giovedì 26 settembre 2013

Una settimana alla volta


Arciragazzi

Quando il cielo era davvero più blu.



Di sera,
durante una riunione dove si parlava di sostenere un'esperienza importante della città di Pisa, una cara compagna, ha ricordato come esempio l'Arciragazzi. Esperienza unica e di Sinistra (di bellezza), svincolata da logiche di partito e lontana "dall'individuare i nemici"; dalla parte dei diritti dei bambini e delle bambine; esperienza "accaduta" in città, in quegli anni tosti e complicati (i tempi della Milano da bere), ma sicuramente più appassionanti di questi, che erano i primi anni ottanta.
A lei va l'abbraccio più grande di questa settimana, anche perchè non ha smesso di "battagliare".
A tutti gli altri, ovunque si trovino, un saluto caro.

lunedì 23 settembre 2013

Carlitos Tevez, il mio nuovo mito.....


"Ciudad Oculta". L'attaccante della Juventus Carlos Tevez ha dedicato il gol che ha segnato oggi nella partita giocata con il Verona ad uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires, chiamata "città nascosta" per il muro costruito dal governo argentino nel 1978, per occultare agli occhi dei turisti in città in occasione del Mondiale la miseria di quel quartiere.

giovedì 19 settembre 2013

Milena, il genio che ingombra

Ilaria Ferrara, Milena Moriani.


Sono stato con Giovanna a trovare Milena Moriani, in mezzo alla campagna di Asciano.
Da tempo mi aveva invitato; da quando era venuta alla presentazione del mio librino su Molina e mi aveva regalato un disegno che conservo con piacere.
Nell'andare a casa sua sapevo di andare incontro ad una scoperta,  nonostante la conoscessi bene e con lei avessi fatto "belle cose" quando bazzicavo San Giuliano con un'altra frequenza.
Non avevo messo in conto però di trovarmi davanti, lì nel suo immenso giardino, una donna "posseduta dal genio.".
Con lei c'è Ilaria la figlia. Passeggiamo fra quadri e sculture. E l'atelier, la vigna, gli alberi e la panchina di famiglia con le ceramiche e la casa sull'albero di mille colori e la bellezza del luogo.
Alla fine Milena ci fa visitare la casa.Ci racconta la storia di come è stata messa su.
Per un caso visitiamo la sua camera. Anche quella è piena di quadri e sculture. C'è una televisione accesa, lasciata a sè stessa. Siamo alla fine di un bel pomeriggio di Settembre, sul video un signore spalmato di cerone dice all'Italia cose inaudite. L'ascoltiamo in silenzio, con insofferenza, siamo quasi "costretti ad ascoltarlo".Qell'intermezzo non era certo previsto, dobbiamo reagireeeeeee... ma come?
"....l'Italia lo sa"- è la fine di una frase che dice quell'uomo di plastica.
Ci pensa Milena ad organizzare la rivolta.....  e nel silenzio risponde-"Parapunzi punzi pa!!!

Tutti fuori, aria e baci
e un saluto caro in filastrocca



 
Ho risposto con piacere
senza troppo titubare
all'invito di Milena
-"Dai venitemi a trovare!"
E ad Asciano sono andato
a trovare la "pittora"
con Giovanna un pomeriggio,
quasi non vedevo l'ora
 E la festa è cominciata
non appena si è  arrivati
grandi quadri colorati
e sculture in mezzo ai prati
E Milena che ci abbraccia
ci racconta si arrabatta
-"La cultura è sì importante
necessaria edificante
va cullata tuttavia
con amore e fantasia
Perchè nuvole noi siamo
sparpagliate nel trambusto
ci teniamo per la mano
per sognare un mondo giusto"
 Questa donna meraviglia
con il genio che la ingombra
pare proprio una bambina
dalla vita furibonda
Poi ad un tratto ci saluta
-"uh che tardi" lei ci dice
E' attorniata da nipoti...
Ciao Milena, sii felice.

