domenica 10 luglio 2011

Omaggio al "suonatore Jones".

Caro Fabrizio amico mio , nessuno quanto te ha mai saputo quanto mi piaceva cantare e suonare, insieme; a squarciagola e sguaiati, dopo aver bevuto o alla fine di qualche corso di formazione dell'Arciragazzi, dove abbiamo dato il meglio della nostra creatività, ma anche da soli, io e te, come ci accadde la prima volta, un pomeriggio del 1984, a casa tua, il giorno del nostro compleanno il 3 luglio. Suonammo e cantammo, chiusi nel tuo appartamento al villaggio 100 fiori, fino a sera; e quanto venne Giovanna per festeggiare con noi la fine della serata, ci trovò ubriachi di felicità e non solo. Avevamo cantato tutto quello che ci era passato per la testa, da l'Internazionale, a "Piccolo grande amore"di Baglioni (è nata quel giorno la versione mimata che abbiamo fatto cantare a tutti chissà quante volte), passando per Guccini e via ... L'abbiamo fatto tante e tante altre volte. Ricordi "il suonatore Jones" di De Andrè :- ..."e poi se la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita"... E come ti piaceva essere il suonatore Jones, con le spalle negli angoli , tu che amavi il "noi"e poco ti interessava l'io. Ieri sera ho festeggiato il compleanno con molti dei nostri amici di sempre e quando qualcuno mi ha chiesto di cantare, così per gioco, io non ho retto la battuta forte:- "non canto più da quando il mio chitarrista se ne è andato."Qualcuno ha capito, non tutti però; un po' è così, non canto più ( e mi dispiace perchè mi divertivo) e un po' mi piace dirlo, perchè alcuni si incuriosiscono (cantavi? e con chi?) e così parlo di te senza sembrare uno scemo... Suona anche per me, ovunque tu sia fratello mio, non smetterò mai di ascoltarti e di cantare sottovoce. Gabriele