martedì 28 febbraio 2012

In arrivo la Settimana

Troppi "giri per il mondo"e i "Trasporti pubblici" hanno ritardato la "Settimana".
Arriva Mercoledì, con informazioni sulla corruzione e le iniziative a sostegno.
Intanto godetevi gli inserti sotto, dei miei amici "Rubricanti"










Ah dimenticavo,
se l'incarico è doppio.... occhio!!!
O se istituissimo la patente massima, come per i pulman, anche per la politica?
Sai quanti incidenti in meno.......

lunedì 27 febbraio 2012

Anteprima della Settimana. Inserto 1

La foto di Cecco
La comunicazione circolare ostacolata


Il Cantoni ci suggerisce una grande birra

Fuller's "Vintage Ale". Produttore: Fuller, Smith & Turner (Londra). Stile: Old Ale. Alcol: 8,5%. Birra preparata ogni anno con le migliori selezioni di malti e luppoli disponibili nell'occasione, dunque in base a una ricetta variabile volta per volta e definibile come 'millesimata' (vintage, appunto). Prodotta in edizioni limitate e 'condizionata in bottiglia' (confezionata cioè con zuccheri e lieviti, onde dar luogo a processi di rifermentazione), grazie a questa sua specificità è vocata all'evoluzione nel tempo, quindi da poter bere anche dopo un attesa di qualche anno. Al netto delle variazioni tra le varie annate, i fondamntali organolettici sono comunque più o meno questi. Colore: ramato caldo e intenso, corredato da schiuma discretamente abbondante, molto fine e consistente. Aroma: caramello, melassa, albicocche essiccate, toni di agrumi canditi. Gusto: 'termico' e vellutato, ben bilanciato nell’alternanza fra dolce e amaro che segna il finale senza alcun eccesso.

Il maestro Luca Doni
 ci stupisce

Ciao Gabriele,
questa volta, una giovane artista tra classica e punk EMILIE AUTUMN, vero e proprio cult internazionale, sarà in concerto il 31/3 all'Auditorium Flog di Firenze, il primo  link è il video solo con testi della canzone "Opheliac", il secondo è da mettere senza audio ascoltando il primo, ed è un esempio di un suo concerto

ciao

luca doni

http://www.youtube.com/watch?v=w_og9cLL8sg&feature=related
(questa è la canzone originale)


 http://www.youtube.com/watch?v=gk9sdZwz24k&feature=related (questo è il video di un suo concerto)






Questa è mia...



Esperanza Spalding

domenica 26 febbraio 2012

Anteprima della Settimana. Inserto


I Racconti del Marchetti
"Storie di Piaggio, amore e libertà"
Il vino non si porta dentro

Vitalino Battaglia, carrellista abitante di Fornacette, natio di Vinca in provincia di Massa, ogni volta che lo incontravi per i viali interni della Piaggio ti salutava sempre col pugno chiuso e “COMPAGNO”; poteva passare anche il direttore del personale, Vitalino alzava il pugno, e tra le linee quando portava i pezzi, spesso si fermava a far due chicchere sul PCI e la politica nazionale. Vitalino aveva un bel cane lupo e qualche volta lo portava anche ai picchetti durante gli scioperi. “Non portarlo, lascialo a casa”- gli dicevamo sempre. Poi c’era Capello di Pontedera, lui lavorava al montaggio motori. Chiamato “Capello” perché portava un parrucchino biondo. Fuori dall’orario di lavoro della Piaggio, andava ad aiutare al distributore che si trovava subito all’imbocco di Pontedera.  E poi c’era il Nini di Buti, anche lui lavorava al montaggio dei motori.
Erano tre amici con caratteri diversi, persone semplici. In comune avevano una cosa, erano tutti e tre grandi amici del Vino, per il vino avevano una amicizia viscerale, difficilmente riuscivano a staccarsi  da lui quando erano insieme.
Una sera come tante, al turno di mensa mangiano in compagnia del vino, ma nonostante che ne avessero bevuto abbastanza, non riuscirono a finire il secondo bottiglione, e cosi finita l’ora della mensa tutti e tre rientrano ai loro reparti. Vitalino in mezzo, tiene il bottiglione in mano e lo dondola, da una parte Capello e dall’altra il Nini. Appena arrivano all’imparziale che dà all’ingresso delle officine, li ferma la guardia,- “ Fermatevi dove andate, il vino non si può portare dentro”-  “ma come!!- dice Vitalino- “si porta nell’armadietto interno, ci serve per la colazione di domani” –“ no, non si può e poi vi ci vuole più di mezzo bottiglione?” gli dice la guardia.
Tutti e tre girano le spalle alla guardia e tornano dentro agli spogliatoi esterni. Dopo cinque, sette minuti rientrano di nuovo in officina senza il bottiglione in mano. La guardia li guarda ridacchiando; allora Vitalino Battaglia si gira verso di lui e gli dice -“ Hai visto che il Vino dentro ci si porta” - e mentre lo diceva, tutti e tre indicavano la pancia. Se lo erano scolato tutto.