Omaggio ad Aureliano Buendia


Il colonnello Aureliano Buendia promosse 32 sollevazioni armate e le perse tutte. Ebbe 17 figli da 17 donne diverse, che furono sterminati in una sola notte prima che il maggiore avesse compiuto 35 anni. Sfuggì a 14 attentati, a 73 imboscate e a un plotone d’esecuzione. Sopravvisse ad una dose di stricnina nel caffè che sarebbe bastata ad ammazzare un cavallo. Respinse l’Ordine del Merito che gli conferì il presidente della repubblica. Giunse a essere comandante generale delle forze rivoluzionarie, con giurisdizione e comando da un frontiera all’altra, ma non permise mai che lo fotografassero. Declinò il vitalizio che gli offrirono dopo la guerra e visse fino alla vecchiaia dei pesciolini d’oro che fabbricava nel suo laboratorio di Macondo. Malgrado avesse sempre combattuto alla testa dei suoi uomini, l’unica ferita se la produsse lui stesso dopo aver firmato la capitolazione di Neerlandia che mise fine a quasi vent’anni di guerre civile. Si sparò un colpo di pistola nel petto e il proiettile gli uscì dalla schiena senza ledere alcun centro vitale
da Cent'anni di solitudine di GGMarquez

martedì 17 settembre 2013

Lettera a fabrizio

Caro Fabrizio
stanotte ho sognato un gioco che facevamo al tempo dell'Arciragazzi.
Sai quello con le fasce numerate intorno alla testa;  che si veniva eliminati se il tuo avversario leggeva il numero intero di 5 cifre.....
Ricordi ai campi solari o a Montemagno o a Baratti, anche un'ora con la testa piantata per terra, pur di non farsi eliminare. "Perchè guai tappare i numeri con le mani..."-gridavano gli arbitri; si veniva squalificati.
Nel sogno avevi la testa appoggiata a un castagno. Io facevo l'arbitro e un bimbetto sdraiato per terra , che mi pare fosse il Biagiotti, tentava di leggere da sotto in su, la tua fascia. Il Biagiotti "un tuo bimbo" del gruppo Momo, ricordi, con quella erre moscia alla Guccini. Indolente e sagace come pochi. Oggi è sociologo il ragazzo, allora aveva tredici o quattordici anni. Insomma per tornare a noi, tu ti difendevi pigiando la testa nell'albero. D'un tratto ti sei girato verso di me e sulla tua fascia ho letto la mia data di nascita... poi mi sono svegliato.
Porca puttana Fabrizio, cosa avrà voluto dire.
Senza scomodare psicanalisi o altre stronzate, mi piace pensare che tu volevi essere me ed io te. Forse era questo che ci  affratellava. volevamo essere un tutt'uno, porca miseria. Il fratello che a me mancava e che tu anche avresti voluto avere. "Fratellone" mi chiamavi, e come mi garbava. Questo ci ha sempre legato, il "sangue" che sentivamo in comune.

Sai, forse il librino di filastrocche si farà; ci sarà anche Beppe, ma sarà di tutti.
La Capa della casa editrice a cui ho parlato del progetto, nell'apprendere che sarà dedicato a te, ha un sorriso e poi ha detto -"Il grande libraio dl Cid finito poi all'Arciragazzi. Esperienze belle e potenti come quelle lì, a Pisa non ci sono più state"- Ha ragione lei e che emozione sentirglielo dire.
Noi, l'associazione Arciragazzi  eravamo progetto, comunità, trasgressione, formazione e passione, vacanze e cazzeggio, canti a squarciagola e viaggi, amicizia, giullari e studiosi, libertà allo stato puro, sempre dalla parte dei più deboli...a partire dai bimbetti. Nella mente e nel cuore avevamo e volevamo "il futuro migliore e la giustizia sociale".
Ci dicevamo comunisti, salvo precisare ridendo che a Mosca ci avrebbero arrestato subito.
Pensa un po', sulla Piazza Rossa, a cantare Jack and Tina o a mimare "Piccolo grande amore"; rincorsi dopo un minuto dai cosacchi a cavallo.
Eravamo già allora  la Sinistra di bellezza e tu eri il Comandante.
E allora buon futuro amico mio, i grandi capi si sa, non muoiono mai.
E quel saluto "guerrigliero" che fai nella foto sopra, di ritorno da una gita alla Buca delle Fate quasi trent'anni fa, è ancora nella testa di tutti noi.
Venceremos Comandante.
g











Trent'anni fa...

... Festa dell'Unità alla Cittadella.

