lunedì 30 gennaio 2012

La Carta di Pisa

Rafforzare la trasparenza e la legalità. Il codice etico di Avviso Pubblico per gli enti locali.


Lunedì 6 febbraio, alle ore 11,30, presso la Sala Stampa della Camera dei deputati, Via della Missione 4, Roma, sarà presentata la Carta di Pisa, il codice etico predisposto da Avviso Pubblico e destinato agli enti locali che intendono rafforzare la loro azione sul versante della prevenzione e del contrasto alla corruzione e all’infiltrazione mafiosa negli enti locali.
Interverranno:
Dottor Andrea Campinoti
Presidente di Avviso Pubblico
Prof. Alberto Vannucci
Docente dell’Università di Pisa
Prof. Bernardo Giorgio Mattarella
Docente dell’Università di Siena e componente della commissione di studio sulla trasparenza e la prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione istituita dal Ministro della Pubblica amministrazione e per la semplificazione
Dottor Ermanno Granelli
Magistrato della Corte dei Conti e componente della commissione di studio sulla trasparenza e la prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione istituita dal Ministro della Pubblica amministrazione e per la semplificazione
Prof. Francesco Forgione
già Presidente della Commissione parlamentare antimafia
Sono stati invitati tutti i capigruppo della Commissione parlamentare antimafia e Giustizia
Per la Provincia di Pisa saranno presenti Gabriele Santoni, assessore alla legalità e membro dell'ufficio di presidenza dell'associazione Avviso Pubblico e Giuliano Palagi, Direttore Generale. 

domenica 29 gennaio 2012

Una settimana alla volta

Dedicato al giorno della memoria e a Samb e Diop uccisi da mano razzista.
La copertina
L'Italia in Loden

Del governo attuale cosa mi dice?
L’altro giorno ero a mangiare un panino e a bere un bicchiere in una bocciofila. Una vecchietta dice a un suo coetaneo: bravo quel Monti, veste sempre in loden. E l’altro:- Ma lo sai che un loden può costare anche 2500 euro? Bebo Storti attore

Le mie notizie della settimana
 Buon intervento della Camusso della Cgil a Pisa che chiude citando Giuseppe Di Vittorio che usava dire: "Mai togliersi il cappello davanti ai padroni". E collega questo pensiero alla difesa dell'art. 18, il "tabù", come lo chiama il presidente del consiglio Mario Monti. "Qualcuno ci dica se si tratta di un privilegio o di un diritto. Se la risposta è la prima allora occorre parlarne, ma se si tratta di un diritto, non è possibile sottrarlo a nessuno". 
E all'art. 18 dedico la mia filastrocca

L’articolo 18

è un signore perbene,

tutela chi lavora

allevia le sue pene;

a chi guida il vapore

chiede diritti e poi,

non pensa mai una volta

di utilizzare il Voi;

affabile e garbato

nel porre le questioni,

ma quando lo si attacca

non vuole discussioni;

non toglie mai il cappello

davanti a chi comanda,

guardando dritto gli occhi…

lo sguardo non lo inganna.


E alla Cgil è stata inaugurata la sezione dell'Anpi, alla presenza di Vecchiani.

Uscite le nomination degli Oscar e io tifo per Gary Oldman come miglior miglior attore.
Il film è La talpa. Andatelo a vedere.
Morto Vincenzo Consolo, un grande scrittore.
Indagine banca d'Italia:
10%cittadini detengono il 50% della ricchezza. I pensionati in 15 anni hanno perso il 30% del potere d'acquisto. Dal 1991 al 2010 i redditi dei dipendenti cresciuti del 3'3%.
E Bersani su un giornale afferma, rivolto al governo Monti. Non accetto di abbandonare i lavoratori!!!!Ma cosa deve accadere perchè il Pd capisca .
 E Paul Ginsburg storico eccellente, definisce  Monti, uguale a Cavour. La vera destra storica con una vera idea dell'Italia.  
La protesta degli autotrasportatori blocca l'Italia e a me torna in mente il Cile e il golpe e il ruolo che ebbero i camionisti.
Intanto da un a indagine della direzione del lavoro di Pisa  si apprende che le irregolarità sui camion sono del 100% ( Pisanotizie).
Celentano prima dice no a Sanremo, poi dice sì e potrà dire quello che vuole; speriamo che dica anche quanto guadagnerà visto che si parla di oltre 300.000 euro  e che si vergogni un po'.
In Sicilia la Borsellino non si candiderà a Palermo, almeno così pare. I problemi anche lì sono tutti nel Pd e inquei dirigenti che insistono per un'alleanza con Lombardo. Ma quanto può continuare a pagare il politicismo?
Arresti a raffica contro i no Tav e questa storia che non finisce aggiunge conflitto ad uno scempio.
La tv continua a mostrare le immagini della Concordia inclinata al Giglio e nessuno che abbia speso una parola su questa forma di vacanza costosa e pacchiana figlia di questi tempi e i rischi che si portano dietro queste città galleggianti.
In Provincia si infoltiscono i casini, ma il nostro garantismo a prova di bomba resiste.
Intanto il 6 febbraio vado a Roma e insieme ad altri amministraori presenteremo alla camera dei deputati il codice etico che alza l'asticella delle responsabilità della politica. Affinchè non si continui a dire che "tanto sono tutti uguali".
Se vogliamo che non prevalga l'antipolitica, sono necessari a volte,  dolorosissimi gesti esemplari.
Io sono per questa disciplina.
In questa settimana non ci siamo fatti mancare nemmeno il terremoto.
Ma la notizia inquietante è che mentre si combatte con i tagli ai trasporti pubblici, al sud si apprende di un patto mafia- camorra proprio in questo settore. L'apertura senza regole ai privati deve far riflettere anche i sostenitori del privato bello e libero.
Pisapia invece fa la cosa giusta e fa arrabbiare l'Avvenire il giornale dei vescovi. Istituisce un fondo anti-crisi, anche per coppie di fatto e gay. La sinistra al governo... 
Vendola e Di Pietro fanno il patto e Bersani ammicca un po', ma la partita si gioca a Napoli dove la sinistra dei beni comuni si ritrova."Napoli visionaria" titola il Manifesto. E che sia.
Dentro questa miriade di notizie la settimana non ci risparmia preoccupazioni per il futuro di San Giuliano. Il titolo di un volantino di Sel dice: Se tutto è in discussione, tutti sono in discussione. Penso che non si possa che ripartire da qui, per il bene dei nostri figli.