Il sogno di Anna



Vorrei che ognuno di noi avesse un suo luogo segreto dove provare
a cercare e a incontrare se stesso, andando oltre la soglia del tempo e
dello spazio a sua disposizione, perchè, forse, in questo modo,
potrebbe rendersi conto dell'arco temporale in cui vive, e convive. Se
invece ognuno scegliesse di non oltrepassare quella soglia, ma di
abitarla, dovrebbe, comunque, avere la percezione che la vita non gli
appartiene in via esclusiva, perchè fa parte di una esperienza
collettiva. Forse, questa consapevolezza aiuterebbe a non rottamare il
passato e le proprie radici, a non vivere in un presente eterno, ma a
sentirsi parte integrata ed integrante della vicenda umana.
Anna
Aldo Paci dai monti di Buti
 mi manda molte cose, belle, che scrive.


Allora te lo dico in corso....quandu troppu, quandu micca

eccone una buffa...

AL " SUGO "
Il mi Nonno
C'aveva le Mucche
E le Mucche
E le teneva nella stalla

E nella stalla, il mi Nonno,
 Ci teneva la paglia.
E sulla paglia, le Mucche,
Ci cacavano sopra!
 Allora, ogni tanto,
Nonno puliva la stalla.
E la paglia con la cacca,
L'ammucchiava fòri.
E ci faceva " il Sugo "!
E nella terra,
Intorno al Sugo,
Ci crescevano i Beci.
 Io li facevo , i Beci,
Per andà a pescà,
Sur'Arno, l'anguille.
 E il mi Nonno
Mi diceva:
Stai attento,
Bada a un ci cascà nel Sugo!!

a nonno angiolino, detto Gaburre.
10 febbraio 2012



Dai Calabresi Pietro e Sandro

Arriva la foto del murales di Gioiosa Jonica

E la mia amica Greta dell'Arsenale ci segnala un film

J. EDGAR
di Clint Eastwood
Nonostante le critiche, non sempre favorevoli, J. Edgar è un grande film per almeno tre motivi.
Hoover è stato il “leader maximo” della fabbrica del fango e scoprire come nascono i dossier su politici, personaggi pubblici e semplici cittadini aiuta a capire anche il presente.
Per l’uomo che ha visto in carica otto presidenti americani, vale la massima di un longevo politico italiano: “Il potere logora chi non lo ha”. Ed è intrigante andare dal passato al presente e vedere un uomo sempre saldamente al comando.
Eastwood continua anche in questo film la sua personale lettura del volto più oscuro dell’America e lo fa con una regia rigorosa e impeccabile. L'ex pistolero dagli occhi di ghiaccio è ormai l'autore più classico del cinema americano.

mercoledì 22 febbraio 2012

Auguri a Sandro Modafferi

Il 19 febbraio era il compleanno di quest'omino qui sopra. Amico mio di Calabria, più pisano di tutti.
A lui auguri e buon futuro.

domenica 19 febbraio 2012

Una settimana alla volta

Dedicata ai beni comuni Il Manifesto e Fiom.

