martedì 26 novembre 2013

Una settimana alla volta


 Cari lettori e care lettrici della Voce del Serchio,vi invitiamo alla presentazione del libro "Verso la foce del Serchio. C’è un posto che uno sente suo".Come forse sapete il giornale on-line La Voce del Serchio, nell’estate 2013, ha chiesto ai suoi lettori quasi per gioco: “Perché vale la pena vivere qui?”

Innumeri i commenti arrivati alla redazione, e poi gli interventi di:
Sergio Costanzo, John Ajers, Bruno Baglini, Lara Biondi, Antonio Ceccherini, Ovidio Della Croce, Fedora Durante, Beatrice Ghelardi, Mina Canarini, Franco Marchetti, Alessio Niccolai, Rodolfo Palla, Michela Palsitti, Matteo Paolini, Daniela Sandoni, Gabriele Santoni, Fabrizio Sbrana, Antonietta Timpano, Trilussa, Umberto Micheletti con una fotografia, Piero Chicca, ai quali per fortuna si è aggiunto il racconto (non on-line) di Pierantonio Pardi.

Quel gioco estivo è diventato un libro scritto a più mani per le Edizioni ETS che raccoglie gli interventi di persone che insieme hanno provato a costruire una mappa emotiva del nostro territorio.

Sabato 7 dicembre 2013 l’Associazione culturale e il giornale La Voce del Serchio organizzano una cena toscana per la presentazione del libro Verso la foce del Serchio.
C’è un posto che uno sente suo.
Una cena con un menu semplice e saporito che possa avvicinarci alla semplice eleganza della nostra terra e alle semplici saggezze delle persone che l’hanno abitata per millenni. 
Porteranno il loro saluto gli assessori alla cultura Daniela Canarini e Fabiano Martinelli dei Comuni di Vecchiano e di San Giuliano che hanno patrocinato il progetto.


Nel corso della serata interverranno Paolo Magli, direttore della Voce del Serchio e Alessandro Salerni, Dirigente scolastico dell’I.C. di Vecchiano.
Sarà allestita una mostra di opere dedicate al nostro territorio a cura della pittrice Daniela Sandoni.
Saranno presenti molti degli autori del piccolo libro. 
Vi aspettiamo per passare una serata semplice dedicata alla nostra bella terra.

martedì 19 novembre 2013

Evento situazionista

Dentro una cornice Rossa.
Dal Comunismo al Termalismo, senza inutili perdite di tempo.

 " Se i tempi non richiedono la tua parte migliore, inventa altri tempi."
"Baol" di Stefano Benni. Feltrinelli.

Foto Giov.


venerdì 15 novembre 2013

Una settimana alla volta

Una Sinistra di governo deve avere senso dello Stato
Lottare per la giustizia sociale
Amare il popolo e gli ultimi
Essere contro ogni giustizialismo
Non separare mai il concetto di legalità dai bisogni dei meno abbienti
Lavorare a fare mediazioni senza svendersi
Discutere con chi si spinge "più in là"
Rifuggire le provocazioni e saperle distinguere
Non aver paura di fare gesti eclatanti per difendere i più deboli
Riconoscere gli errori
Mai essere vendicativa
Rispettare gli avversari
Non avversare le avanguardie 
Essere  acccogliente
Curiosa delle differenze
Cercare di capire le novità
Difendere i beni comuni come patrimonio della comunità intera
Essere in pace con sé stessa
Costruire casematte
Leale e coraggiosa
Che guarda lontano
Sempre.