Nei prossimi giorni pare nevichi. Intanto il freddo si è fatto pungente.
I nostri vecchi dicevano-:" Sotto la neve, pane."Speriamo in bene.

Intanto mangiamo qualcosa.
 Vi propongo una ricetta (che sostitisce gli spaghetti)  consigliata dai miei amici calabresi Pietro Cuzzola  e Sandro Modafferi che fanno l'esordio sulla "Settimana"
Pietro e Sandro a Mammola per lo stocco. La foto è mia.


FUSILLI ALLA MENTA !!!


Primo piatto tipico della gastronomia calabrese diffuso in molte regioni d' Italia, risulta una pietanza semplice e veloce da prepare.
Ottimo anche per un pranzo vegetariano...; Difficoltà: bassa, Tempo di cottura: 20/40 min.
Ingredienti per 4 persone:
Fusilli 300 gr , Provolone 100 gr., Foglie di menta 20 gr., pepe, Sale,  Olio extra vergine.

Preparazione:
Cuocete i fusilli in acqua bollente e salata e scolateli al dente, conservando alcune cucchiaiate di acqua di cottura. Tagliate a pezzettoni il provolone. Spezzettate le foglie di menta e conditele a piacimento con olio,sale e pepe. Aggiungete i fusilli, il provolore e l' acqua di cottura. Infine mescolate il tutto fin quando il formaggio non inizierà a fondere.

E il vino del Cantoni


Cinque Terre Doc 2007; azienda agricola Walter De Battè, Riomaggiore (Spezia); alcol 14%; Vermentino 40%, Bosco 40%, Albarola 20%. Pigiatura soffice di grappoli surmaturi, macerazione a freddo, fermentazione a contatto con le bucce; le partite prodotte con queste tre tecniche vengono assemblate in primavera;: affinamento in acciaio e legno, dopo l’assemblaggio. Colore: ambrato intenso. Aromi: decisa intensità e persistenza; concorso di note minerali, floreali (pollini, sentori dolci), fruttati (albicocca essiccata, pompelmo dolce, ananas) e speziati (vaniglia). Gusto: intenso e persistente; bocca lunga, calda, alcolica e sfaccettata: acidità viva, sapidità ben presente, lieve tannicità; corpo: denso e strutturato. Un'esperienza, davvero.

Ora i consigli buoni
Un bellissimo libro che sto rileggendo e che suggerisco:
Canti di Natale di Dickens.

La rubrica di Greta non è pervenuta. Nel salutarla dandole appuntamento alla prossima settimana, suggerisco io il film che ho visto in settimana.
 Pina di WimWenders

Ecco il discorso alla commemorazione di Pina Bausch
il 4 settembre 2009  al teatro dell'Opera di Wuppertal.

Pina vedeva col cuore, fino allo sfinimento,
non si risparmiava.
E guardando strizzava gli occhi,
così pieni di affetto e di senso critico insieme.
ma sempre amorevole, senza mai esporti.
Sostenendoti senza giudicare.
"Bisogna essere crudeli per essere gentili",
dice un bel verso di elvis costello.
La più grande delle arti, nell'interazione con gli altri,
è tirare fuori il meglio di ognuno e renderlo visibile.
In questo Pina era straordinaria.
Voi danzatorilo sapete meglio di me.
Siete stati per anni, molti di voi per decenni,
l'orchestra dello sguardo di Pina-
ognuno uno strumento unico.
Lei ha permesso a ognuno di voi, con amore ma anche con rigore,
di non nascondere ilmeglio di sè, e rivelerlo.
E ha permesso a noi, il suo pubblico,di condividere il suo sguardo
e aprire gli occhi,
per vedere noi stessi e il linguaggiona scosto dentro di noi.
Wim Wenders

Ma ecco per voi, la bellissima foto che ci manda il professor
Massimo Ceccanti detto Cecco.