La copertina

Due beni comuni.
La Fiom che da sindacato di categoria diventa soggetto sociale generale.
La battaglia con e per la Fiom è per non far stracciare l'articolo 39 della Costituzione e per difendere la dignità del lavoro a tutti i costi. E lo sciopero del 9 Marzo, sciopero di tutti.
La campagna pe sostenere il Manifesto e trovare anche da questo blog (iscrivetevi) 50 persone disposte a mettere 20 euro per farne 1000 e fare una sana sottoscrizione, rafforzando la passione di dirsi di Sinistra. Giustizia sociale, eresia e libertà, contro le decisioni di pochi  prese intorno a tavoli traballanti.


E ora le notizie
Grecia  in fiamme e subito  il parere di don Armando
Sicilia, foto gs






"DOBBIAMO ESSERE VICINI ALLA SOFFERENZA DEL POPOLO GRECO ... anche con la denuncia della dittatura della finanza!"
 
Cecco invece ha fatto il compleanno  e io insieme agli auguri, gli piazzo la foto che ci ha inviato e il commento.
Per sopravvivere o per vivere?



E ancora:
Sull'eternit, sentenza storica, risarcito il mondo del lavoro.
A Pisa è stata scoperta una vendita di permessi di soggiorno falsi... A Pisa!!!!!
E la neve smaschera le magagne delle privatizzazioni. Enel e Ferrovie nel caos.
Fra Il Fatto e Il Manifesto una polemica sul decreto"salvacarceri" che ci obbliga a scegliere da che parte stare.
O almeno che non è bene stare con chi crea consenso agitando le manette e noi siamo col Manifesto.
Monti fa una buona cosa e dice no alle Olimpiadi.
Il mio amico Leo di 11palle, il 16 ha compiuto 45 anni e si sente Peter Pan, anche se si veste da Capitan Uncino.



Il Brunello batte di misura il Barolo, ma dai giornali apprendiamo che i veri nemici sono i vini francesi che si sono presi il 46% di mercato. Ma noi pacifisti non abbiamo nemici, e i vini francesi sono nostri amici.

Celentano fa parlare di sè, e noi non ne parliamo.Ma a Sanremo va in onda la fiera degli sciocchi.
Gli osannati "Soliti idioti" dimostrano di esserlo per davvero con le battute sui gay. E l'Italia che ride e ... si dispera.
A Palermo, dopo Genova (dove Doria ex Fgci, ha mandato in confusione il Pd) un pezzo di Democratici guidati da Renzi, da un lato e Lumia dall'altro, cercano di minare la strada alla candidatura di Rita Borsellino. Donna antimafia per eccellenza.
E Follini e non solo lui, spinge il Pd  su posizioni centriste. Aspettiamo un sussulto.
Toscana 2011, 26 morti sul lavoro e trasporti pubblici in difficoltà per i tagli che ci saranno.
La Corte dei Conti tira fuori i dati sulla corruzione, quelli che Libera e Avviso Pubblico denunciano da anni.
Colpire la "zona grigia" come la chiama Ciotti e non solo le mafie, è un dovere di tutti.
Gherardo Colombo dichiara :- " Mani pulite ha fallito. Punire non basta, bisogna ripartire dalla scuola. "
Mario Lodi ha compiuto 90 anni. Auguri cari.
E la biblioteca Serantini, chiede futuro....
A San Giuliano l'AC  con ragione, chiede la medaglia d'oro al valor civile per Livia Gereschi, eroina della Romagna. Bravi!!!
Natalino Otto
E un giornale ricorda Natalino Otto, grande jazzista italiano
Ma sono anche trent'anni che è morto Thelonius Monk. Non solo bebop.








