giovedì 19 gennaio 2012

Antimafia sociale

Da Pisa a Lentini per sostenere la cooperativa “Beppe Montana”.
Intervista a Gabriele Santoni
fonte sito Avviso Pubblico




Da sei anni, il Coordinamento Pisano per la legalità promuove un progetto specifico a sostegno delle cooperative di giovani che nel Mezzogiorno d’Italia operano su beni e terreni confiscati. Quest’anno, come ci racconta in questa intervista Gabriele Santoni, Assessore provinciale alla Legalità e Vice Presidente di Avviso Pubblico, l’azione di supporto si è concentrata sulla cooperativa “Beppe Montana” di Lentini, in provincia di Siracusa.

Cos’è il Coordinamento Pisano per la Legalità?
Il Coordinamento Pisano per la Legalità è una rete di enti locali costituitasi nel 2006 su iniziativa della Provincia alla quale hanno aderito la quasi la totalità dei Comuni pisani. Il Coordinamento fa capo ad Avviso Pubblico e il suo obiettivo è quello di affermare la cultura della giustizia e della trasparenza attraverso l’appoggio di progetti unici, contribuendo così alla lotta contro il crimine organizzato e ai suoi loschi affari.

Come opera il Coordinamento?
Ogni anno ci attiviamo con un progetto a sostegno di una cooperativa che lavora su beni e terreni confiscati alle mafie. Il progetto parte ufficialmente il 2 giugno di ogni anno, ricorrenza della Festa della Repubblica, per concludersi durante le vacanze natalizie, con la consegna delle risorse finanziarie raccolte dai nostri enti locali e dalle varie associazioni che ci appoggiano attraverso l’organizzazione di incontri pubblici, cene della legalità ed altre iniziative di sensibilizzazione.

Quale cooperativa avete sostenuto quest’anno?
Quest’anno abbiamo deciso di sostenere la cooperativa agricola “Beppe Montana” di Lentini, in provincia di Siracusa. Si tratta di novantadue ettari di frutteto confiscati ai clan catanesi. Ai primi di maggio 2011 io e don Armando Zappolini (referente locale di Libera), siamo andati a visitare queste terre per conoscere i ragazzi che ci lavorano. Il 2 giugno siamo tornati per concordare quali erano le immediate necessità, anche in seguito all’attentato intimidatorio che i ragazzi avevano subito: un incendio doloso che ha distrutto mezzi e attrezzi.

Che obiettivo vi eravate prefissati?
Quello di raccogliere circa 15 mila euro, necessari per l’acquisto di una pompa alimentata con forza motrice dei trattori.

Ci siete riusciti?
Si, grazie all’appoggio di tantissimi comuni, associazioni e anche di singoli cittadini, siamo riusciti a raccogliere la somma che ci eravamo prefissati. Dal 27 al 29 dicembre 2011, siamo stati in Sicilia, presso la cooperativa “Beppe Montana” a consegnare il denaro.

Oltre che dal punto di vista economico, quale altro tipo di sostegno fornite alle cooperative?
Dallo scorso anno abbiamo deciso di impegnarci a coinvolgere anche le associazioni di categoria recuperando del materiale da loro non utilizzato e che si è rivelato essere essenziale per questi ragazzi delle cooperative.

Quali sono state finora le cooperative che avete sostenuto?
Nel 2006 abbiamo sostenuto la cooperativa Lavoro e Non Solo (tra Corleone, Morreale e Canicattì) e la cooperativa Placido Rizzotto (Portella della Ginestra); nel 2007 la cooperativa Valle del Marro (Piana di Gioia Tauro) e la cooperativa Pio La torre (Corleone); nel 2008 la cooperativa Libera Terra (Mesagne); nel 2009 la cooperativa Terre di Don Peppe Diana (Castelvolturno), nel 2010 il Progetto Isola di Capo Rizzuto (provincia di Crotone) e nel 2011 la cooperativa “Beppe Montana”.

Cosa intendete dimostrare con queste iniziative?
Vogliamo dimostrare che in Italia ci sono ancora tanti giovani volenterosi, capaci di essere esempio di legalità. Questi ragazzi hanno bisogno di un appoggio iniziale per portare avanti le loro iniziative. Per questo abbiamo deciso di offrire il nostro sostegno, convinti che in questo modo si contribuisca a costruire un pezzo di legalità nell’interesse dell’intero Paese.