Per AS


Un mio amico prelibato
della scuola è diventato
capo mastro del locale
comandante generale
e con un battere di mano
oplà, è preside a Vecchiano.
E se prima era insegnante
molto amato di italiano
e spiegando tosto Dante
ti teneva per la mano,
ora invece deve fare
il capoccia della scuola
e dirigere e mediare
con una parola sola.
Far convivere cervelli
che si sentono i migliori
come sono gli insegnnti
affannati nei lavori;
far capire cosa pensa
senza troppo riverenza
abbonire i più smaniosi
senza essere verbosi.
Nel paese di Tabucchi
lo scrittore preferito
ci si parla senza trucchi
con linguaggio colorito;
ed il preside alla svelta
ha capito la missione
lavorar sulla parola
senza troppo esitazione;
E se vuole essere inteso
dimostrare d'essere vivo
non gli resta che adeguare
come tutti il congiuntivo


lunedì 16 settembre 2013

Una settimana alla volta

Volevo scrivere una settimana di belle cose.
Per esempio che andare a manifestare fino a Monteroni d'Arbia sotto Siena,ha permesso di bloccare la vendita della tenuta di Suvignano confiscata alla mafia.
O che Sabato a Pontedera si è tenuta una bella manifestazione a cui hanno partecipato oltre 300 persone; con le amministrazioni della Valdera, Giovanni Impastato e Don Zappolini; ma anche con tante associazioni, Iin testa il Cantiere dell'osso del cane. Tutti a dire, "no alla corruzione, no alle mafie, sì alla bella politica".
E Libera e Avviso Pubblico e l'Arci tutti insieme per sette chilometri colorati. E bambine e bambini e animazioni bellissime.
Volevo parlare della grande artista Milena Moriani che ho incontrato e che fra pochi giorni incontrerò ancora, e che mi apre il cuore, lei che potrebbe essere mia madre ma mi parla come una sorella. E Ilaria e le altre figlie che la coccolano. Vorrei parlare di Beppe delle meraviglie, come non ce ne sono più o dei miei programmi futuri di viaggio con Giov. O raccontare della bravissima Capa di una casa editrice pisana, che in mezzo a una discussione sulle filastrocche, mi dice che esperienze come l'Arciragazzi degli anni ottanta non ce ne sono più in città.E lo dice con sincerità, ed io ripenso a quei tempi e mi commuovo.  Anche il giovane FC che all'Arci lavora, mi dice- Quando vi vedo insieme voi che avete fatto quell'esperienza, pare che il mondo si fermi. E questo la sanno tutti coloro che in quell'esperienza ci sono stati dentro. Ce lo insegnava Fabrizio Fabbri, che si può far bene, volendoci bene. E questo può accadere ancora, basta volerlo.
Poi però, per caso o per dovere, faccio un paio di passaggi nella politica di oggi; leggo notizie e (spero per lei non sia vero) scopro cha hanno arrestato la ex presidente della regione Umbria (di sinistra e dalemiana si disse, almeno allora così era). E mi chiedo come si possa fare per arginare la deriva ( e come non capirla) di chi ritiene che "i politici siano tutti uguali".
E allora penso che invece di parlar di nomi, in Europa, Italia o a San Giuliano, sia opportuno imboccare e alla svelta la strada che ci allontana da questa barbarie dilagante del "tutto e subito".
Basta con l'idea di"vincere a tutti i costi" in politica ( candido il tipo X perchè porta i voti), ma vincere perchè abbiamo grandi idee. E se non lo faremo subito (di vincere) perchè non siamo capiti, accadrà quando sarà il momento.
A me l'idea di vincere (in politica) con uno che non mi rappresenta mi fa paura. Pur di vincere... e cosa, e per chi?
La sinistra da un po' non è al pezzo ahimè, così come la bellezza, che amiamo; battono nei nostri cuori, quello sì, ma sono ferme un giro. Berlusconi è Alien, imboscato nella navicella spaziale. Può essere nel petto di chiunque abbiamo davanti, anche di nostri amici .....  Ci sveglia la notte, ci consiglia. Ne siamo prigionieri.Ci fa sudare freddo ad ogni crocevia della vita.
E' necessario allora entrare nelle buche... come consigliava il generale Giap ai suoi  Wiet Cong. Aspettare che questo napalm e il suo odore passino alla svelta. Poi ripartiremo, ora no.
Ora è il tempo di rimettersi a studiare e parlarsi, senza gridare.
Ricostruire la comunità solidale. Oggi è il tempo del fare.
Anzi ricordando il vecchio zio, del Che fare?



domenica 15 settembre 2013

mercoledì 11 settembre 2013

Suvignano...

... quando la lotta paga.
Bloccata la vendita.


