giovedì 27 febbraio 2014

Pillole amare

Renzi va al  Senato. E in tanti a criticarlo, altrettanti ad osannarlo. Renzi divide il Pd e non solo. E di brutto.
A me Renzi dice poco, ma penso sinceramente che " finirà di mettercelo nel culo, più di quanto ce l'abbiamo".
E' questa l'espressione che ricorre al mio amato bar quando una situazione si fa molto critica. E per me questa lo è. E non mi si rompano le palle col politicamente corretto del linguaggio.
La colpa di questo dramma irreversibile è di quei lungimiranti dei miei ex compagni, che nel 2007 inventarono il PD, convinti di fare un partito numericamente più grande, ma gestito secondo loro, come se niente cambiasse.
Altro che fusione a freddo o percorso affrettato. Quella è stata la mossa che ha annientato il popolo di sinistra e affievolito i suoi valori.
E con degli artifici poco nobili.
Per esempio continuare a dire, che non c'era da preoccuparsi e che tutti sarebbero rimasti comunisti. E in tanti a crederci.
Oh.. Napolitano e altri della vecchia guardia  hanno continuato nella forma a fare i comunisti, con quel decisionismo che io non ho mai amato nemmeno ai tempi del Pci.
Sui contenuti invece, grandi manovre di moderatismo applicato, in nome del sempre spendibile senso dello stato.
I democristiani intelligenti, il berlusconismo incuneatosi anche a sinistra, e gente  come Veltroni  o leader maximi tutta la vita perdenti, hanno abbattuto in pochi anni, quel poco di progressista che rimaneva in qualche zucca visionaria costretta a retrocedere.
L'ultima botta l'ha presa Bersani (la sua vicenda è cronaca recente). Uno perbene.Un socialista europeo, si direbbe oggi. Anche se mi pare che in questo PSE, entrino ormai un po' in troppi. Che si ravveda  il partito socialista europeo (e democratico)
....e alla svelta.
L'Europa delle grandi intese allontana dalla Sinistra con la esse maiuscola.
Gira in questi giorni  una foto, dove  un dirigente comunista che anni fa mangiava i preti, si fa il segno della croce ad una inaugurazione durante la benedizione di un sacerdote. Oh, nulla di male per carità, se questo lo fa e ci crede; ma se lo facesse, lui che non è mai stato credente (almeno che io ricordi), solo perchè sennò "sarebbe  minoranza", a me mette tristezza.
E si capisce a proposito dell'egemonia chi è che ha vinto...
E comunque al di là di queste macchiette, il Potere è duro a morire, almeno qui da noi.
Ci sono soggetti che pur di vincere imbarcherebbero anche acqua.
Alle amministrative ormai vicine,"l'apparato" (il fortilizio, come dice il noto intellettuale pisano, Mangusta) sostiene l'insostenibile pur di resistere; senza sapere che stanno facendo un danno assoluto ai territori. Mettere chicchessia, pur di vincere. Come se bastasse stappare lo spumante il lunedì dopo le elezioni.... senza pensare al martedì mattina.....
Intanto la Sinistra "dura e pura" si restringe e non conta più nulla e gli estremisti crescono, facendo  cose piccole piccole.
Ma i peggiori sono quelli che galleggiano sempre.
"SistematiSI" ( nel senso che si sono trovati un lavoro definitivo con la politica) fanno gli  arroganti per conto terzi. Senz'anima e senza morale; anche i killer della politica all'occorrenza. Spregevoli. Servi in libertà. E pure saltafossi. I peggiori. Sempre con chi vince.
Oh, la sera se capitano al circolo a bere il caffè, sono capaci  di dirsi ancora comunisti, se può servire.
Appunto servire... anzi "atti a servire", quel che conviene.
Siamo davvero arrivati.
E' il tempo del napalm e noi tutti nelle buche, come suggeriva il comandante Giap.


domenica 23 febbraio 2014

Una settimana alla volta




Per punti.

