lunedì 26 settembre 2011

Primo Ottobre


Ora tocca a noi, 
una manifestazione che va oltre noi.
Nichi Vendola

Il primo ottobre alle 15.30 in piazza Navona a Roma saremo tanti e tante. La manifestazione lanciata da SEL è diventata rapidamente qualcosa di molto più ampio. Ci saranno altre forze politiche come l’IdV ed esperienze di impegno sociale e culturale. Hanno aderito figure importanti come Dario Fo, Don Gallo e Amelia Frascaroli. Ci sarà la base di tutte le forze che in questi anni hanno contrastato non solo Berlusconi ma l’intero impianto del berlusconismo. E’ lecito sperare che alla fine l’opposizione ci sia tutta. Per la nostra gente sarebbe il segnale più atteso.

La posta in gioco va molto oltre la stessa fine del peggior governo della storia repubblicana. Non dovrà essere solo un’altra manifestazione di protesta e giusta indignazione contro questo governo. La parabola del berlusconismo è arrivata alla conclusione: questione di giorni, settimane o mesi, non di anni.

Berlusconi è all’ultimo atto, ma da quanto resisterà e da come alla fine cadrà dipenderà in buona parte il nostro futuro.

Perché la fine di Berlusconi sia anche il tramonto del berlusconismo, perché la parola ritorni al popolo con le elezioni democratiche e non alle élites con un governo tecnico, perché a decidere il nome dei/le candidati/e, a partire da quello per la guida del governo, siano le primarie e non le segreterie dei partiti, perché, dopo questo ventennio populista, non ne arrivi un altro diverso nelle forme e identico nella sostanza, è imprescindibile che a far cadere il governo di Silvio Berlusconi sia la democrazia e non la tecnocrazia, siano i lavoratori e le lavoratrici e i cittadini e le cittadine, sia il ritrovato protagonismo di un popolo.

Un popolo del centrosinistra che si ritroverà sabato pomeriggio in piazza Navona.



Rivolgo un appello alle donne e agli uomini che non si rassegnano ad assistere impotenti al declino italiano, alla distruzione di vincoli sociali e democratici che rendono unita la comunità nazionale del Paese. A questo siamo ormai giunti con la destra al governo. In un crescendo di diseguaglianze e ingiustizie sociali, di smarrimento di un ruolo e di una funzione dell’Italia dentro l’Europa e nel mondo, di pieno spossessamento dei diritti, nel campo del lavoro, dell’ambiente, del sapere, della sfera soggettiva e individuale delle persone.



La crisi economica, a lungo negata come non ci dovesse riguardare, si manifesta ora in tutti i suoi effetti dirompenti, disgreganti, duraturi nel tempo, tanto sulla vita delle singole persone come su quella delle istituzioni, a partire da quelle più prossime ai cittadini, come i tanti comuni italiani messi ormai nelle condizioni di rinunciare a programmare lo sviluppo del proprio territorio.


C’è un paese colpito al cuore, smarrito, umiliato e offeso, intaccato ormai alla radice in quel che di più prezioso possa dirsi convinto: il senso di una speranza, di una possibilità autentica di cambiamento, di costruzione di una prospettiva dignitosa e libera di futuro per ciascuno, a partire da quelle ragazze e quei ragazzi che si aprono al compimento stesso della loro esistenza e oggi la intravvedono densa di minaccia anziché di possibilità.


Occorre un’opera di rigenerazione del Paese. Non solo politica. Insieme morale, democratica, sociale e prima ancora culturale. Perché è proprio a partire dai capisaldi culturali con cui questa destra si è insediata nel Paese, dal lavoro ai diritti, che ha avuto inizio e oggi giunge al più nefasto degli esiti possibili, lo smantellamento di una identità comunitaria nazionale.


Occorre dare, da subito, segnali forti, credibili, mettere in campo prima possibile una proposta di alternativa. Larga, unitaria, popolare, incentrata su un’idea forte di cambiamento da presentare al Paese, mobilitando energie, risorse, intelligenze, speranze ben presenti, come si è visto nella recente tornata di elezioni amministrative e nell’esito stesso del voto referendario. All’epilogo della crisi politica e morale della destra, capace di trascinare nel pantano e nella rassegnazione il Paese, è sempre più urgente da parte nostra contrapporre un’accelerazione per presentare all’Italia una grande, coesa, unita, coalizione di centrosinistra, forte di una sua autonoma agenda di governo.


Attese, ritardi, divisioni, dilazioni, separatezze, apparirebbero insensate, incomprensibili, rispondenti a pure logiche di parte, di fronte alla primaria necessità di costruire una risposta per voltare pagina e avviare il cambiamento.


Ora tocca a noi. Vi aspetto in piazza il 1° ottobre

Una settimana alla volta 19-25 Settembre


Lunedì mattina da Giovanni Impastato in Sicilia con Don Zappolini. Si lavora al progetto per il 9 maggio 2012, "luogo della memoria e amministratori."
Poi a Palermo da Annalisa e Emiliano gestori dell'agriturismo di Portella confiscato a Brusca e quindi a Corleone; Calogero Parisi,  i ragazzi del doccio, suor nadia, lo spi cgil e suor maria mitica, che ci fa una lezione su cosa vuol dire "fare per gli altri" concludendo con un semplice voglio bene a tutti e  Pippo Cipriani e Iannazzo sindaco. Cena e discorsi ma anche affetti veri. Poi, via al mare a dormire e domani aereo. ( C'è un post più sotto che parla della missione siciliana e ci sono anche le foto, guardatele...)

Martedì mattina  aereo per Pisa.
In aeroporto leggo un quotidiano di Palermo e fra le notizie  a giro, c'è quella dell'assemblea del pd siciliano dove, mentre discutevano se appoggiare o meno Lombardo ( indagato!!!), si sono picchiati. Sì avete capito bene, picchiati. Urge codice etico e anche alla svelta.

Altra notizia: all'asta la casa-museo di Carmelo Bene nel Salento. Un vero peccato, la sorella lancia  un allarme accorato.

E' in politica anche il figliolo di Di Pietro.Invece di una trota, un luccetto. Ma il padre si affretta a dire che ha fatto tutto da solo.Io me lo ricordo poliziotto, mah!!!