Salvator Allende, un inchino.......

“Pagherò con la mia vita la difesa dei principi che sono cari a questa patria. Cadrà la vergogna su coloro che hanno disatteso i propri impegni, venendo meno alla propria parola, rotto la disciplina delle Forze Armate. Il popolo deve stare all’ erta, vigilare, non deve lasciarsi provocare, né massacrare, ma deve anche difendere le sue conquiste. Deve difendere il diritto a costruire con il proprio lavoro una vita degna e migliore. Una parola per quelli che, autoproclamandosi democratici, hanno istigato questa rivolta, per quelli che, definendosi rappresentanti del popolo, hanno tramato in modo stolto e losco per rendere possibile questo passo che spinge il Cile nel baratro. In nome dei più sacri interessi del popolo, in nome della patria vi chiamo per dirvi di avere fede. La storia non si ferma né con la repressione né con il crimine; questa è una tappa che sarà superata, è un momento duro e difficile. E’ possibile che ci schiaccino, ma il domani sarà del popolo, sarà dei lavoratori. L’ umanità avanza per la conquista di una vita migliore. Compatrioti: è possibile che facciano tacere la radio, e mi accomiato da voi. In questo momento stanno passando gli aerei. E’ possibile che sparino su di noi. Ma sappiate che siamo qui, per lo meno con questo esempio, per mostrare che in questo paese ci sono uomini che compiono la loro funzione fino in fondo. Io lo farò per mandato del popolo e con la volontà cosciente di un presidente consapevole della dignità dell’ incarico. Forse questa sarà l’ ultima opportunità che avrò per rivolgermi a voi. Le Forze Aeree hanno bombardato le antenne di radio Portales e di radio Corporacion. Le mie parole non sono amare ma deluse; esse saranno il castigo morale per quelli che hanno tradito il giuramento che fecero. Soldati del Cile, comandanti in capo e associati , all’ ammiraglio Merino ‚ il generale Mendoza, generale meschino che solo ieri aveva dichiarato la sua solidarietà e lealtà al governo, si è nominato comandante generale dei Carabineros. Di fronte a questi eventi posso solo dire ai lavoratori: io non rinuncerò. Collocato in un passaggio storico pagherò con la mia vita la lealtà del popolo. E vi dico che ho la certezza che il seme che consegnammo alla coscienza degna di migliaia e migliaia di cileni non potrà essere distrutto definitivamente. Hanno la forza, potranno asservirci, ma non si arrestano i processi sociali, né con il crimine, né con la forza. La storia è nostra e la fanno i popoli. Lavoratori della mia patria, voglio ringraziarvi per la lealtà che sempre avete avuto, la fiducia che avete riposto in un uomo che é stato soltanto interprete di grande desiderio di giustizia, che giurò che avrebbe rispettato la costituzione e la legge, così come in realtà ha fatto. In questo momento finale, l' ultimo nel quale io possa rivolgermi a voi, spero che sia chiara la lezione. Il capitale straniero, l'imperialismo, insieme alla reazione ha creato il clima perché le Forze Armate rompessero la loro tradizione: quella che mostrò Schneider e che avrebbe riaffermato il comandante Araya, vittima di quel settore che oggi starà nelle proprie case sperando di poter conquistare il potere con mano straniera a difendere le proprietà e i privilegi. Mi rivolgo, soprattutto, alla semplice donna della nostra terra: alla contadina che ha creduto in noi; all’ operaia che ha lavorato di più, alla madre che ha sempre curato i propri figli. Mi rivolgo ai professionisti della patria, ai professionisti patrioti, a coloro che da giorni stanno lavorando contro la rivolta auspicata dagli ordini professionali, ordini di classe che solo vogliono difendere i vantaggi di una società capitalista. Mi rivolgo alla gioventù, a quelli che hanno cantato la loro allegria e il loro spirito di lotta. Mi rivolgo all’ uomo del Cile, all’ operaio, al contadino, all’ intellettuale, a quelli che saranno perseguitati, perché nel nostro paese il fascismo è già presente da tempo negli attentati terroristici, facendo saltare ponti, interrompendo le vie ferroviarie, distruggendo oleodotti e gasdotti. Di fronte al silenzio di quelli che avevano l’ obbligo di intervenire, la storia li giudicherà. Sicuramente radio Magallanes sarà fatta tacere e il suono tranquillo della mia voce non vi giungerà. Non importa, continuerete ad ascoltarmi. Sarò sempre vicino a voi, per lo meno il ricordo che avrete di me sarà quello di un uomo degno che fu leale con la patria. Il popolo deve difendersi ma non sacrificarsi. Il popolo non deve lasciarsi sterminare e non deve farsi umiliare. Lavoratori della mia patria: ho fiducia nel Cile e nel suo destino. Altri uomini supereranno il momento grigio ed amaro in cui il tradimento vuole imporsi. Andate avanti sapendo che, molto presto, si apriranno grandi viali attraverso cui passerà l’ uomo libero, per costruire una società migliore. Viva il Cile, viva il popolo, viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole, ho la certezza che il sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una punizione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento. Santiago del Cile, 11 Settembre 1973 “
 