a- Il giovane segretario provincialedi Sinistra Ecologia Libertà, propone "alla fine della mia carriera" di dargli una mano occupandomi delle amministrative.
Lui sa bene che io soffro il clima interno di Sel, ma sa anche che sono appassionato alla politica e credo allo "spirito di servizio". Sennò col cavolo che uno va in culo al mondo dopo cena, a ragionare con tre persone "di buon futuro".
Mi prende quindi per coscienza e forza sulla mia passione innata a lavorare con giovani intelligenti e non plagiabili. E lui è di questi.
E poi fuori da Sel non vedo niente e non sono disattento, sia chiaro.
Civati e i civatiani per favore, che ripassino.
Mi sono anche convinto che bisogna sostenere Tsipras il greco; contravvenendo ad una convinzione, che fino a poco tempo fa, mi vedeva fortemente schierato con Schultz e il PSE.
Ma l'Europa delle banche mi impaurisce e questi socialisti tiepidi, che veleggiano verso le grandi intese con la Merkel, non mi avvincono. E allora per scuoterli senza abbandonarli, mi va bene il greco, che mi tocca il cuore.
Basta però e lo spero vivamente, non riesumare vecchi estremismi  fuori tempo e luogo; Ma questo è un rischio che ci tocca correre, in questa Italia dalla Sinistra ammaccata..
Comunque dicevo, ho cominciato a girare la provincia per Sel, incontrando spesso altri partiti, come non facevo da tempo. E devo dire con piacere, che questo "effimero" ruolo che a giugno finirà (l'ho detto chiaro al giovane segretario), mi ha fatto riscoprire mondi lontanissimi e venire a stretto contatto col il cuore ferito del Pd, coi suoi militanti, con le loro "tristi solitudini di periferia". Perchè dal 2007, anno in cui è nato il partitone fuso con gli ex democristiani (io non aderii) i vecchi militanti che conoscevo hanno perso entusiamo. Diciamo che sembrano rassegnati ad essere così. .
E poi, ciliegina sulla torta, l'ultima generazione di amministratori non è all'altezza e lo dico con cognizione di causa (pochi si salvano) Hai voglia di dire, la crisi, le difficoltà... se non sei buono/a... si vede al volo. E si vede.. Si aggiunga a questo quadro un orizzonte di nuovi arrivi inguardabile. Candidati a sindaci che faranno capriole per essere eletti e ipotetici assessori che si posizioneranno a seconda del loro futuro. La frittata è fatta. Chiusi e per sempre i luoghi di eleborazione e di scelta.
In mezzo a tutto questo Renzi, i renziani e i loro meccanismi di selezione da "ruota della fortuna"; invadono le sezioni (pardon i circoli), dettano condizioni (anche a uno forte come Rossi),  fanno impazzire tutti. Hanno "nuove categorie interpretative" si dice. "Conta chi porta voti", mi ha detto un militante ad una mia considerazione non proprio di livello, su un nome che girava. Chi porta idee può starsene a casa. Aggiungo io.
Leggetevi cosa dicono gli esperti sul danno prodotto dal "vincere a tutti i costi".....
 Ma io fra un po' sarò da un altra parte... e non mi avranno.
Prima però sosterrò Franco Marchetti a San Giuliano fino alla fine.
Perchè alle mie terre voglio bene e spero siano guidate da nessun "signorsì".
E Franco è una garanzia.

b- Ma dopo, dove sarò..?
A lavorare  coi giovani delle cooperative antimafia, perchè è lì che mi batte il cuore. L'antimafia sociale.
Quella sarà la mia militanza e perchè credo, sia l'ultima vera battaglia. Che aiuterà anche il rinnovamento della politica
Ho un progetto nazionale da sostenere ( e non vedo l'ora) dalla Vetta d'Italia a Lampedusa, e in quello mi impegnerò per Avviso Pubblico e Libera.