E poi  i miti e i mitomani.
Janis Joplin in Summertime

E una  passione,
Jasper Jones
Three Flags

Le rubriche dei miei amici

Don Armando dice:


Il clima sociale nel nostro paese si sta facendo sempre più delicato e preoccupante. Accanto alla mancanza di risorse (che si fa sentire sempre di più pesante), c'è una forte sensazione di abbandono. Manca il coraggio di scelte importanti, di un cambiamento radicale che riporti al centro il diritto di ogni persona e la giustizia sociale. Una politica incapace di produrre cambiamento e di alimentare speranza aggredisca giorno dopo giorno la nostra energia. Siamo chiamati ad attivare una nuova grande Resistenza culturale ... per attraversare la notte ed anticipare l'alba.


Le tre righe della mangusta (il giovane Holden)






Non ho ancora capito bene se devo parlare di cose locali o nazionali. Forse mondiali...
Il Premio Pisa Donna 2012 a Lorella Zanardo, l'autrice del documentario sul corpo delle donne. Giorgio Vecchiani con l'Anpi che lancia il tesseramento con una bella cena di popolo in un circolo ARCI di periferia. Quelle piccole cose che fanno grande una città.








 
Il sogno di Anna

Vorrei che le persone " ciccione" non fossero discriminate. Dove, come?
Per i seggiolini e le toilettes degli aerei, per i macchinari di
diagnostica, per i camici da indossare negli esami medici ( taglia max
52), per certi tipi di barelle, per i negozi di abbigliamento taglia 44
max, dove quando entri magari per fare un regalo ad una persona magra
ti guardano con stupore, per i negozi di abbigliamento per i "formosi"
dove trovi o abiti tristissimi o a prezzi folli, infine ( ma l'elenco
sarebbe ancora lungo ) per tutti quelli che ti guardano con
disapprovazione quando mangi facendoti sentire in colpa nei momenti
conviviali e ti costringono a mentire e a mangiare di nascosto subito dopo.

Il maestro Luca Doni  invece ci consiglia:

I Battles in una loro vecchia performance dal vivo.
nel 2011 hanno pubblicato uno dei più bei dischi dell'anno "Gloss Drop" di cui ti inserisco un video "Ice cream"N
el gruppo c'è anche il figlio di Anthony Braxton




I raccconti del Marchetti
da "Storie di piaggio amore e libertà"

Franchino amico mio



IL CAPPELLO
Nelle pause di lavoro, ci trovavamo in mezzo alle linee, a fumare una sigaretta, a sedere su dei panchetti improvvisati, per poi riprendere, il lavoro, le linee erano sempre li inesorabili ad aspettarci. Ma anche alla mensa ci trovavamo insieme, e questi erano i momenti della socializzazione, e la vita le storie gli aneddoti  di vita dei paesi  venivano fuori. La grande comunità della fabbrica che tutto socializza.
Fabio racconta di Beppe dell’altra sera quando era andato al Bar a veglia.
Mentre Beppe era li che beveva il suo corretto gli si  avvicina il Macellaio del paese e gli dice, in modo un pò alterato e la voce alta “ allora quando vieni a pagarmi?” Beppe lo guarda un pò perplesso e ci rimane anche un malino, ma non perde la calma, era un tipo genuino Beppe, poi si gira verso il Macellaio e gli dice “ se continui dell’altro a urlà questo mese un ti metto nemmeno ner cappello”  “nel cappello? O che vor dì” gli dice il macellaio.
Una volta non c’erano tutti questi centri commerciali, e nei paesi c’erano la Macelleria, l’Alimentari, la Merceria, il Frutta e Verdura. Ma le famiglie specialmente quelle un po numerose, andavano a fare la spesa e segnavano. Giravano i librettini con dei conti anche lunghi, perché mangiare, anche se poco, si mangiava tutti i giorni, ma riscuotere era una volta al mese, e non erano nemmeno tanti, cosi si segnava e poi si pagava un po per volta.
Beppe dice al macellaio, “ siccome io non c’ho solo te da pagà e i soldi sono quelli, e cosi quando arrivo al giorno di paga metto tutti i nomi di chi devo pagà nel cappello e poi tiro su tutti quelli che posso paga, chi rimane dentro lo pago la prossima volta, sicchè te un’urlà tanto senno un ti metto nemmeno nel cappello cosi sei sicuro che non li pigli.
Beppe finì il suo corretto e il macellaio si mise a fare la partita a carte, e stando zitto si conquistò il diritto ad essere messo nel cappello.



Finalino della Domenica
Verso sera, si preferisce il rosso.



