domenica 8 giugno 2014

Non ci siamo...

Dire "l'avevo detto" sarebbe un atto di presunzione inutile.
Avere votato no alla proposta di fare la lista Tsipras, a Riccione nel freddo dello scorso gennaio, al congresso di Sel, invece è agli atti. Mi sono assunto una responsabilità tutta mia; non coglievo l'orizzonte della proposta.
Poi siccome sono un inguaribile romantico che crede nel Partito che ho contribuito a costruire, ho anche avuto il dubbio di avere esagerato. Di non essermi sforzato di capire.
Io non voglio entrare nel Pd (e finiamola con questa tiritera), ma rivendico l'autonomia di Sel e la prospettiva di governo. Almeno in questa fase politica concitata.
Comunque ho messo da parte tutto, e ho fatto la campagna elettorale a testa bassa. Mettendoci la faccia. Perchè Tsipras e le sue idee, mi garba, accidenti se mi garba; mi piacciono meno  quelli che hanno capito tutto, che non hanno mai un dubbio. Che non hanno governato nemmeno il loro condominio. Stessa musica stonata da anni.
Anche perchè molti pasdaran della certezza, se ci mettono la loro di faccia, non li vota nessuno; perchè nessuno li conosce.
Comunque ci ho messo tutto me stesso e in culo i dubbi locali; e ho sostenuto con forza un giovane di 33 anni, bravo e con il futuro negli occhi. E abbiamo fatto in modo che fosse votato. E l'abbiamo fatto conoscere, e abbiamo spiegato i perchè. E anche lui si è speso con garbo e gentilezza. Insomma abbiamo fatto militanza seria, come ci hanno insegnato i nostri maestri e i risultati a fatica, sono arrivati. "Grande Marco! Vai in Europa e noi con te.Va bene anche il Gue (io non ho mai avuto pregiudizi). Ci batteremo perchè si possa interloquire coi Socialisti. Vinceranno le idee!"
Stanotte apprendo con dispiacere, che questo progetto salta. Per l'impegno  non mantenuto di chi prima aveva sostenuto una cosa e poi si è rimangiata la parola. -"Ci sono i Garanti del progetto", ci rispondevano risentiti i "tuttodunpezzo", alle nostre flebili obiezioni. -"Loro assicureranno il percorso"-ci ammonivano.
Che tristezza!!!
Ora è tempo che gli strateghi, i giocatori d'azzardo, che ho visto personalmente urlare dal pulpito, chiedano scusa e si dimettano. E alla svelta. 
La costruzione della Bella Sinistra non si fa a un tavolo da poker, senza le carte giuste in mano.
Faceva freddo a Riccione a Gennaio... ma anche questo inizio d'estate mette i brividi.
gs

P.S.
E comunque un abbraccio a Marco Furfaro.
Stanotte il futuro è ancora più suo.