In Germania Piratenpartei" (informatevi su questi pirati informatici): dalla battaglia per Internet libero alle urne, 8,9%.Questa è una notizia su cui non scherzre.

Ma prima del decollo, arriva una telefonata da Pisa, ed è  un colpo al cuore. Mi dicono che è morta la figlia di una mia cara amica, di quelle che non sai quando l'hai conosciuta perchè nata nel tuo paese e non c'è l'inizio dell'amicizia nei paesi; c'è l'amicizia sempre. Incidente d'auto. La ragazza aveva solo due anni di più di Adele mia figlia. 21 anni sono pochi per morire cazzo!!!!
Chiudo le trasmissioni, ne parlo a don Armando e affondo nel dramma; ma la sera dopo essere stato a trovare i genitori, sono all'iniziativa di Sel a Pappiana, non potevo non andare ma non capisco niente di quello che si dice. E il Vecchiani dell'Anpi, che avevo invitato per portare un contributo,alla fine  fa lo scontento e brontola con me perchè non gli piace l'iniziativa ed io che non lo sento nemmeno e non ho voglia di dargli spiegazione e se non capisce capirà.. Con la testa sono a Molina a casa della mia amica, dove poche ore prima ho lasciato  le mie bellissime e uniche compagne delle elementari, a piangere di un pezzo della nostra vita collettiva che ci è stato sottratto.
La mattina di mercoledi mezzo stropicciato vado a una riunione a Firenze e poi torno per discutere con Pieroni  di lavori, ma "non sento" e fuggo ancora al mio paesello, perchè è qui che devo stare, perchè voglio partecipare a questo dolore di un paese, che solo chi è nato in provincia può capire.

Leggo per caso "su non so quale" quotidiano, delle critiche a Fazio anzi a Mercalli, quello col fiocchino che collabora con lui, che dice la sua sugli arresti dei manifestanti "No Tav" ed esprime una chiara posizione contro la Torino-Lione.In molti insorgono contro la trasmissione,anche un pezzo sostanzioso di Pd. Che buffi, ora criticano  Fazio perchè osa far dire cose che cozzano con  progetti che il Pd piemontese, Chiamparino, Fassino e altri hanno fatto loro,  ma non dissero nulla  quando alla vigilia delle primarie in Puglia Fazio il lecchino, ospitò D'Alema; Proprio il sabato sera. Allora tutti zitti e applausi di sottofondo. Eppure a mio avviso sul piano della correttezza, l'aveva fatta molto più grossa Fazio il furbino.
Giovedi non faccio niente e rincorro l'angoscia, poi ritorno a Molina; c'è il funerale e tutto sembra irreale. La Buccia, una donna dai giudizi mai banali, mia amica vera di quelle dell'adolescenza mi dice-: solo un paese può  produrre questi affetti di popolo. Ed è tutto vero.
Venerdì mattina di lavoro intenso, per dimenticare un po', ma nel pomeriggio  sto con mia madre seduto sulla piazza del paese e mi pare di stare meglio; oggi è anche l'anniversario della morte di Giancarlo Siani, uno della meglio gioventù, ucciso dalla camorra.
Poi fine settimana in Garfagnana da Sebastiano, con Giov e amici carissimi. "Via, via , via di qui"..... Prima di partire, sabato, telefono a Carlo che mi racconta di Sel che io ho seguito poco negli ultimi giorni.
Da qui , fra i monti, domenica faccio il tifo per la marcia della pace, ma resto un fuggitivo. Non avrei avuto la testa per andare a Perugia come ho fatto tante altre volte. Leggo Tex e in giornata telefono  a Molina, a Maria Adele, l'abbraccio forte e poi basta. Questa settimana deve finire alla svelta e fra il silenzio di questi monti  ho ritrovato un po' di serenità.
gs

sabato 24 settembre 2011

Giancarlo Siani

Giancarlo Siani, 26 anni, era un giornalista pubblicista napoletano. Fu ucciso a Napoli, la sera del 23 settembre 1985, sotto casa, nel quartiere residenziale del vomero da Ciro Cappuccio e Armando Del Core, due killer della camorra. Appartenente ad una famiglia della borghesia medio-alta napoletana, Siani si era iscritto all'Università e, contemporaneamente, aveva iniziato a collaborare con alcuni periodici napoletani (Osservatorio sulla camorra, Il lavoro nel Sud), mostrando sempre spiccato interesse per le problematiche sociali del disagio e dell'emarginazione, individuando in quella fascia il principale serbatoio della manovalanza della camorra. Diventò corrispondente del quotidiano Il Mattino da Torre Annunziata presso la sede distaccata di Castellammare di Stabia. Siani scese molto in profondità nella realtà torrese senza tralasciare alcun aspetto, compreso e forse soprattutto quello criminale, che anzi approfondì con inchieste sul contrabbando di sigarette e sull'espansione dell'impero economico del boss locale, Valentino Gionta. Siani aveva capito che la camorra s'era infiltrata nella vita politica, della quale riusciva a regolare ritmi decisionali ed elezioni. La decisione di ammazzarlo fu presa all'indomani della pubblicazione di un suo articolo, su "Il Mattino" del 10 giugno 1985 relativo alle modalita' con le quali i carabinieri erano riusciti ad arrestare Valentino Gionta, boss di Torre Annunziata (attualmente in carcere condannato all'ergastolo) Siani spiegò che Gionta era diventato alleato del potente boss Lorenzo Nuvoletta (deceduto) , amico e referente in Campania della mafia vincente di Totò Riina.