E Il Cantoni che ci delizia con i consigli per bere bene questa, volta fa il professore.
Ecco la notizia:


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Concorso Nazionale

“Puro Malto” Simone Cantoni, fondatore del gruppo, fa parte della commissione di “Selezione Birra” a Rimini

Pisa in ascesa come "laboratorio di esperienze" nell'ambito della cultura della birra, in particolare per le attività di degustazione. Ormai da quindici anni, il gruppo “Puro Malto” promuove serate a tema, corsi di formazione, piccole rassegne in tutta l'Area Vasta e ora uno degli animatori di questa “comunità di assaggiatori” coglie una significativa soddisfazione. Fondatore di PuroMalto (insieme allo storico compagno d'avventure, Flavio Romboli), il pisano doc Simone Cantoni (nella foto) è infatti inserito nella giuria che la prossima settimana sarà all'opera per il concorso “Birra dell'anno”, massimo riconoscimento specialistico di settore: il premio, alla 7a edizione, si terrà nel contesto di "Selezione Birra", tradizionale rassegna annuale in programma a Rimini, nei padiglioni dell'Area Fiere, dal 25 al 28 febbraio. La giuria è presieduta da un personaggio del calibro di Flavio Boero, responsabile qualità di Carlsberg Italia.
E i suoi consigli la prossima volta...









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E ancora:
Giovanni Soldini doma l'Oceano facendo il record sulla rotta di Colombo, mischiando burrasche e pattane.
A Pisa invece estremisti e moderati portano avanti una tradizione di scontro che alla Sinistra del futuro non dovrà piacere più... Speriamo in bene. Frase celebre.
E DD  di lunedì mattina parla di "collezioni di rabbia."
E Papaleo dal festival ci ammonisce
 "che un treno che non passa non lo puoi perdere"
e non canta "la frittata" che invece vi regalo io con questo video tratto da
"Basilicata coast to coast"


E la guardia di finanza fa i controlli, questa volta a Courmayeur e anche li c'è la Santanchè.Che porti male agli evasori? Spargete la voce.
E l'articolo 18 da riformare, che tenta tanta sinistra, oh se la tenta tanto......
...e noi a respingerei tentativi.


Ed io che vi risegnalo un video mandato la scorsa settimana dal maestro
Luca Doni, che  suggerisco di non perdere.









E la mangusta che parla di Sanremo

Al netto di Celentano, Sanremo l'ha vinto una canzone che a un certo punto fa così:

...dimmi cosa devo fare per pagarmi da mangiare,
per pagarmi dove stare,
dimmi che cosa devo fare
No, questo no, non è l’inferno,
ma non comprendo com’è possibile
pensare che sia più facile morire...






E il professor Edi-Ovidio che dice:
Giuseppe e Cesare
Ho trovato 11 minuti di tempo per vedere questa inchiesta sul sito di Repubblica: racconta la storia di Giuseppe Gulotta che si è fatto 21 anni in carcere da innocente. "Cesare deve morire" film realizzato con i detenuti del carcere di Rebibbia dai fratelli Taviani ha vinto a Berlino. Si capisce perché erano 21 anni che l'Italia non vinceva l'Orso d'oro.

http://video.repubblica.it/le-inchieste/gulotta-21-anni-all-ergastolo-da-innocente/87996/86389

E "le rubriche dei miei amici"
(che ringrazio) belle e sorprendenti, che non voglio mettere ora, per centellinarle in settimana o nei prossimi numeri (se no le sciuperei) e farle gustare una per una.

E allora, per ora,  ecco la riflessione della domenica.

La buona pratica da un paese di provincia.