martedì 12 novembre 2013

La bellezza ci salverà




Care amiche, cari amici
fermatevi e dedicate 5  minuti a voi stessi
cliccate
g

venerdì 8 novembre 2013

Una settimana alla volta


Giro poco per San Giuliano Terme. Intendo dire che raramente mi muovo per i paesi del mio comune.
San Martino per un po' di politica locale; quasi mai ai Bagni, solo se devo andare in comune o qualche volta all'ASL; ogni tanto a Metato per una pizza da asporto, oppure a Pontasserchio dove compro il vino. Frequento Molina, il mio paese, ma da molinese; vedo la mia mamma, parlo del Pisa o di Molina mon amour. Cazzzeggio coi miei amici del cuore.
Praticamente "esco poco la sera" e quando lo faccio vado a Pisa. La giornata poi lo passo tutta "in the city", per lavoro ed altro: politica e passioni.
Per una serie di motivi personali, questa settimana sono stato di più in giro per San Giuliano, ed ho incontrato "popolo"; alcuni mi hanno chiesto "perchè non rifaccio il sindaco". Mi sono sembrati convinti e affettuosi. Non hanno gran fiducia su come vanno le cose in generale, ma da noi in particolare.
Con onestà, devo dire  che non mi interessa sentire criticare gli altri; e gliel'ho detto a tutti quelli che hanno creduto di trovare una sponda nelle loro lagnanze.
Io non ho mai dato giudizi sul comune e so quando sia faticoso amministrare.
 Non è elegante giudicare lo stesso lavoro che hai fatto nei nove anni precedenti a queste due legislature.
E per di più insieme a molti che ci sono ancora.
Ma non posso non vedere.
E allora la battuta  che mi viene, è che qui nelle nostre zone forse si è studiato poco il cambiamento e che non ci sono più i partiti e i dirigenti di un tempo che te lo facevano notare; ma è solo una battuta. Aggiungo però seriamente che non si devono perdere di vista i più deboli, mai! Anche quando "piovono pietre".....come mi pare sia successo.
Però la richiesta che mi hanno fatto alcuni, e non è la prima volta, è stato molto attraente. Siamo fatti di ciccia o no? Ma a tutti ho ripetuto quello che dico da tempo:- No grazie! Non si rifà "un mestiere" (perchè guidare un comune è un mestiere, sia chiaro, che non si fa a scappatempo), dopo che si è già fatto (uscendone, credo, con dignità) e dopo che sono passati dieci anni. Non sarebbe giusto, nè per me, che non ho più la testa di allora, nè per chi ti vorrebbe; chè si ricorda chi eri e tu invece sai che quello non sei più.
Servono forze giovani e incoscienti, senza paura. Abbagliate dall'ignoto e attratte  dalla passione, come era io più di vent'anni fa quando cominciai. Che conoscano e amino la storia delle nostre terre, che è storia di popolo e Resistenza e di Sinistra al governo, dal dopoguerra. Che sappiano coniugare passato e futuro...
Che parolone. Ma così è!
In questo giro di incontri fortuiti, sono venuti fuori anche i nomi papabili di cui parlano tutti.-L'ha scritto anche il Tirreno.- mi dicono alcuni.-Ma non vanno da nessuna parte.- aggiungono.
Poi uno che ha l'aria di saperne più di altri,  incontrato da solo, mi racconta che un gruppetto di quelli più vicini al potere, -"del Partitone"-, aggiunge ridendo, sta pensando di lanciare "Uno di fuori (dice proprio così), "un vecchio lupo della politica". -"Così  mette  nel pari tutti quelli che scalpitano"-
Io sorrido, lo guardo e lo saluto. -Avevo già sentito in giro la notizia. mi pare improbabile- gli dico.
Rammarica che in dieci anni il mio comune  sia nello stato che mi descrivono.
Senza un gruppo dirigente all'altezza della sfida. Cosa ha prodotto il Pd fino ad oggi?
Eppure erano partiti in pompa magna anche qui.
E se devo essere sincero, pur non credendo in quel progetto, mi dispiace che stia fallendo, perchè con esso cede tutto il centrosinistra, ahimè. E dopo ci leviamo la voglia di gridare.
Ricorrere in un luogo storico come San Giuliano a "uno di fuori", perchè non c'è il candidato o la candidata giusta, è segno di grande debolezza. Che sia bruciato tutto davvero? Sarebbe un peccato, a cui non voglio credere.
Continuo a sperare che un nome politicamente giusto con belle idee in testa e figlio della nostra terra uscirà, magari dalle primarie, ci mancherebbe. E se fosse una donna poi ? Una bellezza e una novità.
Mica possiamo regalare San Giuliano Terme e la sua mitica  storia  ad una lista civica di piovuti, raccattati e riottosi, con un "programma contro" e senza proposte vere.
Ma oggi  è tardi ormai, per rimuginare e soffrire. In questo fine settimana  mi aspettano camminate e filastrocche, piccole e grandi letture, impegno civile e amori insostituibili. Vi pare poco?
Il mio piccolo comune rosso di Santa Ana di cui sono cittadino onorario, con la sua bandierina rossa sulla sulla collinetta.