c-Intanto a giugno chiudono le Province ed io dopo 24 anni stacco come amministratore (avrei staccato comunque, ma speravo con un altro clima politico)  Nessuno ci dirà grazie. La riconoscenza di questi tempi non esiste. Allora grazie lo dico io; a quelli che nel 1989 a San Giuliano pensarono, con un po' di azzardo (non ci credevano nemmeno loro fino in fondo), che sarei potuto diventare un amministratore delle mie terre. E di "vecchia scuola", ci tengo a sottolineare, visto che ho fatto  in tempo ad essere eletto in una lista del PCI, gran distintivo ragazzi e studiare con vecchi leoni).
Mi mancherà quella trincea, lo so. Ne troverò un'altra. Chi è abituato alla battaglia non fa l'imboscato.
Ho comunque in mente di "leggere cose belle e scrivere belle cose" e  poi "il lavoro per mangiare" che serve  (sono elettrizzato all'idea di reinventarmi la vita). E anche viaggi e amicizie, che sono importanti.
 E Giovanna e Adele e Molina mon amour...

d- Per concludere.
"E' tempo di morire"... diceva in Blade Runner di Ridley Scott, l'alieno (il meraviglioso Rutger Hauer) seduto in bilico sul cornicione di un palazzo. Che metafora attuale.
L'hanno preso alla lettera Roberto Freak Antoni e Francesco Di Giacomo... e già mi mancano, perchè fanno parte della mia storia giovanile. Una storia collettiva tormentata e bellissima.
Loro davvero, hanno visto i raggi B balenare nel buio...
Buon viaggio.


P.S. Sono solidale col Distretto 42.



giovedì 20 febbraio 2014

Lettera a Fabrizio

Dedicata a Beppe Capuano

Fabrizio, è davvero tanto che non ti scrivo e non pensavo di farlo in questi tempi bui.
Raccontarti il disfacimento di un sogno, non mi sembrava una cosa bella.
Poi capita una serata di febbraio dove non c'è granchè da fare e mentre ciondolo per casa sento che c'è il  Festival di Sanremo; faccio altre cose, ma l'orecchio anche se pigro, ascolta. Ad un tratto Baglioni e la musica di Piccolo grande amore.
E nella testa scatta il movimento...
"La nostra canzone"... che abbiamo prima sbeffeggiato e poi innalzata all'inno più bello di tutte le nostre feste trash e situazioniste. Quanto ci abbiamo giocato.
Cantata da mille persone. anzi a loro insegnata. e l'autore sei tu ed io l'attore.E quante volte.
Totò e Peppino dei poveri... mio caro.
Lo sai che anche oggi, se capita che sono con qualcuno dei vecchi tempi e parte questa canzone, subito mi chiedono di mimarla.
E che risate... "tanto stretta al punto che... immaginavo tutto...". E uno che si dondola con le mani avvinte al corpo e gli occhi all'indietro, come se godesse...

Caro Fabri, questo mondo è davvero di merda, ma io ne faccio comunque mille (per "non morire dentro", forse questo lo cantava Patty Pravo o qualcuno di quei tempi là...)... lavoro, strade, trasporti. antimafia, politica , filastrocche e canto pure quando posso (anche se non ho più il mio chitarrista di riferimento!!!).
Poi gli amici cari, molti anche tuoi; Molina, viaggi, Giovanna, Adele.. Così va il mondo. Ma che palle, che tempi. "Voglio un palpito" gridava un tempo Paolo Rossi, che tanto ci piaceva...
Oggi c'è Renzi, mio caro. La velocità è al potere. Il dire è il fare. Le categorie che si rinnovano e chi si attarda è perduto..
Tu diresti, ripescando dal fondo della tua grande anima catto-comunista, che gira e rigira i ricchi restano tali e i poveri lo stesso.
Forse ti garberebbe questo papa, che pare essere l'ultimo comunista, che come mio nonno, che comunista lo era davvero, dice le stesse cose.