Da Molina di Quosa, organizzato dai mitici 11palle, sabato sera è partito un pulman da 54 posti per il Carnevale di Viareggio, in Darsena.
Ragazze e ragazzi mascherati che con 10 euro (costo del viaggio), sono partiti alle 22, per tornare alle 3 del mattino.
Senza correre rischi, con la possibilità di bere un po' di più, perchè  ogni tanto non guasta e tutti insieme a cantar cori sulla strada del ritorno.
Bravi a tutti e buon futuro.
gs

P.S. Chi ha voglia ,si legga il raccontarello del Sodini










giovedì 16 febbraio 2012

Una riflessione dopo la neve

Le nevicate di questi ultimi giorni ci obbligano a una riflessione seria che non può essere rinviata.
Ormai sono anni che nevica intensamente e non si può più parlare di fenomeni eccezionali.
E' quindi necessario attrezzarsi per rispondere colpo su colpo. E per attrezzarsi servono risorse e cervelli sul territorio, in grado di organizzare la prevenzione.
In Provincia, aver presentato quest'anno, in accordo con la Regione, il piano antineve alla fine di luglio (fra le legittime battute dei colleghi della giunta, tutti già col costume sotto i vestiti) ha permesso di affinare l'intervento, con i tempi giusti e attraverso una seria programmazione. In una parola, ha consentito di non agire in somma urgenza, come si era sempre fatto per gli eventi degli anni passati.
Certo bisognerà migliorarsi, ma è vero che abbiamo imboccato la strada giusta e che lasceremo a chi se ne occuperà dopo (!!!), un lavoro organizzato.
Di fronte a fenomeni atmosferici potenti come le nevicate dei giorni passati è assolutamente necessario potenziare il controllo del territorio.
Faccio un esempio che rigurda l'assessorato alla viabilità della Provincia di cui mi occupo: abbiamo cercato di accorciare le distanze da far percorrere agli spalaneve, quando questi avessero dovuto entrare in azione. Dove ci siamo riusciti, ne abbiamo visto subito i risultati. Dove abbiamo avuto difficoltà a farlo, ne abbiamo misurato la differenza; anche se tutto sommato eravamo attrezzati su tutto il territorio.
Raccontata così questa azione di lavoro, può sembrare una banalità eppure organizzarla comporta risorse finanziarie, uomini e mezzi decentrati e programmazione a monte.
Quest'anno e lo dico senza nessuna enfasi (sono troppi anni che faccio queste cose per non saper misurare gli entusiasmi) abbiamo avuto complimenti da molti Sindaci. Forse è troppo, come troppo severe furono le critiche per la nevicata del 17 dicembre del 2010. Troppe furono le differenze in questione. Allora nevicò alle 10 del mattino dopo un allerta meteo molto blanda e tutti pretesero di rientrare a casa non attrezzati, creando molti impedimenti a chi doveva lavorare a sgombrare le strade; quest'anno ha nevicato di notte, dopo un allerta meteo chiarissima e una serie di ordinanze emesse, come quella delle catene che aveva sollevato non poche polemiche. E di notte si è potuto lavorare a strade sgombre dal traffico. Non dimentichiamo, che al netto delle responsabilità, la Superstrada andò in tilt, perchè un camion senza catene s'era "intraversato". Quest'anno c'era l'ordinanza che vietava la circolazione ai camion.
Due situazioni diversissime quindi, ma comunque questa volta il lavoro di prevenzione e  il controllo del territorio hanno funzionato meglio. E il ringraziamento va a tutti i lavoratori della Provincia e delle ditte specializzate, che hanno lavorato con grande dedizione ed efficacia. Perchè "il pubblico" se messo in condizione di funzionare non ha eguali.
Ma allora se tutti, dalle TV ai giornali ai politici, dopo la neve, hanno insistito sulla parola Prevenzione, è importante sottolineare come non sia possibile essere all'altezza della sfida se accanto a questa parola serissima, non si mettono le risorse adeguate e le teste.
Ho iniziato a fare l'assessore alla viabilità nel 2004. Allora le sei zone, cui era divisa la Provincia, godevano di quasi un milione di euro ciascuna destinati per le opere manutentive.
Oggi si arriva nemmeno alla metà.
Quest'anno, aumentando le tasse, che è sempre un problema, siamo riusciti ad assicurare un po' di risorse in più; almeno a invertire la tendenza degli ultimi anni.
Tutto naturalmente con le forze della Provincia, perchè e mi pare inutile ribadirlo i tagli delle finanziarie degli ultimi anni hanno schiantato certi settori.
Allo stesso modo sono stati trattati i trasporti pubblici, che presto faranno sentire i loro problemo sulle fasce più deboli.
Senza risorse, è veramente difficile rispondere alle necessità reali.
Accanto a questo, le privatizzazioni di alcuni enti hanno fatto il danno finale.
L'Enel sotto i colpi delle nevicate è andata nel delirio.
Non per incapacità singola di qualcuno,  ma perchè non esiste più il decentramento sul territorio. Quelli che arrivavano col camioncino e la scale sul portabagagli. Ricordate? Non ci sono più e quando si entra in una spirale di difficoltà come quella accaduta per esempio in Valdicecina o in altre zone della provincia, durante la neve, la frittata è fatta. Ore e ore senza corrente elettrica e dall'altra parte del telefono una voce metallica che risponde al numero verde chiamato per segnalare il guasto. Lo stesso vale per le ferrovie. Ho sentito in tv l' intervista ad un responsabile della manutenzione che incalzato sul perchè di certi disservizi, diceva candidamente e un po' quasi vergognandosi che le risorse e gli uomini erano sempre meno e che era difficile rispondere con celerità a situazioni difficili come quelle delle nevicate così rilevanti. E allora mi chiedo a cosa serve l' alta velocità, costosa e lussuosissima, se i treni normali, quelli dei pendolari, studenti e lavoratori, sono rimasti a trent'anni fa. E se una gelata notturna blocca gli scambi dei binari, fermando per ore i treni nell''isolamento più totale. La competitività dei treni tanto sbandierata non può essere fatta solo sulle spalle dei lavoratori, intendendo come variabile solo il costo del lavoro. Ma queste non sono cose difficili da capire.
E allora da questa crisi ( "sotto la neve, pane" dicevano i vecchi) è possibile uscire, a mio avviso, solo rilanciando il lavoro stabile a sostegno della messa in sicurezza del territorio.
Massicci investimenti pubblici: nel dissesto idogeologico o nella rete stradale e infrastrutturale, nella messa in sicurezza del patrimono scolastico. Sai quanti posti di lavoro e quanto bene al futuro.
Se è vero che il costo dell'acquisto degli F35, i caccia da guerra, corrisponde alla cifra che servirebbe per costruire 185 asili nido, forse è bene interrogarci, quale mondo vogliamo per i nostri figli.

