dati devono reagire; perché se è vero che i politici possono fare a meno della mafia; la mafia non può fare a meno della politica. E allora bisogna aggredire la zona grigia, come la chiama Ciotti. La cinghia di trasmissione.

Ma come?

Avviso Pubblico il 27 di Febbraio alla Camera dei Deputati ha presentato un Codice Etico (la Carta di Pisa, così denominata perché elaborata nella nostra città da un gruppo di lavoro, coordinato dal professor Alberto Vannucci della facoltà di Scienze Politiche della nostra Università) che chiede ai politici di alzare l’asticella  e cioè che in caso di rinvio a giudizio per determinati reati che attengono alla sfera della corruzione si debbano rassegnare subito le dimissioni dagli incarichi ricoperti. Ed inoltre, ci si debba attenere ad alcune norme come il rendere pubblici i guadagni e i possedimenti e denunciare l’appartenenza alle associazioni, ed altre norme ancora.

Perché solo così si aiuta la politica a recuperare se stessa e ad essere presente in luoghi come Genova con serenità  e a testa alta,  a fianco di tanti ragazzi che la riconoscono come compagna di cammino.

La Carta vuole essere anche un sostegno a quegli amministratori “sotto tiro”, come molti Sindaci eroici, che tutte le mattine in molte parti d’Italia ormai, rischiano la vita perché intendono applicare senza tentennamenti la Carta Costituzionale, che come ci insegna Gherardo Colombo, è il miglior testo Antimafia in circolazione.



Gabriele Santoni

Assessore provinciale alla legalità

Ufficio di presidenza di Avviso Pubblico