Domenica abbiamo fatto un pranzo a casa mia. C'erano un po' di amici e anche  Beppe. D'un tratto mi sono caduti gli occhi su una foto che è appiccicata a un quadro dell'Arciragazzi, che teniamo in cucina.
Tu in mezzo a me e Giov al nostro matrimonio nel 1988. Ed io che ti bacio piano sulla barba, come ho fatto spesso. Tu ci abbracci, quasi come un padre. Lo vedi amico caro, anche domenica eri lì, come sempre... per sempre. Come ci piace che sia. E tutti se ne sono accorti.... ma stiamo meglio a non parlarne più.
Ciao Comandante
E se puoi ascolta la musica di un tempo eh!
Nel frattempo, dalla tua partenza, non è che siano uscite grandi novità.
E poi "Piccolo grande amore" rimane la canzone del secolo, ha detto Fazio ieri sera a Sanremo. E noi che l'avevamo capito prima di tutti..... Anche se amavamo di più "Like a Rolling Stones" di Dylan, a Budokan.
Ma quella è un'altra storia davvero, amico del mio cuore, che questi tempi forse non meritano sentirsi raccontare.
g

mercoledì 19 febbraio 2014

Fumetti in tv *


Renzi detta l’agenda
e è notte di tregenda
Il grande Partitone
non si fa una ragione
di avere consegnato
a un chiacchierone nato
la storia e il futuro...
E tutti messi al muro!
Primarie per mangiare
sorridere,cantare
e parlantine sciolte
senza nemmen studiare
mica conta il sapere
"serve comunicare"
Chi la dice più grossa sconfigge la tristezza
e a chiacchiere si mette l’Italia in sicurezza
Tanto basterà poco a coglier chi è luilì....
tutti lo chiaman Renzi ma è tale e quale a B!

*altri tempi

Marchetti Sindaco

Airaudo e Vendola
2007 Da qui...

...a qui!2014

martedì 18 febbraio 2014

Rubrica: Ti do una notizia

In questa brutta politica
gli abituati del "ti piace vincere facile"
messi sotto pressione danno il peggio di sè
Meglio  mettersi al riparo.

sabato 15 febbraio 2014

Amici, miei*

Le fatiche a cui siamo stati sottoposti questa settimana dalla Sinistra in disfacimento e dal "Bugia" (come lo chiamano a Firenze) che corre verso il Governo, ci obbligano a una mangiata di quelle vere, per colmare vuoti affettivi che ci attanagliano.
Una grande abbuffata, quindi, programmata da tempo, ma che casca bene.

Per l'occasione arriveranno intorno a Mezzogiorno a casa Colombini-Santoni alcuni amici cari, veri.
A cui va fin da ora il nostro... Benvenuti!


Beppe e Marella

Alessandro e Daniela
Cipillone e Antonella




















.

Menù

Antipasti
Crostini di fegatini
Coppa piacentina

Primo
Tortellini in brodo 

Secondi
Gallina lessa dei nostri cortili
Bollito misto pisano 

Contorni
 Giardiniera sott'olio fatta in casa
Cicoria lessa dei nostri campi
Salsa verde "fatta a mano"

 Dolci
 Pastine del forno di Molina di Quosa

Bevande
Prosecco
Vino rosso di Pontassieve, (di Luca del bar di Molina)
Grappa da correzione
caffè 

Alla fine se ci si fa.......passeggiata (senza promettere niente).

*il titolo  del post è carpito al mio amico DD.


P.S. ore 23.30. Missione compiuta, compresa la camminatella.