Sono le dieci, la domenica va finendo, fra poco in tv ci sarà "Il grande Lebowski" , con Jeff Bridges di Joel Coen. Un film memorabile del 1998. Ricercatelo e godetevelo.
Domani ricomincia un'altra settimana ...
Questa mattina mi sono letto sulla Voce del serchio Edi- Ovidio nella sua bella rubrica
"Finalmente domenica" e mi sono sentito molto babbo. http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=12499&page=0&t_a=partita
Durante la settimana mi aveva chiamato per dirmi che mi inviava una foto e un video.
Il video eccolo
è Hello goodby dei Beatles.
 E' dedicato a Laura sua figlia, che ho scoperto, solo stamani, che partiva per un viaggio, spero bellissimo, dall'altra parte del mondo.
Ma se l'apertura di questa settimana è dedicata al cappotto di loden del capo del governo, la chiusura è dedicata al loden di Ovidio. Perchè anche se sognavamo la Rivoluzione eravamo raffinati, come potete vedere.
un abbraccio a tutti
gs
Ovidio Edi Della Croce

E inviate le rubriche, vecchie o nuove.
g.santoni@provincia.pisa.it

P.S. Celentano ha dichiarato che devolverà i soldi di Sanremo in beneficenza.
Chapeau.

sabato 28 gennaio 2012

Lettera a Fabrizio

Caro Fabrizio
non sai quanto mi dispiace averti visto poco nel periodo in cui mi sono occupato di San Giuliano; e soprattutto mi torna alla mente quando, dopo un po’ di tempo che non ci vedevamo, mi chiamasti, in una giornata di caldo bestiale, per chiedere a me e solo a me, cosa ne pensassi della decisione che avevi già preso (e che mi fece arrabbiare tantissimo) di abbandonare la casa al villaggio 100 fiori, lasciandola ad Alice; per finire in quella, a me mai piaciuta, sotto il cavalcavia dell’autostrada quasi a Putignano. Lo so, non ti piacque la mia reazione, ti aspettavi, eri abituato male, che ti dicessi che avevi scelto giusto. E invece cominciai a urlarti contro che eri il solito di sempre e che era giunto il momento di mettere te stesso e le tue difficoltà avanti a tutto. Non ci sentisti e facesti, come hai sempre fatto, come ti pare. Forse avevi ragione anche quella volta. Non ci lasciammo sereni quel giorno però, ci volevamo troppo bene e litigare così ci turbò. Stetti tanto tempo prima di venire a trovarti, finché un giorno, di forza, Giovanna me lo impose; glielo avevi chiesto tu, ma questo l’ho saputo solo in seguito. La casa non mi piacque, ma quel giorno feci buona faccia a cattiva sorte e non dissi niente che potesse turbarti. Quando traslocasti in quella vicino al tribunale, ti vidi rinascere e fui felice. Nel periodo in cui non ci siamo visti molto, Beppe, il grande Beppe Capuano, ti è stato vicinissimo, insieme ad altre tante care persone. Lui, Beppe ha fatto con te "un grande lavoro" ed è l’uomo più affidabile del mondo e mi è difficile non volergli un gran bene pensando a quanto ne ha voluto a te.
Io con gli anni ho recuperato tempo, testa e diciamo la verità, anche fantasia e non sai quanto mi manchi e quanto ci staresti bene dentro queste battaglia per la ricostruzione di una bella cultura di Sinistra, devastata dal berlusconismo.
Stamattina, dopo una passeggiata con Giovanna, tornato a casa mi sono messo a sistemare, si fa per dire, i libri nella libreria. Ma è solo un esercizio che mi rilassa, leggo titoli e metto da parte quelli che ho voglia di rileggere. Da uno scaffale basso è uscito fuori l’albo Pippo sballato di Frigidaire, del grande Andrea Pazienza che leggevamo tanto tempo fa e che mi hai voluto regalare poco prima di “partire”. Dentro, fra le pagine, ho ritrovato una tua lettera che spiegava perché lo davi a me, insieme a Pasolini di "Scritti corsari" e altri libri. Irregolari, comunisti eretici, scrittori che mi hai donato nel tempo, quasi tu mi volessi ammaliare e strappare dalla sorte di “uomo delle istituzioni” che a te non era andata mai giù.
Ti ricordi, insieme a Cipillone, votasti anche contro la mia candidatura al comune di San Giuliano tanti anni fa nel 1990. Eravamo all’assemblea dell’Arciragazzi. Per il mio bene, vi giustificaste tutti e due e forse avevate ragione. Ma ora questo libretto di Pazienza è uscito fuori e con lui una maledetta lettera struggente e insieme ancora mille e belle immagini di un tempo. E' così.
Ricordi quando tanti anni fa, in una pausa del campo solare, a casa tua mi dicesti:-Noi che abbiamo studiato più di questi qui- riferendoti agli occupanti del 100 fiori- abbiamo l’obbligo etico di aiutarli culturalmente. Dobbiamo essere organici, trasferire il nostro sapere; e citando Gramsci dicesti che era necessario attivare una connessione sentimentale con loro. Questo è il mestiere che hai fatto tutta la vita. L’intellettuale, perché lo eri davvero amico mio, ma in mezzo alla strada, fra la gente semplice.
Far crescere la coscienza degli ultimi, i più deboli, che amavi sopra ogni altra cosa, al punto di annullarti in loro, era la tua vera vocazione. Grande amico mio, grazie per tutto questo, nessuno quanto te mi manca; e grazie per tutte le “sturiellet” che mi hai fatto vivere e insegnato, come quella su Pippo, del geniale Andrea Pazienza; che oggi leggo e rileggo, ridendo come quando lo facevamo insieme anni fa.