gs

lunedì 4 novembre 2013

Dedicato...



 ... a chi non ha nessuno (che fa una telefonata).

domenica 3 novembre 2013

Una settimana alla volta

Mi preparo a salutare
per solcare un altro mare;
il viaggio è periglioso
e il futuro nebuloso,
ma il presente qui è balordo
e il passato ormai un  ricordo.
Meglio allora ripartire
senza meta, senza dire,
salutando con la mano
tutti quanti.....piano piano.





4 Novembre

Auspico che il 4 novembre sia commemorato  dalle istituzioni, le associazioni e le persone impegnate per la pace, la legalità la non violenza e la democrazia come il ricordo per le vittime di tutte le guerre.
Non solo nel dettato della coscienza della ragione, ma anche dei principi giuridici e morali espressi nella Carta delle Nazioni Unite, nella Costituzione della Repubblica Italiana, nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
E quindi opposizione nitida e intransigente all'uccidere, al terrorismo, alle dittatura, alle guerre e ai loro strumenti.
Il 4 novembre è la fine della prima guerra mondiale."L'inutile strage" che fu ecatombe di tanti innocenti e generò semina di nuovo odio  e crudeltà, che sfociarono in terribili dittature disumane e in una seconda immane guerra mondiale.
Che questa data allora  ricordi tutte le vittime  e sia di monito contro le guerre presenti e future, contro tutte le violenze e contro tutti gli strumenti di morte.
Questa giornata deve sempre più diventare di lutto, di memoria e impegno affinchè gli esseri umani non perdano la vita a causa delle guerre e quindi perchè non ci siano più guerre.
Il 4 novembre sia quindi un giorno di rispetto assoluto per il lutto.
Un giorno di memoria e raccoglimento, non di festa.
Fra poco saranno 100 anni dalla prima guerra mondiale; se nel frattempo saremo stati capaci di trasformare il 4 novembre in una giornata da dedicare alla pace e al disarmo,avremmo tracciato un piccolo solco e ricominciato a seminare il futuro delle nostre generazioni.


"Nessuno di noi più anziani, che quegli eventi vivemmo e soffrimmo di persona, è in grado di testimoniare l'enorme e tragica inutilità della guerra, le mostruose ingiustizie che essa scatena, i solchi incolmabili che essa spalanca tra i popoli.
(Sandro Pertini, 4 novembre 1984)

venerdì 1 novembre 2013

Babbo

Mi chiama mia madre e mi dice- Non vai al cimitero?
-A che fare ? -rispondo
-Da babbo.
-Da babbo?
.Avevo dimenticato che in questi giorni è si va nei cimiteri a trovare i nostri cari.
Io non lo faccio mai. Non per "posa", ma perchè non mi va.
Però ora mia madre mi ha messo in testa mio padre, Romeo. Uno degli uomini più buoni che mai abbia conosciuto.
Uno che ti insegnava l'onestà solo guardandolo negli occhi.
E allora ho trovato una vecchia foto e la condivido con chi passerà da qui.
Mio padre era un barbiere che conosceva il popolo e lo amava...
Ciao Babbo
 

Sinistra, la spinta al cambiamento