venerdì 14 febbraio 2014

Una settimana alla volta

Il giocatore d'azzardo e la mia Sinistra

Aleksej Ivanovic  è il giocatore che Dostoevskij sottopone a mille peripezie.
Amante dell'azzardo, gioca fino alla fine proseguendo la sua strada e rimandando ad un ipotetico “domani” un cambiamento che non avverrà mai.
Matteo Renzi stamani mi appare così, un giocatore d'azzardo.
Colui che seppellisce il  renzismo , inteso come "la novità  fresca del fare politica" ,
e in un  un colpo riesuma vecchie pratiche del tempo che fu.
Se ci sarà il cambiamento...vedremo! Intanto a cavallo del potere.
La mossa di subentrare a Letta, è in sintonia sputata col ventennio berlusconiamo, dove la politica intesa come ricerche del bene comune ha lasciato il posto all'arrivismo da avventurieri. Ma non basta.
La mossa di ieri, alla direzione del Pd, affonda le radici nel famoso congresso del Midas, quello del 1976. Protagonista Bettino Craxi. E me lo fa notare a tarda notte un amico che dopo l'89 non ha avuto più nessuna tessera ( solo quella dell'ANPI, dice con snobismo) , ma indignato dall'esito della direzione Pd del pomeriggio.
Siamo ritornati al craxismo puro-dice- sostituendo la piramide di Panseca, con una serie di manicaretti mediatici da servire tutti i giorni sulla nostra tavola.
Renzi oggi è questo.
 Il giubbotto di pelle alla Fonzie ostentato dalla De Filippi e le evoluzioni in bicicletta per Firenze, sono paragonabili trent'anni dopo, alla conottiera di Bettino, che emergeva sotto la camicia appiccicata dal sudore, alla Fiera del Levante di Bari dove si celebrava l'epopea della  "Milano da bere".
Il mio amico forse esagera, chissà. Ma avere amici iperbolici è un vantaggio di questi tempi.
"Il tempo passa, così è, ma non tanto....." fa dire Marquez a un personagggio di Cent'anni di solitudine...
Ma questo lo dico io, per chiosare con una citazione. Ecchecazzo!!!
Enrico Letta, lo sconfitto del giorno,  è invece un democristiano doc che ha fatto del galleggiamento la sua linea di governo. Si può non condividere ed io sono fra quelli che dice che questo esecutivo non ha fatto niente per i meno abbienti;  ma chi ha liquidato con superficialità lui e Renzi come   " due democristiani facce della stessa medaglia", , ha commesso un grave errore di valutazione.
Letta è stato fatto fuori dal nuovismo che tanto affascina, ma col metodo della peggiore politica di palazzo. Vittima del dirigismo feroce, che ti colpisce mentre ti dà la pacca sulle spalle e sorride.
Adesso pare che questo governo debba durare fino al 2018. E qui sta l'azzardo del giocatore di razza.
-Banco!- ha gridato il giovanotto e ha chiesto le carte. Ora le stilla. Qualcuno andrà a vederle prima o poi. Nel Poker tutti i punteggi possonono vincere e nessuno ha mai la certezza di avere quello più alto. Ma a Renzi piace così. E' un giocatore d'azzardo, per lui  conta il tasso d'adrenalina in circolo più del risultato.
L'azzardo appunto; è la cosa che gli consentito di fare il vuoto nel suo partito. Un colpo secco ad una comunità cui piaceva molto vincere facile o al massimo commettere agguati nell'anonimato prima di perdere.
Renzi  no, è uno che  ti sfida a viso aperto; un corsaro che sogna l'abbordaggio in mare aperto; e li ha spiazzati tutti. Anche i tattici raffinati.
Mi chiedo, perchè un paese che affida il suo futuro al gratta e vinci, dovrebbe sostenere Letta o addirittura la bontà di Bersani che voleva dare un pezzo di pane a tutti?
Il rischio è la forza dei nostri tempi, ahimè. E qui ora c'è Renzi, come  ancora c’è  Berlusconi; lui sì l'altra faccia della stessa medaglia. E poi il maestro di tutti, Craxi, come dice il mio amico (fermo con la testa a Berlinguer);Bettino, colui che teneva in pugno l'Italia col 12-13 % dei voti.