Sorridi amico mio

Gabriele

San Giuliano Terme, 22 1 2012

sabato 21 gennaio 2012

Una settimana alla volta

Questa "Settimana" è dedicata a San Giuliano Terme.
Vero Pellegrini "il naviglio"

Una riflessione scombiccherata.... come questi tempi.
La musica che gira intorno
clicca :www.youtube.com/watch?v=ioOO40azY5c

Settimana che ha insistito sui giornali con le immagini e le telefonate  di Schettino e la guardia costiera. Il capitano "codardoso"  rappresenta "la musica che gira intorno" come ci ha insegnato il maestro Fossati della sigla, sopra.
E i codardi, quelli che non si prendono cura degli altri, come diceva don Milani, sono i figli di questa Italia individualista e cannibale.
"Chi abbandonava i posti di guardia sulle montagne, veniva fucilato"; sentii dire una volta a Pertini in televisione, da Presidente della Repubblica, a proposito della Resistenza.
Ecco, una Nuova Resistenza è la parola d'ordine che ho letto sul muro di Casa Memoria a Cinisi, da Impastato, dove abbiamo lanciato la manifestazione dei 100 passi.

Di quello forse abbiamo bisogno; ma è necessario lavorare alla cultura del noi, contro quella  dell'io;
e farlo alla svelta, ripartendo da quello che ci unisce, come per esempio la manifestazione antifascista di Perignano.

Intanto Adriano Sofri ( un abbraccio affettuoso al Comandante della mia bella gioventù minorenne) ha chiuso la sua pena, mentre si trovava al Giglio a scrivere per Repubblica del naufragio della Concordia. Una metafora quella del naufragio, come la sua vita colpita dura nel 1988.
Ho ricordi molto intensi delle mie visite al don Bosco e il piacere di avergli regalato il libro di foto su Pisa di Giugi De Felice.
Sofri. Foto "rubata" a Edi.
Fra le notizie buone, cattive e curiose, ne elenco alcune rimaste nella mia memoria:
Federico Rampini nel suo libro scrive che in America ci sono gruppi che ragionano sulla salvezza di solo 100 cose essenziali. Il resto via. Il capitalismo nel tunnel, e con lui le agenzie di valutazione prima o poi; il capitalismo che si mangia la testa. Sembra una storia di burattini ai tempi dell'Arciragazzi.
Il mostro peloso, che implodeva e tutti che si salvavano in girotondo.

Una ricerca inglese fa sapere che molti giovani considerano l'inizio della vecchiaia a 54 anni.
Presa a prestito la copertina del libro di Wu Ming

Compiendoli fra pochi mesi, essendo nato il 3 luglio 1958,  mi sono messo a sognare a occhi aperti;  l'idea che a luglio per i giovani inglesotti potrei iniziare la vecchiaia, mi ha fatto voglia di rifare quest'anno le vacanze al campeggio col mio amico Giorgione. A pensare, pensare e leggere, leggere e pescare.... in "quei posti davanti al mare". Mica male no? Poi mi sono detto che saprebbe troppo di fuga o addirittura di resa; meglio ancora il furore delle battaglie per la giustizia sociale. Magari col collare per l'artrosi cervicale....ma lì, nel mezzo.

Evviva, c'è una soluzione per i cantieri di Pisa  e non si può che essere felici. Buon futuro.
Non c'è soluzione invece per Rebeldia e comincio a credere che per trovarla bisogna essere un po' più coraggiosi. Se quando la soluzione c'è, ci si arresta perchè qualcuno non propriamente progressista dice di non essere d'accordo, ecco lì bisogna schierarsi con coraggio. Decidere con chi stare. Se no si può lustrare tutta Pisa, ma non basta. Occorre anche cuore, che per me, sta il alto a sinistra.

Qualche matto a Milano ha minacciato Pisapia e lui ha risposto portando la sua solidarietà sui binari alla stazione a quelli che protestavano. Perchè si può essere Sindaci e "lavorare per tutti i cittadini", come si usa dire, ma anche di parte. Cioè scegliere con chi stare: quando si fanno i bilanci, almeno questo esercizio della politica si fa.

Vendola rilascia un'intervista che avvisa il Pd. Qualcuno nel Pd si indigna; allora Vendola spiega e io traduco: o amate noi, oppure sposatevi pure con altri, ma impossibile avere fidanzate che vi aspettano il sabato sera e fidanzate con cui fate i farfalloni in settimana ; non è elegante. Se il Pd si fidanza con il cosiddetto terzo polo, la Sinistra non sarà più promessa sposa. Normale no!

Aziende non in regola a Pisa, dati della Direzione provinciale del lavoro. E l'indignazione non sale come dovrebbe; e qui il berlusconismo ha inciso davvero. Che le associazioni di categoria battano un colpo.