Salvador Allende l’ ultimo discorso del presidente cileno da Radio Magallanes

domenica 8 settembre 2013

A Monteroni d' Arbia....

clicca
http://www.avvisopubblico.it/news/riprendiamoci-suvignano-migliaia-di-persone-in-marcia-da-monteroni-d-arb 

... a riprenderci Suvignano
con i ragazzi del presidio di Libera di Pisa per l'antimafia sociale

foto di fabrizio tognoni coordinatore di libera della provincia di pisa
clicca
https://www.dropbox.com/sh/186l6xz4slexcoi/jZ9ZT4RB1I#/




venerdì 6 settembre 2013

Una settimana alla volta



La settimana si concentra a Calalzo di Cadore a ragionare di corruzione. Posto bellissimo e discussione di alto livello. Si studia il metodo e come contrastare la barbarie. E poi passeggiate "in altura" e amicizie vere rinsaldate.
Domenica mattina poi andremo a Monteroni d'Arbia, vicino Siena, insieme ai ragazzi di Libera di Pisa, a sostenere che la tenuta di Suvignano, confiscata alla mafia, non va venduta
Da lontano, fin sulle Dolomiti, arrivano notizie di poco conto e vedo in giro foto (perchè me le inviano), che intenderebbero ammiccare a un prossimo futuro che verrà, a San Giuliano Terme. Ne prendo atto...
Intanto un caro amico mi telefona nella stessa giornata e mi dice che se "piove di quel che tona", depositerà il simbolo elettorale "A furor di popolo" e gli farà fare l'esordio in un comune della cintura pisana il prossimo anno. -Non sarà il mio?- gli dico "pensieroso...- Potrebbe essere, se continuano a girare le foto di questi giorni."- E così, senza tanti sforzi mentali, mentre bevo un bianchetto di rara fragranza. il cerchio si chiude.
Intanto un gruppo di GattoComunisti si prepara all'azione... io con loro. Azione, che non è altro che una gita a piedi sul lago, vicino alla struttura dove si tiene il seminario (o cosa credevate....)
Nella notte poi,rileggo un articolo di qualche giorno fa che chiede a Renzi di fare il Mitterand.
E allora cantiamola così al "ragazzo fortunato " di Rignano.

O Renzi!
Ma ci pensi...
che t'han paragonato
a un Capo smisurato.
Francese e Socialista
Eh sì, un grande statista.
Non è un po'esagerato
 che t'abbiano accostato
così, senza pensare
a un uomo di quel fare?
Via su..... dillo agli amici
mica si può scherzare...
Per esser comandanti
non basta chiacchierare!
E in quanto a Mitterand
meglio "lasciallo stà!!!"


Ma i tempi sono difficili e come diceva Mario Roventini detto Bosco, il biscazziere della sala biliardi della Botteghina di Molina- "Sul biliardo si può fare tutto, anche cacare... " Appunto.....il biliardo metafora della vita!

mercoledì 4 settembre 2013

Pier Paolo Pasolini


Alla bandiera rossa
da La religione del mio tempo 1961



Per chi conosce solo il tuo colore, bandiera rossa,
tu devi realmente esistere, perché lui esista:
chi era coperto di croste è coperto di piaghe,
il bracciante diventa mendicante,
il napoletano calabrese, il calabrese africano,
l'analfabeta una bufala o un cane.
Chi conosceva appena il tuo colore, bandiera rossa,
sta per non conoscerti più, neanche coi sensi:
tu che già vanti tante glorie borghesi e operaie,
ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli.

martedì 3 settembre 2013

Riprendiamoci Suvignano



Domenica 8 settembre, alle ore 9.30, si terrà la manifestazione 
“RIPRENDIAMOCI SUVIGNANO”

contro la vendita all'asta della tenuta di Suvignano, il bene confiscato più grande del centro Italia.