Nuvoletta aveva un problema con un altro potente boss camorristico con il quale era giunto sul punto di far scoppiare una guerra senza quartiere. L'unico modo di uscirne era soddisfare la richiesta di costui e cioè eliminare Gionta. Nuvoletta che non voleva tradire l'onore di mafioso, facendo uccidere un alleato, lo fece arrestare, facendo arrivare da un suo affiliato una soffiata ai carabinieri. Siani venne a conoscenza di questo particolare da un suo amico capitano dei carabinieri e lo scrisse, provocando le ire dei camorristi di Torre Annunziata. Per non perdere la faccia con i suoi alleati di Torre Annunziata, Lorenzo Nuvoletta, con il beneplacito di Riina, decretò la morte di Siani. Le indagini che hanno portato alla scoperta e alla condanna degli assassini di Giancarlo Siani sono state condotte dal dottor Armando D'Alterio.

giovedì 22 settembre 2011

In Sicilia 18- 19 -20 Settembre 2011

La stalla dove fu ucciso Peppino Impastato

Alla stalla

Giovanni ci mostra i lucchetti

Alla pizzeria

La pizzeria

Si lavora

Giovanni ci fa il caffè


Lo zio Armando


Con Annalisa ed Emiliano gestori dell'agriturismo di Portella della Ginestra

Calogero Parisi presidente della cooperativa Lavoro e non solo di Corleone


la cena


la discussione

Nino Iannazzo sindaco di Corleone


Suor Nadia, la "comandante"

Volontari dello Spi Cgil

Con Pippo Cipriani ex sindaco di Corleone protagonista della prima confisca



Franco D'Ancona uno dei coordinatori del gruppo pisano
preti forzuti

In Sicilia con Don Armando Zappolini.
La prima foto è la stalla dove fu trovato ucciso Peppino Impastato. Siamo andati, lì accompagnati da Giovanni, il fratello, per lanciare la campagna nazionale affichè quel terreno e la piccola struttura ( già  vincolati dal piano regolatore) possano diventare un luogo della memoria.
Abbiamo lavorato all'organizzazione  di un percorso che coinvolga  tutte le amministrazioni comunali e provinciali che hanno intestato qualcosa a Peppino; L'obiettivo è l'acquisto del bene e una manifestazione nazionale di tutti gli amministratori, da tenere a Cinisi il prossimo 9 maggio anniversario dell'uccisione Di Peppino.
In un paese normale tutto questo, sarebbe diventato già da tempo un luogo di memoria, un museo a perenne ricordo dell'atrocità compiuta e a riconoscimento della vittoria postuma della meglio gioventù di allora, sulla peggiore Sicilia.
La seconda visita è ai ragazzi coraggiosi, Annalisa ed Emiliano e alla bellissima Lolita (che don Armando coccola come una nipote) che gestiscono l'agriturismo di Portella confiscato a Brusca. Già nel 2006 da Pisa portammo un camion di piante da frutto e oggi ne assaggiamo le marmellate.
L'ultima parte del viaggio è a Corleone. Si va a far visita ai ragazzi pisani volontari, che sono ad aiutare i giovani corleonesi della coop Lavoro e non Solo. Sono presenti alla serata il presidente Calogero Parisi, il sindaco Iannazzo membro della presidenza di Avviso Pubblico e Pippo Cipriani, primo sindaco di Corleone che mise in pratica la confisca dei beni di Totò Riina.
gs

mercoledì 21 settembre 2011

Sel Lungomonte


CIRCOLO LUNGOMONTE

(Calci- San Giuliano Terme – Vecchiano)


MARTEDI 20 Settembre 2011, alle ore 21.00

Presso il CIRCOLO A.R.C.I. di PAPPIANA

INIZIATIVA PUBBLICA DI
Sinistra Ecologia Libertà
contro la  manovra del governo

- PRESIEDE -

Franco Marchetti -

Partecipano:

- Giorgio Vecchiani- Presidente A.N.P.I.;


- Rolando Tarchi – Costituzionalista Università di Pisa;

- Alberto Vannucci – Politologo Università di Pisa

Conclusioni

- Gabriele Santoni –  Assessore Provincia di Pisa



IL 1° OTTOBRE TUTTI A ROMA

Una settimana alla volta 12-18 Settembre

E' cominciato il campionato di calcio e non me ne sono accorto.Mi dicono  però che l'Inter  fa pena e io da vecchio "gobbo" della Juve non sono dispiaciuto. Magre soddisfazioni in questi tempi durissimi.


Lunedì sveglia prestissimo e a Lucca con Adele. Bell'inizio di settimana, io e mia figlia che parliamo di futuro, del suo ovvviamente e ci sentiamo bene; parliamo anche della mamma.

Alle 11.00 ritorno alla realtà: Viale D'Annunzio.

Poi riunione sulla 439 per Bientina; e non si ride mai. Fioccano lettere di protesta su tutto.

Nessuno guarda più i telegiornali e i nemici da offendere sono quelli a portata di mano. Poco importa se i tagli senza regole della manovra li produce Tremonti, qui l'assessore sei te e devi asfaltare anche se non ci sono i soldi.

Si va benino....

Ma la Gallucci (un pezzo da novanta delle giovani legioni di Sel) mi fa sorridere, perchè mi invia una mail speciale che useremo all'occorrenza E' la foto di un colloquio fitti-fitto, fra il comandante Scaramuzzino e il Gallaccio di Riglione. (ir mi' nonno avrebbe detto:- pagherei a sapè cosa cianno da dissi)

Pomeriggio Sel Sangiuliano, riunione a Ghezzano; bisogna accelerare.....decidiamo per l'iniziativa il 20 settembre a Pappiana.

Sera, cena dal grande Beppe con gli amici più cari e si sta bene. Alè.

Martedì è il compleanno di Daniela, che questa estate ha pubblicato un libro su Taranto. Una cosa deliziosa, è sul blog.

Mattina, la Cisl e la Uil disertano la riunione sui trasporti......succede.

Vado a Firenze appunto sempre per le risorse del Tpl e le notizie sono tragiche.Soffriranno i soliti noti. Anziani, studenti, immigrati... questo è il registro ormai.

Tutti mi chiedono della viabilità nord. Proprio tutti...Ma non studia più nessuno? Quattro corsie o viottolo? Come diceva Luvisotti su un manifesto. Ma una decisione c'è da tempo ed è sui piani regolatori di Pisa e San Giuliani Terme. Allora non decidemmo a cuor leggero ed è per questo che, a chi avanza proposte in tutti i sensi, chiediamo di "aver studiato"; poi si può discutere.

Sera cena dei volontari della festa di Sel. Il Gallaccio ci dà la linea. In effetti il "partito del risveglio naturale" potrebbe far tessere.