A San Giuliano invece oltre al vento di sempre, imperversa la bufera. I conti non tornano e la politica langue. Un centro-sinistra senza Sinistra non ha destino. Lo dico da tempo, ma l'autosufficienza e l'arroganza, diciamo la verità, a suo tempo prevalsero.
Urge un "comitato di salute pubblica" per assicurare il futuro ai nostri figli. E occorrerebbe anche un po' di sana autocritica che stiamo aspettando, insieme ai conti e all'uscita di scena di qualcuno.

E' davvero una musica che non ha futuro come ci canta  Fossati.Una musica che non ci piace.
Con alle spalle questi elenchi di tragedie, tocca a noi ripartire: dalla difesa dei beni comuni, dalla pace, dall'antifascismo; dalle battaglie per la giustizia sociale, dalla bellezza.
"Se i tempi non richiedono la tua parte migliore, inventa altri tempi", fa dire Stefano Benni al protagonista di un suo libro spettacolare: Baol.

E' tempo quindi di inventarci un mondo migliore...
Perchè sulle liberalizzazioni (almeno l 'acqua s'è salvata...per ora) di Monti, la Camusso dice che porteranno solo guai e questo governo pur non avendo nulla a che fare col Caimano è pur sempre, come dice Vendola "la variante colta della destra europea". E chi lo sente suo, dice una cosa molto impegnativa.
E anche Asor Rosar pare sbandare sul Manifesto, proprio su questi temi, ma la saggia e meravigliosa Rossanda no.
Perchè l'eresia è il Futuro e il resto solo Ordine, solo banalissimo e pericoloso Ordine; qualunqua sia la provenienza.

...E in Sicilia parte una rivolta tutta da individuare, figlia dell'Italia a testa in giù. E la Mangusta si pone una riflessione vera. Ha scritto una bella cosa Claudio Fava sull'Unità in settimana.
l'agenda dell'antimafia curata da Anna Puglisi e Umberto Santino del centro Impastato di Palermo, ci ricorda che nel 1893, a Caltavuturo, (PA) l'esercito sparò sui contadini che avevano occupato le terre... 13 morti e alcuni feriti.
A Caltavuturo non erano stati ancora costituiti i fasci dei lavoratori siciliani, ma da altre pari sì; per cui quel massacro può essere identificato come il battesimo di sangue dei fasci dei lavoratori che andavano costituendosi.

Alla fine un paio di notizie che mi piacciono molto, Nanni Moretti presiederà la giuria al festival di Cannes e Leonard Cohen che fa un altro disco "Old ideas" e lo presenta dicendo-:Io non scrivo canzoni, solo poesie che corteggiano la musica".Un inno alla bellezza.
Meglio di niente..... Cohen e Moretti.


Intanto, spaghetti alle acciughe fresche per quattro persone.

1-Pulite le acciughe, 400 g e sfilettatele con cura eliminando le teste.
2-mettete in una padella a freddo 6 cucchiai d'olio, un trito d'aglio, prezzemolo e peperoncino.
Rosolate dolcemente e dopo un paio di minuti bagnate con 4 cucchiai di vino bianco e fatelo ritirare.
3-Subito dopo unite i pomodori, circa 300g, salate e proseguitela cottura per circa 10 minuti, girando di tanto in tanto.
4-Unite le acciughe e fate cuocere per altri 5 minuti.
5-Lessate la pasta al dentissimo, scolatela e fatela insaporire un attimo nella salsa a fuoco vivace.
6- chi si perde nelle discussioni se mettere 80g o un etto a testa, faccia un'altra cosa.
La pasta va mangiata e tanta, per cui buttatene in abbondanza e semmai aumentate le dosi della salsa.
Buon appetito.

E il vino consigliato dal Cantoni

Serafino, Moscato di Scanzo Docg 2007, 14.5° da uve Moscato di Scanzo in purezza; azienda agricola ‘Il Cipresso’, Scanzorosciate (Bergamo).

E' frutto di una lavorazione che vede i grappoli di Moscato, scelti con perizia, subire un appassimento di circa 30 giorni, per poi essere avviati a vinificazione classica
‘in rosso’, con macerazione delle vinacce al fine di estrarne il massimo contenuto aromatico. Il vino viene quindi affinato in vasca per due anni. L’occhio è rosso rubino carico (che può tendere al cerasuolo e presentare riflessi granati); il naso sorprendente per la gamma olfattiva (dalla salvia alla rosa e alla confettura di frutta, fino agli speziati più o meno evoluti); la bocca è dolce, suadente e provvista di un aggraziato retronasale mandorlato.

E poi
"Le rubriche"dei miei amici.


L'opinione di Edi (Ovidio Della Croce, poetico professore)
Questa settimana ho una tragedia nel cuore e  segnalo due piccoli grandi navigli.







Quello di Antonio Tabucchi, che ho cominciato a rileggere.


