mercoledì 25 giugno 2014

Solidarietà

Incendiati i terreni alla Cooperativa Terre di Puglia. Il comunicato di Avviso Pubblico

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Avviso Pubblico esprime piena solidarietà ai giovani della cooperativa “Terre di Puglia – Libera Terra”, che coltiva i terreni confiscati al boss di Turatano, Salvatore Buccarella, e condanna fermamente l’increscioso atto intimidatorio di tipo mafioso verificatosi nei loro confronti.
“Esprimiamo massima vicinanza e solidarietà a chi tutti i giorni in quei luoghi lavora per affermare e ristabilire i valori della legalità e della trasparenza”, ha dichiarato il Coordinatore del Gruppo di Lavoro di Avviso Pubblico sui beni e aziende confiscate, Gabriele Santoni. “Non saranno certamente questi atti intimidatori a fermarli, anzi. Episodi di questo tipo dimostrano che le mafie, ricorrendo a gesti violenti, temono l’azione di legalità e di cittadinanza e si sentono attaccate e impoverite. Siamo sulla strada giusta; le mafie vanno combattute sul terreno della legalità, continuando a sottragli con ogni mezzo il controllo del territorio e delle loro attività criminose”.
“Si tratta dell’ennesimo vile atto intimidatorio”, ha affermato Cosmo Damiano Stufano, Coordinatore regionale pugliese di Avviso Pubblico e membro del Comitato Direttivo. “In questi momenti dobbiamo fare in modo che loro non si sentano soli in questa battaglia, stando al loro fianco ed organizzando delle iniziative che richiamino a raccolta tutti coloro che hanno a cuore il ristabilimento della legalità”.
Il Coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, ha contattato telefonicamente il Presidente della Cooperativa, Alessandro Leo, per esprimere la solidarietà e il sostegno di tutta la rete nazionale degli enti locali antimafia e per capire quello che è realmente successo e cosa poter fare insieme.
Avviso Pubblico chiede alle Autorità competenti di adoperarsi per garantire e proteggere il lavoro prezioso di rinascita dei territori portato avanti dai giovani della Cooperativa “Terre di Puglia – Libera Terra” e per individuare e sanzionare, secondo le previsioni di legge, gli autori di questo vile episodio intimidatorio.