Mercoledì c'è la giunta; si discute di proporre un documento che metta al centro l'idea di una riforma strutturale delle amministrazioni e non solo la cancellazione delle province. Per fare un esempio, che mi riguarda da vicino, chi sarà ad occuparsi della Superstrada. Appunto chi lo farà, e degli argini dei fiumi e delle scuole...Troppa insana demagogia cari miei.Ed io non sono qui a tenermi il posto, perchè il mio secondo mandato di assessore è in corso e come è giusto che sia passerò la mano.

Notizia: Modafferi va in Cina con Filippeschi e Zappacosta, li rimanderanno? Pare che la delegazione sia stata estratta a sorte. Troppo forte!!!

Conferenza stampa sui lavori sul Viale D'Annunzio. Si cerca di fare chiarezza, ma non sempre è così facile come può sembrare.

Pomeriggio di lavoro e lettura a casa. E questi sono i pomeriggi dove si produce con gusto.

La sera, maggioranza a Sangiuliano e qui invece si produce poco.Il Sindaco mi è parso piuttosto stanco e solo.

Boccettone su "iutub" spopola su Pisa.

Giovedì, Pieroni e le Province manifestano a Roma mentre a Pisa, manifestazione dei Sindaci davanti alla Prefettura. Renderanno la fascia al governo, come gesto simbolico. Un mio amico di Molina, facendo di ogni erba un fascio come si fa alla Casa del Popolo dopo pranzo, dice- "anche te vai a rendere la fascia, se poi "un ve la danno più" piangete tutta la notte, attenti a cosa fate". La campagna sforna cervelli raffinati, da sempre....

Dai giornali apprendiamo che Filippeschi accoglie le proposte di Carlo il Grande da Putignano."Consiglio comunale aperto sui rom, alla presenza dell'assessore regionale e una buona cifra di bilancio investita nelle questioni sociali. Se son rose fioriranno" dice Scaramuzzino.E che nessuno si indigni ma ragioni.

Giovedì buona riunione e "pace" coi sindacati dei trasporti. Sciopero scongiurato, buono il comunicato; si prepara insieme la battaglia contro i tagli del governo, che farla unitariamente anche a Pisa assume una forza superiore.Bravi tutti.

L'Anas non finanzia la rotatoria di Migliarino...e noi faremo con Lunardi un gesto eclatante.Invece Matteoli promette soldi per strade improbabili in Valdicecina. Bravi gli ex missini a diventar democristiani alla svelta. Guardate Alemanno e le assunzioni nelle aziende romane; nemmeno ai tempi del ministero delle partecipazioni statali.

In settimana con Giov, compro libri bellissimi.

La sera Ric mi telefona e mi racconta di problemi politici a Sgt, ma io sono fuso e domani viene Ciotti.....

Venerdì mattina, eccolo (Ciotti) ed è grande, (cronaca sul blog).

Su viale D'Annunzio qualcuno insiste e fioccano le interpellanze, ma risponderemo a tutti con fermezza ed educazione. E a chi dovesse scambiare la pavidità con la serietà, si guardi allo specchio.

Il Prefetto fa un'uscita sulla sicurezza a Pisa, ma in pochi la raccolgono. Eppure un approfondimento su cosa è la sicurezza ed eventualmente la molestia o il poco decoro, andrà fatto prima o poi.

Ma tutti vogliono il contrario di tutto: esempio le associazioni di categoria vogliono privilegiare i camionisti, gli abitanti dei centri abitati sensibili, non vogliono il passaggiodei camion e così va il mondo.

Pomeriggio vado da Fli in banchi, all'iniziativa sul comune, a sentire Scaramuzzzino che parla bene. Mi pare che abbiamo imboccato la strada della politica. I centristi birbantoni tentano Filippeschi...

I telegiornali danno la notizia: Pd, Idv e Vendola insieme a Vasto alla festa dipietrista ."Eppur si muove" e a casa ogni minoritarismo di maniera.

Intanto Bossi esagera e riparla di secessione come ogni volta che ha l'acqua alla gola, ma sembra stremato e il Caimano affonda.

Il manifesto fa un accostamento intrigante fra il giro pugliese di Berlusca e D'Alema. Dice-"Tarantini a 20 anni sulla barca di D'Alema a trenta a cercare donne al Berlusca"; ma anche a Frisullo e Tedesco e Penati.... E che pena.

Bisogna firmare per il referendum, unico modo per scardinare il governo e chi non lo capisce e fa il puro proporzionalista, s'inventi altri impegni che gli scouts hanno bisogno di volontari seri.

Sabato mattina di lettura fitta fitta e lavoro di riordino. Preparo l'intervento per il pomeriggio

Ore 18 da Fli, brrrrrr!!! Non posso non andare, sono nella presidenza nazionale di Avviso Pubblico formata da Sindaci di destra e di sinistra; e poi parlerò di giustizia sociale anche a nome di Sel, proprio ieri mi sono allenato con Ciotti, vedremo la reazione.La base di discussione è il libro sulla corruzione di Alberto Vannuccci.