E quello di Vero Pellegrini, donato dal nostro maestro Vero per la campagna
"Artisti pisani per l'acqua". (E' in copertina)
Con questo non pensate che voglia staccarmi dalla tragica realtà, che è la
tragedia del Concordia.
Quanto ci metteranno a raddrizzare la nave?
Un caro saluto

I racconti del Marchetti

Da "Storie di Piaggio amore e libertà."

Ci chiesero di fare la notte alle catene di montaggio perchè erano aumentate le richieste di
mercato.Non è possibile lavorare la notte in catena, la notte non è uguale al giorno ed il solito costante ritmo per otto ore non si tiene.Ma niente da fare, e cosi comincia la notte.Luciano era fermo alla sua postazione, aveva finito qualche secondo prima di montare il suo pezzo, e si appoggia, alle due di notte, il sonno da un po' di tempo che aspetta, galeotto gli salta addosso, ed il sogno comincia a dispiegarsi, poi improvvisamente sente una voce urlare:- "Ma che fai dormi, non lo vedi che le vespe sono tutte senza il fanale". Era il capolinea che nel frattempo era corso verso di lui. Si sveglia di soprassalto, prima gurda le vespe senza fanale, poi si rivolge verso il capo:- " Ma che urli!! un ti proccupà, tanto queste devono viaggià di giorno"Il capo lo guardò perplesso, poi scoppiò insieme a lui e a chi era lì vicino, in una grande risata e la storia fini lì. Ma a fine settimana terminò, prima del previsto anche il turno di notte in catena, così Luciano e i sui compagni di lavoro alle due potevano dormire nel proprio letto, anzichè montare vespe....

La filastrocchina della settimana

Rebeldia

Suonatori sorprendenti
professori con studenti
avvocati ed operai
sorridenti come mai
tutti in coro per la via
date spazio a Rebeldia
e il progetto eccola là
"dare un cuore alla città".
La novità








 Il maestro Luca Doni
 direttore di Punto Radio di Cascina ci segnale un video eccellente, una sorpresa.
Eccolo, cliccate.



Ancora musica
I miei miti e i mitomani .
 Sid Vicious e Sex Pistols, My way


"Il sogno di Anna"


Se è vero che la medicina non è matematica, vorrei  però, che le scuole
di pensiero che la abitano per le diagnosi e per le cure , non
confliggessero fra loro così spesso al punto ai provocare
disorientamento e ansia in chi necessitando di cure rischia di
diventare un nomade della sanità in cerca di risposte.

Domando: scuole di pensiero, di potere e/o di interessi?
A volte il dubbio ci coglie.

Il film di Greta
(Simonetta Della Croce  ci suggerisce il film della settimana all'Arsenale)

Quando ero piccola mia zia di regalò una miniatura della tour Eiffel. Appoggiata sul comodino per anni ha stimolato la mia fantasia e da quel giorno visitare Parigi è diventata la mia ossessione. Ne parlavo così tanto che una mia amica mi chiamava  la“Madame Bovary di Molina”. Finalmente arrivò il grande viaggio nella capitale francese e nessuno dei miei sogni di bambina venne tradito.  In un bar trovai scritto su un manifesto: “Parigi è una festa” la firma era quella di Hemingway. Un festa che ho ritrovato guardando Midnight in Paris di Woody Allen. Un film dove si sogna molto, si fanno incontri meravigliosi e si passeggia nei luoghi più belli di Parigi.
Merci monsieur Allen per questo insolito e geniale viaggio nella città che ha visto nascere il cinema.
Un libro alla settimana


L’Italia è un paese libero, se essere liberi vuol dire che né altri individui né lo Stato ci impediscono di agire come meglio crediamo. Tutti, sempre che ne abbiano i mezzi, possono scegliere l’attività che vogliono e dove abitare, esprimere le proprie opinioni, associarsi, votare per un candidato o per un altro, criticare i governanti, educare i figli in tale o in tal altra guisa, professare questa o quella religione o non professarne alcuna. Il problema è che la libertà intesa come assenza di impedimenti non è – di per sé – la libertà dei cittadini, ma la libertà dei servi e dei sudditi. La libertà dei cittadini è un’altra cosa: non consiste nel non essere ostacolati o oppressi, ma nel non essere dominati, ovvero non essere sottoposti al potere arbitrario o enorme di un altro uomo o di altri uomini. Guardiamo il nuovo corso della politica italiana: si è affermato un potere che non è né autoritario né dispotico, ma è enorme. E anche se il potere enorme si è affermato con metodi legittimi, la sua stessa esistenza rende i cittadini servi e genera il cosiddetto sistema della corte. Rispetto alle corti dei secoli passati, quella che ha messo radici in Italia coinvolge non più poche centinaia, ma milioni di persone e le conseguenze sono le medesime: servilismo, adulazione, identificazione con il signore, preoccupazione ossessiva per le apparenze, arroganza, buffoni e cortigiane.

Pontormo
"Il colore che ci piace è il Rosso"
La visitazione

Foto e passioni
E a proposito di corti e cortigiani servi, la foto della settimana di Cecco mi pare perfetta.