E la mia Sinistra?
Qualcuno aveva ventilato l'idea che Sinistra  Ecologia Libertà sarebbe entrata al governo con Renzi 
Sarebbe  stato un suicidio, ma le frasi di Vendola e della Boldrini hanno tranquillizzato le truppe me compreso, dopo una notte agitata.
E’ vero,  qualcuno si è buttato troppo al largo nel mare, dove non si tocca, ma è stato subito richiamato a riva con celerità. Meglio così.
Personalmente spero che la questione sia chiara e non si insista. Col governo che Renzi va formando, Sel deve prender le distanze senza se e senza ma, coma si dice solitamente...
Un conto è ripartire dal progetto di centrosinistra "Italia bene comune", che però mi pare non sia all'ordine del giorno, un altro è entrare in un governo con Alfano.
Che fare allora?
In un Europa dove anche il tanto sbandierato PSE produce larghe intese, finisce  per diventare paladino e simbolo dell'assalto al cielo il greco Alexis Tsipras.
Giovane di grande carisma. Suggestivo, ammaliante.
Fine dell'austerità, nuove regole di democrazia per l'euro, new deal europeo.... questa la sua ricetta.
Come non sostenere tutto questo. Io ci sto, senza tentennamenti.
Ma come fare a sostenerle dall'Italia queste grandi idee?
Tsipras è il leader di Syriza, un partito della sinistra greca che ha i consensi al 30%.
La Grecia ha sette milioni di abitanti, meno della Lombardia e il suo Pil è inferiore a quello della Calabria. In Grecia ci sono terribili rigurgiti fascisti. Alba Dorata ne è la prova. Paraddossalmente è più semplice affermarsi là, dove tutto è più lineare, più chiaro, anche se difficilissimo.
Ma bisogna provarci anche da noi si dice.  Come?
"Con una lista di personalità a suo sostegno, senza perdere il contatto col Pse e continuando a cercare in sede locale accordi col Pd laddove ci siano le condizioni". Queso è il senso del documento approvato a larghissima maggiorana al congresso di Sel. A me è parso molto contraddittorio,(lo è stato sicuramente rispetto al documento iniziale di Vendola, intorno al quale si sono svolti i congressi locali, e forse lì eravamo indietro...) e l'ho esplicitato. Ciò non significa che andrò chissà dove.
Ho marcato però un dissenso sul metodo, che ho ritenuto molto doroteo.
Ma Sel è il mio partito che ho contribuito a far nascere ( e che deve ancora farsi comunità, aggiungo con un tratto di amarezza).
Un partito che per anni ha mangiato polvere nel cercare di darsi un 'ossatura e un’anima.
E piano piano, grazie soprattutto a Nichi, se la sta costruendo.
Dissipare questo lavoro con un salto nel buio, sciogliendosi in una lista fatta "di personalità" a sostegno di Tsipras, a me pare un azzardo, per rimanere al tema dei giocatori. Gli esempi di fallimenti recenti sono davanti agli occhi di tutti. Sinistra Arcobaleno prima e Rivoluzione Civile poi.
E che fatica a rialzarsi.
Si dice che questa sarà un'altra sfida, Anche io penso che lo sia. Anche io penso che prima o poi la diga cadrà e molti votanti di Sinistra che hanno votato Grillo per protesta capiranno; e molti votanti del Pd prima o poi dovranno avere un sussulto, un palpito, che li faccia uscire dalla melassa in cui si sono infilati.
Tsipras  afferma che senza la prospettiva di poter governare si rimane solo minoritarismo inuile. E questo fa giustizia rispetto a chi invece a Sinistra, piace molto crogiolarsi nelle logica del "contro tutti"per sempre ma solo "dopo cena". Tsipras una strada seppur impervia la indica. E con lui in questo passaggio stretto bisogna stare. Non scorgo alternative
Da quel che ha detto nel suo breve giro italiano, penso che rispetto agli strumenti che servono per affermare le sue proposte, si faccia meno problemi lui di tutti noi. Per questo mi affascina.
Gue, Pse, sono questioni secondarie. la sfida sono i temi.
Lui è concreto e dice cose chiarissime.
Se allora Tsipras non è in discussione, per me rimane aperto” il come sostenerlo”.
Io penso che Sel debba stare nella partita proprio come Sel (col suo simbolo, per capirci); senza sciogliersi in nessuna listona, ma mettendo a disposizione il proprio simbolo. Preservando assolutamente Nichi Vendola, evitando quindi di candidarlo a questo giro, perchè Nichi ha già dato e va messo in sicurezza. Poi bisogna aprire ai contributi esterni di "personalità, della società civile". Ma che siano grandi davvero "le personalità" e non ingrandite all'occorrenza dall'opportunismo.
Non si possono accettare le regole del "te sì e te no" dettate dai cosiddetti "professori", per la formazione della lista che vorrebbero. E che fra l’altro arresterebbe il nostro processo di crescita che ha bisogno di tutto meno che di togliere il simbolo, nello stesso giorno che avremo le amministrative.
La partita è difficile e va discussa con un atteggiamento includente e cauto (senza individuare subito il nemico!!! come qualcuno poco avvezzo alla dilettica politica, perchè viene da mondi più grossolani, ha già fatto) e che alla fine non preveda divisioni; semmai con approfondimenti e chiarimenti. Ora è il momento della ragione e del buon senso perchè è in gioco il nostro futuro, anche come Sel.  Ma noi siamo giocatori di vecchia scuola (di briscola e scopa) e ce la faremo.Ne sono certo.
gs