Tutto chiaro.Casco invece in una delle contestazioni più scabrose della mia vita. Io e il professor Vannucci, ci troviamo in mezzo a una manifestazione del Newroz. Precisamente una contestazione all'onorevole Granata, ex missino presente al dibattito, oggi uno dei più accaniti nemici di Berlusconi, ovviamente da destra. La contestazione è anche ai partiti che hanno accettato l'invito al dibattito. All'arrivo ho incontrato anche il segretario cittadino di Rifondazione che usciva da un dibattito sul Comune, organizzato sempre da Fli. Siamo tutti imbarazzati.mentre quelli che manifestano lanciano monetine e ci fanno sapere urlando che "ci manderanno tutti via".  Poi finiscono e si va avanti. Alle nove di sera, dopo essere intervenuto, aver difeso il comunismo italiano, la lungimiranza di Berlinguer e la questione morale e parlato di giustizia sociale, raggiungo la macchina; chiamo Carlo, al quale la sera prima era toccata una sorte migliore e anche  Dario; cerco conforto. Scherzo al telefono con loro raccontando l'accaduto. Mi dicono di raggiungerli a Pontedera alla festa di Sel, che mi stanno aspettando. Ma stasera non andrò da nessuna parte, per oggi basta così, "arresti domiciliari" per pensare e ritrovare serenità; mi aiuterà Giov che è lì sempre quando è opportuno. L'accaduto mi ha turbato, in fondo la contestazione è stata -"la solita manifestazione di estremisti"  si dirà. Ma la verità vera qual'è? -questo è l'interrogativo.Dove va la passione politica se tutti si parla di tutto "nell'indistinto democratico"? Stanotte non dormirò, pur avendo ragioni da vendere e motivazioni: sono nella presidenza nazionale di un associazione che si occupa di antimafia sociale alla quale aderiscono istituzioni di destra e sinistra  e quando sono chiamato  non posso non andare, anzi....E anche  le idee di Sel e lo stesso Vendola,  non temono confronti pubblici con nessuno, pur rimanendo fermi nei convincimenti. E anche  io voglio essere così.E me lo ripeto tante volte. Però il tarlo rimane, eccome se rimane e le mie reminiscenze giovanili fanno a pugni con le mille ragioni......

Domenica mattina ruffolo nei siti per trovare qualcosa, leggo Ovidio sulla Voce del Serchio. Gli Altri pubblica un articolo eccellente su Miles Davis.

Poi con Giov vado al pranzo di compleanno di Ale e Daniela con Cipillo e la Biegi e dopo passo dall'iniziativa dell'Associazione dei Calabresi Esperia; quindi aereo alle 21.00 per la Sicilia con don Armandone amico mio( i preti, che a me non credente,  riempiono la vita di belle emozioni) a purificare l'anima, come dice lui che è uomo dello spirito.

Fra un'ora e mezzo mangeremo la pizza con Giovanni Impastato e la moglie Felicia.

Da Palermo.ore 22.00
Il viaggio verso la Sicilia è stato accidentato; vento forte e salti nei vuoti d'area, passeggeri che gridano dal panico, Armando,  fa "il grosso", continua a leggere il giornale e sorride.. L'atterraggio a Punta Raisi è un colpo sulla pista. Il maltempo ci insegue. 1 km con l'auto a noleggio nel "vento a mille" e siamo già a Cinisi da Impastato; una pizza e tutti a letto.
Domattina si comincia presto a lavorare al progetto su Peppino Impastato."...e ogni cor si rallegra"

gs

sabato 17 settembre 2011

Aldo Moro

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Il "comando" di Sinistraecologialibertà del Lungomonte alla riunione di lunedì 12 settembre a Ghezzano, mi chiede se posso partecipare alla maggioranza del comune di Sangiuliano, col Sindaco. Mi dicono che si parlerà di trasporti e viabilità ed è bene che vada io. Pur non essendo contento di partecipare alle riunioni sull'ammnistrazione (sono la persona meno adatta, come si può immaginare ) accetto, perchè se Riccardo  e Franco me lo chiedono è segno che è bene farlo. Quindi vado, col Nanni. La riunione va come va e non sto qui a dilungarmi sui dolori del Sindaco. Durante la serata mi viene voglia di fumare una sigaretta, una ogni tre giorni, ma mi viene voglia; me la offrono ma nessuno ha da accendere. Come se fossi a casa mia allora, mi aggiro per la sede del Pd all ricerca di un accendino; del resto conosco bene quelle stanze, avendoci fatto decine e decine di riunioni nei 14 anni di amministrazione a Sangiuliano. Apro la porta della stanza della segreteria, sperando di avere fortuna, nulla; giro gli occhi e vedo in alto la vecchia foto di Berlinguer, sempre lì. Piccolo  poi, dietro la scrivania del segretario, un quadretto di Che Guevara e poi inaspettata una bellissima foto di Aldo Moro;come cambiano i tempi penso, Moro attaccato sui muri dei comunisti, questo ha prodotto il Pd. Non trovo da accendere e torno al tavolo della riunione senza fumare.; a casa però scatta la rima (quasi uno sfogo, una conferma che ho fatto la scelta giusta) e ci lavorò fino a che non finisce.

Eccola :

Sono stato a Sangiuliano
nella sede del piddì
c’ero stato tante volte
ero a casa un tempo, lì;
e girando fra le stanze
per cercare un accendino
ho trovato una gran foto
di aldomoro levantino.
"Che ci fai su questi muri!
-gli domando a prima vista-
sì lo so son tempi duri
ma qui il tetto è comunista".
Caro amico"- mi risponde-
"non lo so qual'è il perchè
ma una cosa l'ho capita, 
comunisti qui uncenè
I democristiani birbi
han domato i tuoi compagni,
non c’è niente che li turbi
e comandano ormai i Bagni;
e per essere nostrani
fanno pure i togliattiani,
pur di vivere il potere
vi han rubato anche il mestiere.
Io sto qui solo attaccato
fianco a fianco con Enrico
ma nessuno mi ha avvisato
sono solo un vecchio mito.
Siamo solo due bandiere
sventolate senza verve
siamo cenci da mostrare
ovviamente quando serve.

