giovedì 28 luglio 2011

Chiuso per ferie.


Buone ferie a tutti,
"ai miei amici più cari
che son pezzi ormai rari",
a chi esagera,
e a chi sta sempre zitto,
a chi va in scooter d'inverno,
a chi va al mare
e a chi va dove vuole,
a chi sa sorridere, sempre
a chi si prende sul serio quanto basta,
e a chi sa prendersi per il culo il giusto
e a chi non si fa prendere per il culo,
a chi ha rotto i coglioni tutto l'anno
ma non ne puoi fare a meno,
a chi non porta rancore
e a chi dice le cose come stanno,
a chi è leale sempre, anche nella bufera
a chi non abbandona la guardia sui passi in montagna,
a chi sa nuotare nell'acqua alta,
a chi guida bene la macchina e ti permette di non guidare mai,
a chi ama il dubbio, bello come il sole
a chi dubbi ne ha pochi, beato lui,
a chi dice poche parole e si fa capire
a chi non si cheta mai ma si fa capire comunque
e a chi non capisce una sega,
a chi ti chiama quando non stai bene di salute,
a quelli con cui ceni spesso e discuti del mondo, senza freni
a quelli con cui dividi vino eccellente,
a quelli con cui fai viaggi e non gli fai mai veder le foto
a quelli con cui lavori tutti i giorni,
 a tutti quelli fotografati che sono tantissimi,
 alla mostra sui volti che non farò mai,
 alle filastrocche,
a quelli con cui ti "ammazzi" di politica,
 a quelli con cui non vuoi fare un partito,
 e a quelli con cui vuoi riapirire la partita,
 ai servi in libertà che non sono pochi,
 a quelli tutto d'un pezzo che piegano la politica a loro,
 a chi li sopporta e fa finta che siano bravi,
 a chi va al cinema, a teatro, a chi ci vorrebbe andare e non può permetterselo
e a chi ci va per raccontare che c'è stato,
 ai teatranti,
a tutti agli attori che commuovono ancora e a chi non nasconde la commozione,
 a chi vive il senso di giustizia come un tarlo,
 a chi ha radici e sogna le ali,
 ai precari del mondo, ai cococo, ai non ci sto, ai non lo so, ai cosa cazzo farò, agli operai dei cantieri e delle navi, agli operai della vita, agli extracomunitari nei cantieri o sparsi fra i cantiere della città tutti i giorni,
 ai miei amici preti di frontiera,
a quelli con cui canti o vorresti cantare ogni tanto come un tempo,
 a quelli del coordinamento con cui fai le carovane antimafia,
 ai giovani delle cooperative antimafia,
 ai pacifisti, agli estremisti, ai rigoristi (perchè sanno cosa è la responsabilità),
 a quelli ... ah se lo facevo io il cantiere,
 a quelli...ah se la facevo io la formazione
 e non hanno mai vinto un cazzo ne piantato un chiodo,
 a chi legge tanto e non racconta cosa ha letto, a chi scrive bene e legge tantissimo,
 a chi te la racconta quando sei stanco e ti tira su,
 ai miei amici di Molina dove sono cresciuto e voglio tornare a vivere,
alle mie bellissime amiche delle elementari e ai pochi maschi,
 ai miei amici di San Giuliano con i quali spesso chiacchiero fino a notte fonda,
 ai miei amici di Avviso Pubblico sparsi per l'Italia,
 ai miei amici sindaci coraggiosi,
 a chi sa cosa è una delibera anche se serve a poco,
 ai miei compagni di lavoro di tutti i giorni e quelli di una vita intera,
 ai miei amici che scrivono cose bellissime,
 ai barristi gentili,
 a chi ti chiama per nome con affetto,
 a chi ti saluta con il sorriso e non lo conosci,
 ai partigiani dell'Anpi e al suo Comandante in capo,
 "ai barricaderi d'ogni tempo e luogo",
 all'ultimo amico che ci ha lasciato e all'amica, dolce e tenera, che l'ha amato,
 alle due ragazze bellissime che stanno sotto il mio tetto
 e a una terza che fa l'ingegnere
a mammapiera
 a Fabrizio fratello mio, che si è avviato
a tutti quelli che ho dimenticato.
Buona "feria d'agosto"
a settembre tenetemi il posto....
gs