Saluti da San Giuliano Terme

A noi la compagna taroccata della Toscana ci fa un baffo.

martedì 11 febbraio 2014

lunedì 10 febbraio 2014

Una settimana alla volta

-Sarebbe facile e inutile dire che lo dicevamo da tempo.
Volterra
Ma ora sbocciano appelli e pianti.
Viene la voglia di mandarli tutti a quel paese....
Da anni denunciamo la fragilità del territorio
e non abbiamo una lira.
Da anni produciamo l'abaco delle criticità;
segnaliamo i problemi delle frane e della messa in sicurezza; 
più di venti milioni di euro l'ammontare delle risorse che servono.
Che le province non servono è ormai luogo comune. D'accordo. Serve però chi si occupa di queste cose e chi le finanzia.
Serve cultura del territorio, punto.
Quando ho detto queste cose anni fa, davanti all'allora ministro Matteoli che prometteva soldi per nuove strade a Volterra fui fischiato da tutta la platea. Nemmeno i cosiddetti amministratori a me vicini si fecero coraggio...

-Corruzione. l'Europa ci dice... si sapeva,
In Italia vale 60 mld, la metà di tutta la corruzione
E Pisa e dintorni si scopre fragile.
Infiltrzione mafiosa e beni confiscati anche da noi.
Finchè la cultura della legalità non diventa l'architrave dei programmi non si va da nessuna parte.
Cominciamo con la Carta di Pisa. Troppo ritrosia anche lì da parte delle amministrazioni. Non tutte per carità.
Meno convegni quindi e meno star dell'antimafia da esibire, ma fatti concreti.
Per esempio sostegno alle cooperative che in luoghi difficili ci mettono la faccia.

-"Una mattina mi son svegliato" e Giorgio Vecchiani presidente dell'Anpi e partigiano mi telefona... ed io mi commuovo.

- Elezioni a San Giuliano... cosa sarà?
Intanto sono arrivati gli elmetti per le primarie.
Uscire dalla logica del vincere a tutti i costi è un imperativo.
Non sempre chi prende tanti voti è la persona giusta...
Ma tutti corteggiano chi "trova" i voti....
Il berlusconismo è dentro noi. Serve una cura durissima.
Io sto con Franco.

- Tsipras il greco, mi piace perchè smuove le passioni migliori.
Mi piacciono meno quelli che ti danno la pagella e che non hanno mai portato da nessuna parte.

Ma oggi è domenica e Adele compie ventidue anni (le bimbe belle si gridava da ragazzi, quando nelle tombole paesane usciva il 22).
Mai cosa è stata più sicura.
Auguri Adele e buon futuro.










Le ultime notizie della settimana ci dicono che pioverà e pioverà...
Sul bagnato aggiungo...
"Governo ladro"... Si può ancora dire?
g

domenica 9 febbraio 2014

Auguri a mia figlia

Auguri per i tuoi 22 anni, bimba mia.
Che il tuo sorriso sia di aiuto al mondo..... che vogliamo più bello.

Adele
Un bacio a Giovanna.