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Don Ciotti

E' arrivato a Pisa senza clamori, l'aveva detto-"Vengo a parlare agli studenti che stanno facendo il master sulla legalità"; e così ha fatto. Una lezione eccellente, una lectio magistralis, l'ha definita Alberto Vannucci professore all'università di Pisa; uno dei più brillanti studiosi di corruzione in Italia,  ideatore e curatore del master.Amico caro e grande risorsa intellettuale.
Don Luigi è spuntato in via San Frediano, accompagnato dalla responsabile scuola- università di Libera, Francesca Rispoli. Attorniato dalla scorta ha sorriso quando ci ha visto. E' sempre un piacere abbracciarlo. Nei 300 metri fino alla facoltà di Scienze Politiche, abbiamo parlato al volo, telefonino permettendo, un po' della bella festa di Libera a Volterra, del sostegno alle cooperative e del ruolo fondamentale oltre che di Libera anche di Avviso Pubblico e delle istituzioni che raccoglie intorno a sè; di un convegno da tenersi l'anno prossimo a Pisa su legalità e giustizia sociale organizzato dall'Amministrazione Provinciale. Luigi è così, veloce e concreto. Poi arrivati nell'aula dove si tiene la lezione, gli studenti lo accolgono quasi intimoriti e lui li saluta uno ad uno sciogliedo il ghiaccio, gli chiede da dove provengono e li mette a loro agio.. Pretende subito il tu, come fa con tutti. Si siede, guarda gli appunti scritti a penna e via.
"La mafia, le mafie sono tra di noi. Noi siamo contro le mafie". E' il noi il filo conduttore del discorso, lo sarà fino alla fine. L'individualismo e l'egoismo stanno sullo sfondo come elementi a cui contrapporsi, sempre.
"La forza delle mafie sta al di fuori, c'è chi crea le condizioni."
Cita Primo Levi, lui nato in Cadore ma torinese d'adozione, per introdurre e sviluppare il tema della "zona grigia" e dell'assenza dei diritti.
"La lotta alla mafia si fa con le leggi giuste, a Roma."
Parla di "momento pesantissimo, inquietante."Rispetto ai risultati nella lotta alla mafia sbandierati dal Ministero dell'interno, cita Paolo Borsellino di venti anni fa -"perniciosa illusione".
Critica con durezza la questione delle intercettazione, dove non accetta nessun compromesso.
Afferma con forza che la legalità non è un valore- "E' solo uno strumento per affermare la giustizia sociale."
Non vola una mosca. Insiste che bisogna credere nell'accoglienza perchè-"o la speranza è di tutti o non è".
Sostiene che siamo in una società violenta, dove per primi devono fare la loro parte i magistrati, ma poi è necessario intervenire nei confronti della violenza strutturale dei centri di potere. Chiede con forza ai sindacati e alle categorie economiche di fare la loro parte, come molti stanno già facendo.Dice che vanno combattute con forza le "compiacenze".
Sostiene il ruolo dei partiti che devono opporsi all'antipolitica, per questo dice di aver firmato per l'abolizione del"porcellum", ma chiede ai partiti un codice etico chiaro. Aggiunge con forza che anche la sinistra deve fare autocritica  rispetto alla corruzione, non minimizzare. Cita Paolo VI : "la politica è la più alta ed esigente forma di carità". Per sostenere l'idea di politica.
Si appassiona quando dice che la battaglia è fondamentalmente culturale.
A chi ha detto che "la cultura non dà da mangiare" rispondiamo che "noi abbiamo fame di cultura" e citando Antonino Caponnetto dice" che le mafie hanno più paura della scuola che della giustizia".
Conclude dicendo che il miglior testo antimafia è la Costituzione, insieme al Vangelo, aggiunge ... da prete.
E la democrazia non può che essere: giustizia, dignità, responsabilità, impegno.
Parla  del lavoro di Libera e della sua storia importante: del gruppo Abele,  di Narcomafie, del sostegno ai familiari delle vittime della mafia -"che tutti dimenticano", soprattutto i più umili.Evidenzia il suo impegno pastorale che non accantona mai. Cita una madre incontrata, che gli ha raccontato che si sente umiliata quando suo figlio viene ricordato come "uno degli agenti della scorta".
Ricorda don Puglisi e una chiesa che "non è solo baci e bacetti alla Madonna".
Racconta aneddoti ed episodi: l'incontro del papa polacco e i genitori del giudice Livatino o la soria di don Peppe Diana, anch'esso ucciso dalla camorra e il tentativo di delegittimarlo.Parla del pade di don Diana, ora morto, che ho conosiuto anchi'o due anni fa a Casal di Principe con Don Armando.
Potremmo ascoltarlo per ore, quest'uomo sempre dalla parte degli ultimi, che tocca l'animo umano come nessuno.
Racconta una cosa personale, quando scampato ad un attentato, sua madre qualche mese dopo scopre la notizia dalle pagine di un quotidiano e non riuscirà più a dormire. Dice che da quel giorno ha visto l'inizio della fine della mamma. Parla anche del padre, morto pochissimo tempo fa.
I ragazzi ora fanno domande e lui risponde a tutti con affetto e precisione, poi guarda l'orologio, è quasi l'una.
Il commiato è bellissimo: si alza, accetta di fare una foto di gruppo, che scatto con piacere, abbraccia tutti con calore.
Quei ragazzi che due ore prima l'hanno accolto in silenzio e con soggezione lo salutano:-ciao Luigi, a presto.
A tutti dice di tenere duro, rassicurandoli. Molti sono abbracciati, come fossero figli.
Poi s'intrufola fra gli agenti della scorta e via.
Così si contribuisce alla "Rivoluzione gentile".
Hasta siempre Don Luigi Ciotti.
gs

giovedì 15 settembre 2011

Edizione straordinaria: Il Gallaccio e Boccettone



Gallaccio
 


Il Gallaccio di Riglione
mi ha chiamato Boccettone,
imboccato con i guanti
dall'infame dario danti.
La notizia ormai è scappata
sulla rete rimbalzata,
ma il problema più impellente
quello che turba la gente
è non dirlo alla mia mamma
non turbare la sua fiamma;
lei mi crede senza brame
il più bello del reame
e il Gallaccio con un dito
ha così distrutto un mito,
ammiccandomi fra i tanti
mentre lo intervista il danti.
Boccettone ormai sei tu
e finisci su "iutub",
ed il video sai che fa
gira tutta la città.
Il Gallaccio grande mito
ha trovato il suo compagno
gli è servito solo un dito
senza indugio senza affanno.

Guarda il video:

mercoledì 14 settembre 2011

Una settimana alla volta. 5-11 Settembre





Scusate il ritardo.


Colonna sonora della settimana
"Like a Rolling Stones" Bob Dylan

Lunedi 5 lavoro a "Legalità" per preparare le questioni da discutere al coordinamento provinciale, poi mi concentro sul trasporto pubblico che sta diventando "il problema"; Rossi sui giornali afferma che a Marzo si fermeranno gli autobus.
La bufera sul viale D'Annunzio del giorno prima ci obbliga a una accelerazione.Durante la mattinata prendiamo una decisione tosta: procederemo con il taglio degli alberi in "somma urgenza". Ci saranno critiche ma io  penso che non possiamo correre il rischio già corso il pomeriggio della domenica .