martedì 14 febbraio 2012

Genova per noi

Genova

Complicati nel Pd, prima si dividono su tutto perchè hanno strategie diverse, fino a presentare più di una candidatura alle primarie;
poi dopo aver "perso" (perchè, purtroppo, chiunque vinca  le primarie nel centro-sinistra, che non sia del Pd, è vissuto come una sconfitta, da una parte  gruppo dirigente) e Genova non è un caso isolato, succede sempre che qualche dirigente, sostenga che sarebbe stato bene non andare divisi; rimuovendo di colpo  i perchè delle divisioni, fino alla volta successiva. A Palermo  purtroppo, hanno già ricominciato a dividersi e la Borsellino, figura antimafia per eccellenza, corre il rischio di non vincere. Speriamo non accada. Per non dividersi bisogna però parlare la stessa lingua, che dentro il Pd, a mio modesto parere, non si parla.
Ricapitolando: il Pd per stare unito finisce per esprimersi in un dialetto fatto di mille lingue, che la gente nè parla nè capisce;  se si divide è peggio, perchè dimostra di non essere un partito solido,  perdendo in  affidabilità. Genova, insegna.
Un bel problema davvero per Bersani, che se fosse per lui e i suoi uomini, sono certo, saprebbe dove andare.
Perchè la gente alla fine riconosce subito chi parla la sua lingua, quella della Sinistra, che chiede più giustizia sociale senza tentennamenti; è una lingua che un pezzo di popolo del Pd, capisce molto bene.
Ma  cosa  aspetta allora Bersani a puntare la prua a Sinistra, rischiando anche una frattura e poi dopo, ragionare di alleanze allargate e di governo. Prima una cultura solida che indica la rotta, poi i programmi; altro che tattiche (delle quali si può morire).
C'è un popolo intero, del centro-sinistra che lo vuole e che lo merita.
Il Pd che cerca la vittoria al centro e la Sinistra (la mia Sinistra), che si perde in "alleanze spurie", portano solo alla sconfitta di tutti.
gs