Riflessione 1
Don Armando ci dice:
don Armando a Portella della Ginestra


"Le intimidazioni di Forza Nuova",  non possono e non devono fermare la battaglia di civiltà a favore dei diritti di cittadinanza delle persone straniere che vivono e lavorano in Italia. E' una questione di giustizia, ma anche di buonsenso: si possono tenere ai margini tante persone che arricchiscono la vita del paese dal punto di vista sociale e culturale, ma anche economico? Ci sono già troppi strappi in un tessuto sociale che ha invece bisogno di forti elementi di coesione. E la Chiesa cattolica si è espressa più volte a favore di una maggiore integrazione, a cominciare dalle chiare parole pronunciate dal Papa, che hanno trovato posto nel nostro presepe accanto a quelle del Presidente Giorgio Napolitano. Evidentemente i militanti di Forza Nuova non ascoltano i discorsi del Santo Padre."  

Riflessione 2
Le tre righe della Mangusta (il giovane Holden)

Non ho capito alcune cose sui forconi: chi sono precisamente? c'è qualcuno che li anima e che ci sta dietro? è tutta spontaneità di lotta, oppure strumentalità eterodiretta? tutte le volte che si manifesta vengono sempre retropensieri... forse è sbagliato, forse va motivato... mah!

  • In conclusione verso sera, le ultimissime della  Domenica.

-A Roma Sel convoca un'assemblea per il futuro.

Nichi Vendola dice:
"Abbiamo le nostre idee ma abbiamo anche voglia di dubitare..... e del decreto sulle liberizzazioni ci è piaciuto solo quello che non si è fatto!"

-A Viareggio sta per iniziare il Carnevale, compratevi una maschera, di questi tempi può servire...
Io ho prenotato quella del giullare alla festa della principessa che non sapeva ridere.
In passeggiata.
-E alla fine un bel film: "E ora dove andiamo"
della libanese Nadine Labaki
Buona settimana 
e grazie a quelli che hanno inviato materiale: Ovidio, Cecco, il Cantoni, la Mangusta, Lucadoni, la Simo, Anna, don Zap, il Marchetti.  
E grazie a chi lo farà ancora o per la prima volta, usando questa mail .
g.santoni@provincia.pisa.it  

gs
















giovedì 19 gennaio 2012

APPELLO per Peppino Impastato



APPELLO per gli Amministratori che hanno intitolato strade, beni e strutture pubbliche a Peppino Impastato.

- Il 13 gennaio dall’aula consiliare “Peppino Impastato” di Cinisi (Pa) è stato diramato un appello a cura di "Avviso Pubblico" e di "Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato", rivolto a sindaci ed Amministratori che in tutta Italia hanno intitolato strutture pubbliche, strade o piazze, in memoria di Peppino Impastato e di sua madre Felicia.

All’incontro erano presenti il Sindaco di Cinisi Palazzolo, Giovanni Impastato per l’Associazione “Casa Memoria”, Gabriele Santoni, dell'ufficio di presidenza dell’Associazione “Avviso Pubblico”, Don Armando Zappolini, Presidente del Comitato Nazionale Centri di Accoglienza.

Lo scopo è quello di coinvolgere  figure istituzionali in un confronto pubblico e un presidio democratico che si svolgeranno il 9 maggio 2012 a Cinisi in occasione del 34° anniversario dell'uccisione di Peppino.
Far percorrere "100 passi" agli amministratori.

Il consolidamento della memoria, ottenuto grazie anche all'impegno di alcune istituzioni locali, risulta, infatti, fondamentale per riconoscere, radicare e difendere i diritti democratici di tutti e garantire basi sicure allo sviluppo di una società più giusta.

Proprio da questi punti fermi è quanto mai necessario partire per un dibattito collettivo e aperto che veda la partecipazione di diversi soggetti, istituzionali, associazionistici, di movimento, ecc. L'antimafia sociale.
Le adesioni all'appello sono state estese a Libera, Arci, Uisp, Emergency, Legambiente, Cgil, Acli, Agesci,Cnca (Comunità d'accoglienza) e molte altre associazioni democratiche.
Nell'occasione Santoni e Zappolini hanno visitato anche la casa di Badalamenti oggi diventata un bene restituito alla società civile, ma soprattutto hanno potuto constatare in prima persona i danni subiti alla pizzeria di Giovanni Impastato, a causa di un incendio, oggetto di indagini da parte delle autorità competenti.
Sotto le foto della "missione"
In comune
Nella casa di Badalamenti
Dal terrazzo di don Tano
100 passi
L'appello
A Casa Memoria
Pizzeria Impastato
Il forno della pizzeria
L'incendio...


panino con mortadella


Giovanni e la moglie Felicetta con Rita Cartacci

Giovanni davanti alla pizzeria
-:A presto....!
Ci ha salutato felice, Giovanni, all'aeroporto di Punta Raisi a Palermo, convinto che la manifestazione dei "100 passi dei Sindaci" riuscirà. "Avrà un "rimbombo" nazionale."-dice.
-"Ciao Giovanni, bisogna resistere!" dice don Armando , rappresentando tutti nell'abbraccio.
Ciao amico nostro, ciao.
La battaglia per la giustizia sociale non finisce mai..........
e grazie.