Sempre lunedì a seguire, lavoro con Beppe Sardu e l'ing.Massimo Ferrini al piano strategico dell'area pisana, quello che Sel chiede a Filippeschi di approvare entro il 2012.
Al tramonto incontro Vecchiani che girella per la città, ma incontro anche Cecchetti, entusiasta dell'esperieza del campeggio di Roseto degli Abruzzi: Tilt, una manifestazione di giovani  poco propensi a pensare un futuro standard. E se la seconda tappa passasse da Pisa? dice Francesco.Vecchiani guarda il Cecchetti, mentre mi racconta le cose, lo fa con occhi appassionati e questa è una immagine per il futuro.
La sera "l'infedele", Gad Lerner e la manovra. Landini maestoso e chiaro difende gli operai, come a sinistra si usava una volta..Si parla di evasione che tutti paiono scoprire....
Il responsabile di Nomisma ci fa lezione...non è così difficile togliere soldi ai ricchi. Basta volere.
Martedì sciopero generale.
Piazza bella piazza. Francese della CGIL, Vecchiani dell'Anpi, Don Armando amico mio e tanti compagni, ci fanno vivere una bella mattinata di lotta. La piazza arringata da un anziano partigiano e un prete di Libera, pensa te!!!
Mercoledì mattina in giunta si parla della soppressione delle province. Pieroni affronta il tema in modo convincente e lo scrive sui giornali, come "riforma di sistema delle istituzioni." Abolire le Province come slogan è demagogia antipolitica, che guarda caso l'Idv sposa al volo e cresce nei sondaggi. Ma dove erano anche in provincia i rappresentanti dell'Idv quando c'era da discutere di Piano di rifiuti o altre cose scabrose?
Mai li ho visti dire due parole sull'Accoglienza come valore aggiunto. Raccolgono però firme per la sppressione delle province, e zitti zitti approvano tutto, anche al comune di Pisa. che bravi... hanno imparato presto..... e urlano anche.
In giunta si parla anche dello sciopero della Cgil, chi c'era chi no...
Penso subito alla diaspora socialista: la differenza fra Camusso, Epifani e altri come Sacconi, Brunetta, Cicchitto Tremonti...... Craxi prima e dopo e poi Berlusconi. Che tristezza il partito di Nenni, Pertini e Riccardo Lombardi.
In settimana arrivano notizie sciolte; Pippo Del Bono, immenso teatrante che fa un film col telefonino e nella prima immagine  rende pubblica la sua sieropositività. Estremo e delicato.
Sacconi, il ministro( ex socialista) va alle cronache per una barzelletta vergognosa che offende le donne; e questo è quello che passa il convento.
Ma la Zanardo a Migliarino..... la scorsa settimana racconta il suo "corpo delle donne" e bacchetta il gruppo dirigente del Pd un po' fermo su questi temi.
I giornali invece ci dicono che Socrates, il dottore, mitico capitano della nazionale brasiliana di calcio, sta male. E ci dispiace molto.Lo ricordo bello e imponente in mezzo al campo, con la barba incolta....
Enrico Rossi appare sui giornali mentre fa un comizio  alla manifestazione della CGIL, bravo!!Renzi mah?!!e non mi interessa commentare quello che fa.
Penati che "pena" e Gad Lerner ci illumina su Repubblica, sul sistema Milano e la sinistra.
Barbara Spinelli sempre su La Repubblica" di mercoledì da un affondo al  riformismo e ci fa sognare esortandoci a cambiare vocabolario se intendiamo avviare un serio processo di cambiamento.
Anche Adriano Sofri scrive bene su Repubblica..... e continuo a volergli bene, come quando da adolescente lo rincorrevo di riunione in riunione.
Intanto si lavora con Vannucci, Palagi e Romani direttore generale di Avviso Pubblico, al codice etico da proporre ad assessori e consiglieri e al convegno su "Legalità e Giustizia Sociale", da tenere a febbraio.
La Cgil non è sola titola il Manifesto, ma neanche la Fiom, dico io.
Nichi Vendola va a Venezia, al festival a raccontare la Puglia che rinasce anche nel cinema.Però!!!
Ma anche GiPi pisano è a Venezia, grande e alieno.
Marco Malvaldi invece è a Mantova al festival della letteratura e Ovidio al telefono mi racconta di una sua bella battuta in diretta alla trasmissione Fahrenhait di rai 3, di Marino Sinibaldi. Malvaldi dice: "non riesco ad essere nemmeno il migliore scrittore di Vecchiano, paese dove abito, perchè purtroppo è anche il paese di Tabucchi". Strepitoso e geniale.
Sempre mercoledì pomeriggio i lucchesi fanno i "lucchesi" col trasporto a Buti, ma noi riusciamo a piegarli e garantiamo l'autobus ai nostri ragazzi, ma che fatica. E ora bisogna ricucire.
Pomeriggio riunione sempre sui trasporti. Litigo con la Uil (e la Cisl gli va dietro) che minaccia lo sciopero locale per questione di turni di servizio, ma quando c'è da scioperare per davvero contro il governo non lo fa mai; glielo dico e s'incazzano.
Dopo le urla, passeggio con Giov e sto bene.
La sera vedo a La7 il film dedicato a  Berlusconi e rifletto su quel 1994 sottovalutato.Io ero il responsabile del comitato progressista a San Giuliano, mi sembra un'era fa. Battaglia di Paissan contro Luvisotti e Letta (l'Enrico vicesegretario del PD). Cambia tutto ma il Caimano e il "caimanismo" sono sempre lì.
Venerdì vado a Santa Luce e mi immergo nelle deliziose colline pisane.
Sui giornali salgono le proteste per il taglio degli alberi a Marina e come al solito tutti suggeriscono la formazione. Noi teniamo duro, faremo una conferenza stampa.
Adele passa il test per medicina e con la sua mamma festeggiamo.
