lunedì 30 marzo 2015

Edizione straordinaria: 100 anni

Un episodio per ricordare 
Pietro Ingrao

1990.
Pisa Cinema Odeon, sala strapiena, congresso della svolta del Pci.
Da pochi mesi bazzicavo assiduamente il Partito Comunista. Avevo messo anni per superare la diffidenza che avevo nell’"apparato" e solo quando mi ero deciso,candidandomi a San Giuliano nella lista con la falce e martello, Occhetto aveva proposto “la svolta”. La cosa non mi era piaciuta e per contrastarla avevo scelto le ragioni di Ingrao, che amavo da sempre.





Tre mozioni in ballo si confrontavano quel giorno.
Sul palco:per la mozione 1 (di Occhetto) Massimo D'Alema
                 per la mozione 2 Ingrao stesso
                 per la mozione 3 (di Cossutta) Gian Mario Cazzaniga
D'Alema "pisano d'adozione" aveva molti amici in città e quelli a lui più vicini sapevano che non era convinto della svolta. Le sue perplessità erano comuni a molti suoi sostenitori, segretario di via Fratti in testa.Massimo D'Alema stette però alle regole, e non derogò al suo compito, inerpicandosi in un discorso intelligente come sempre, ma gelido... come il suo carattere.
Cazzaniga rivendicò il Comunismo e la coerenza alla bandiera. Epico e professorale...
Ingrao aveva un foglietto in mano. Parlò e ci parlò. La sala acoltava in silenzio. Commosse tutti, anche i più convinti della svolta.
Fu grande e poetico. Anticipò la Sinistra di bellezza allo stato puro.
Indimenticabile.
 Ho chiaro che questa è una piccola ricostruzione personale e di parte; ma che un "comunista acchiappanuvole" (come lo definivano i suoi detrattori) compia 100 anni e che nella vita  abbia sognato, scritto poesie e approfondito il cinema,  mi fa sperare che il mondo si possa cambiare governando da Sinistra, senza rinunciare alla giustizia sociale e alla bellezza che la fa grande.

 Senza la quale, che sinistra sarebbe?
Buon compleanno per i tuoi 100 anni, Pietro Ingrao.