La Marcia della Legalità organizzata da Coop Centro Italia (sezione soci Chianti, Crete, Siena e Valdarbia) si svolgerà con le seguenti modalità:

Ore 9.30: raduno alla Coop di Monteroni d'Arbia.

Ore 11.00: concentramento alla SP34 per Murlo, a circa 1km dalla tenuta di Suvignano, presso le stalle dell'azienda.

L'iniziativa è promossa dal Comune di Monteroni d'Arbia assieme alla Regione Toscana, alla Provincia di Siena, ad Arci Siena, a Libera Siena, a Cgil e ad Avviso Pubblico

In allegato il testo dell'appello rivolto al governo e al parlamento.


lunedì 2 settembre 2013

Affermazione Situazionista

Non morirò democristiano.
Via, via ... vieni via con me... niente più mi lega a questi luoghi........ (Conte).
A Molina a cantare a squarciagola.
Amici, siete attesi.
Karaoke e libertà.

domenica 1 settembre 2013

Una settimana alla volta

Il Primodellanno

Un paio di giorni fa apro il Tirreno e apprendo che nel Pd di San Giuliano  sarebbe iniziata la corsa per la poltrona di Sindaco."Per il dopo Santoni", si dice nell'occhiello.
Da cosa dice il giornale, la "gara" nel Pd, sembrerebbe aperta. Vedremo!
Rispetto al "dopo Santoni", faccio notare, che ormai, sono passati più di nove anni. Quale dopo Santoni? mi chiedo.
 -E' stato un errore del giornale- mi dice un addetto ai lavori che incontro in città.
-Certo non è nemmeno sbagliato parlare di lapsus freudiano- mi dice un altro tipo birbante, che mi ferma per commentare la notizia.
-L'interpretazione inconscia di un immaginario collettivo, riassunta in un titolo di giornale, che cercherebbe di rimuovere quasi dieci anni di governo, che non passeranno alla storia- aggiunge.
-Siamo nelle chiacchiere- rispondo al birbante.
E se si fa per chiacchierare dico subito che io non credo che un processo di rimozione di tale misura, farebbe bene alle nostre terre. La politica "non può far finta"; peggio se rimuove.
Anzi credo che, se esiste la volontà di ripartire, i bilanci di questi anni vanno fatti alla svelta e pubblicamente.Un giudizio va espresso, buono o cattivo che sia. E' un imperativo politico.
Sul mio lavoro la verifica politica ci fu. Per chi ne ha voglia, può leggerla in un libretto edito da Ets.
Il Tirreno, come dicevo, spara anche quattro o cinque nomi di papabili candidati. Tutti del Pd, come se la questione fosse solo di un partito .A parte il metodo (ahimè), sul quale sorvolo, il problema è serio.
Perchè questa uscita? -Non è malevole pensare che il Pd brucia una serie di nomi, per poi affacciare un salvatore della Patria- è sempre il birbante che parla. -Tutto risolto in casa propria. E poi chi ci sta ci sta.-
O se non ci stesse nessuno?- gli dico io......al birbante, che pare saperne tante.
E poi sempre lo stesso vizio. Si parte come al solito dai nomi, "dal chi sarà"; che tanto piace, anche alla stampa. Mai si ragiona sul "che fare"; soprattutto tenendo conto della situazione in cui siamo.
Una tale agenda di lavoro è perdente. I tempi non sono più quelli di una volta; ma come va di moda dire da un po', anche il futuro non è più quello di un tempo...
Io credo che, solo se verrà aperto un confronto a partire da che punto siamo  e come mai ci siamo, e quali sono le priorità che intendiamo affrontare per andare oltre, sarà possibile iniziare a ragionare; e provare a fare un'alleanza che possa proporre un programma vincente.
I nomi dopo, per favore.
Penso e lo dico a titolo personale, che dentro questo confronto vadano messi anche dei desideri.
Dico il mio: che la Sinistra di San Giuliano possa riappropiarsi della Bellezza, che un tempo, ha fatto grande queste terre. E guardate che questa è una cosa concreta.....da acchiappanuvole, direbbe il grande Pietro Ingrao. Ma ne parleremo, se ci saranno luoghi dove poterne parlare
gs