Pomeriggio sempre di Venerdì coordinamento legalità, calendarione dei lavori: progetto a sostegno dei giovani di Lentini, (la prossima settimana sarò da loro in Sicilia), convegni, cene di sostegno e quelli dell'Arci, bravi, che pensano a un circolo tematico.
Poi assemblea e festa di Sel; Danti detta la linea, dice l'Unità, titolo esagerato, ma i temi ci sono tutti,
e comunque siamo lì. Io intervengo e dico la mia, come faccio sempre e con la coscienza di volere bene a questo partito che cresce; ma onestamente a me interessano i 600 ragazzi di Tilt a Roseto degli Abruzzi e quelli che verranno a Pisa alla fine dell'autunno (sperando nella bravura di Francesco C.), perchè il futuro sono loro.....altro che diatribe locali e posizionamenti.
Sera del venerdì cena da Andrea e Rossella due amici cari, per il compleanno della nostra cara amica Stefania; zuppa speciale con ricetta di Covinaia; con Giov porto vino buono e saluto il mondo. A mezzanotte arriva anche Carlo S. e si brinda oltre che a Stefania anche al fatto che ormai è sabato e si rallenta. E trovare motivazioni per brindare di questi tempi è segno di salute mentale dicono i miei amici slow.
E' sabato mattina. FC, un amico che ci vuole insegnare come fare, percorrerà il viale di Marina tranquillo, perchè i lavori nel fine settimana sono sospesi....e grazie per i suoi consigli; grazie anche alle tempestive reprimende di inizio settimana dei cultori di"feisbuc". Lunedì faremo del nostro meglio per migliorarci. Grazie anche a Davide Gay perchè capisce al volo e di questi tempi è una rarità. Mercoledì faremo la conferenza stampa.
 Vado al mare con Giov e incontro Ettore Masi che si rivela ai miei occhi gran canoista; pensa te, l'avevo lasciato ristoratore d'eccellenza (cosa che continua a fare e bene) e lo ritrovo anche per mare .
Sera bella festa di Sel e brava Corrada che la ravviva col dibattitone e gli ospiti. Io fotografo tutti quelli che ci sono, compreso il Gallaccio di Riglione, l'ultimo divo...
Da Sangiuliano Martin mi dice che lo spettacolo di Mimmo Cavallaro ha spopolato. Tutti i miei amici calabresi in cava, anche Sandro Modafferi e Pietro Cuzzola.
Intanto le borse crollano, i tedeschi discutono, qualcuno di loro si dimette, "e i francesi che si incazzano" ( Paolo Conte ) e noi continuiamo ad essere il paese che siamo......
E  arriva domenica 11 settembre; 10 anni son passati..... ciascuno di noi fa mente locale e cerca di ricordare dove era 10 anni fa quando le torri gemelle cadevano al suolo. Io lo so, ero in giunta a Sangiuliano e rimanemmo lì alla televisione accesa nella mia stanza, fino all'ultimo.Ma ne sono passati anche 28 di anni, dal colpo di stato in Cile, che io ragazzotto di Lotta Continua, mai dimenticherò. E oggi il mio tifo per la comandante Camila Vallejo, leader degli studenti cileni, è triplo.
Però una delle notizie della domenica per gli amanti del cinema è che "Faust" di Sokurov vince aVenezia e Gipi il pisano porta a casa solo applausi, peccato.
In giornata mi diverto a sistemare le foto di Sel. Adele, che si  iscriverà al primo anno di medicina, sta ruffolando vicino a me  sul computer per fare un biglietto aereo, mi guarda e sorride; -dice "sai babbo, che fra 6-7 anni, mancheranno in Italia 20.000 medici?" se tutto va bene, in teoria, quando ho finito l'università potrei trovare lavoro immediatamente." e aggiunge, quasi avvisandomi - "oh, se però ci fosse la possibilità di lavorare all'estero io lo preferisco..."
Come non dare ragione alla ragazza, che mi diverto a veder girare per la casa bella e rilassata.
Io no, se mi manderanno in pensione quando mi toccherà, spero di tornare con Giov a "Molina mon amour", nel lungomonte sangiulianese delle ville gentilizie, dove sono nato e dove abitano ancora mia madre e molti miei cari amici; vi sembra poco? Ultimamente hanno aperto anche una bella enoteca.....si chiama Undicipalle: se passate di là visitatela e chiedete di Leo, il nipote di Pioviscolo.
La settimana si chiude la sera con l' ultimo giorno di festa di Sel a Pisanello di Riglione, facciamo politica ma ci divertiamo anche ( il Gallaccio, ma il mandante è il Danti, mi dà del fisico a boccettone e demolisce in 7 secondi l'idea di mia madre sich!, che anche se invecchio resto un bell'uomo). Una bella festa (un applauso a Massimiliano Bacchiet), davvero la celebrazione che ci siamo.
"Eccoci", infatti, una reminiscenza .Più sotto ho inserito una foto che mai dimenticherò.
... e "in culo" ...diceva Danny Boodman T.D.Lemon Novecento.
E in questa settimana il mio amico Salerni ha compiuto gli anni. Lunga vita e felicità al ragazzo.

Abbracci a tutti
gs


allegati:
Lorella Zanardo, Il corpo delle donne


Pasolini. L'uomo medio, da La ricotta

,
 
1984 Enrico Belinguer

Ora tocca a noi. Perchè siamo il nuovo che avanza e quando ci sarà da indietreggiare lo faremo con un'eleganza che farà epoca.


giovedì 8 settembre 2011

ECCOCI!: una reminiscenza.





Antonio Gramsci

11 febbraio 1917

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

SEL: Celebration 9 10 11 Settembre



Tiziano

Dario


Simonetta

Alessandro

Franco

Letizia con la sorellina


Michela

Francesco

Il Nanni


Cecco



Ilaria

Giovanni e Riccardo

Massimiliano

Susanna

Laura e Maurizio

Mauro Lido e Simo

Manrico e dietro Sandro, Giacomelli e Bongini

Sandro

Elisa




Corrada


Alberto

Ancora Ilaria

Massi e...





"Gallaccio col Comandante"

Chiara e ....


ale valenza

Betta e Tiziana

Giacomelli

Marta, a sx col bicchiere

Gabriele


grazie a tutti
gs.