lunedì 13 febbraio 2012

Una settimana alla volta



Dedicata ad "Adele Santoni"
che il 9 febbraio ha compiuto 20 anni

La copertina
Camila Vallejo, il futuro



Notizie della settimana:

La settimana si è aperta con Roma nel caos per la neve e l'immagine dello "spalatore nero" , l'incapace, su tutte le tv.
Malvaldi in testa alle classifiche, così tornerà alle cene della Voce del Serchio a Migliarino, ancor più sorridente.





La cappella degli scrovegni a rischio, come questa Italia senza manutenzione. Monti e Fornero ossessionati dal posto fisso, ma non per quello dei loro figli, ovviamente.
Usura, a Pisa problemi.1400 aziende in bazzica.
Il premio Chiara Baldassarri agli anziani.

Vasco Rossi fa sessantanni e Pisa Notizie tre. Auguri al Generale e alle notizie libere.
Duecento invece sono gli anni dalla morte di Dickens e il grande Fabrizio Fabrizio che leggeva ai ragazzi Oliver Twist alle vacanze dell'Arciragazzi.
Tempi bellisimi e di sogno.
L'Italia del rugby perde con onore 19a15 con l'Inghilterra dopo essere stata in vantaggio nel primo tempo. Qualcosa si muove, lentamente... nel rugby.
La Zambito scivola sui giornali e male. Ah questi ragazzi con una storia piccola piccola alle spalle.
Eccidio della Romagna, morti senza giustizia.
Il tribunale militare di Roma ha emesso sentenza di non luogo a procedere; il maresciallo delle SS che dette l'ordine di eseguire la strage è deceduto.

 
Povertà, 15 milioni a rischio. Cifre da capogiro.
Le Province provano a resistere nel mare della demagogia populista e impolitica.
Anche il Manifesto "bene comune" resiste; al mio caro giornale un sostegno smisurato e grande.


Con lui ho imparato ad amare la giustizia sociale, la libertà e l'eresia.

Il decreto "svuotacarceri vede la Lega e i Dipietristi votare contro.Ed io garantista da sempre, i manettari non li reggo davvero, anche quando fanno gli antiberlusconani spinti.
E a Pisa si parla di sovraffollamento al don Bosco.
Nasce al S. Anna la scarpa ecocompatibile


Rita Borsellino si candida a Palermo. Speriamo bene e senza Lombardo.
Doria a Genova schianta nelle primarie l'apparato del Pd, sempre più diviso.
La Grecia è in fiamme.
Pizzi via dalla giunta di San Giuliano e le coscienze sono a posto. E il futuro?Landini della Fiom ci informa che Monti, zitto zitto, sui diritti non è meglio di Berlusconi.Forse vale la pena essere con lui a Roma il 18 alla manifestazione dei metalmeccanici, perchè oggi la Fiom siamo tutti noi.
50 anni fa moriva Buscaglione. Eri piccola....
E i giornali ci dicono che in Toscana Coop e Conad sono alla concorrenza spietata. Degenerazionidel potere.
Ancora intimidazioni contro Carolina Girasole, sindaca di capo Rizzuto.
Perchè la mafia non molla mai.A lei cara amica, che ha incontrato anche gli studenti pisani, la nostra solidarietà e vicinanza. Avviso Pubblico sta preparando una manifestazione proprio là, quando lei lo riterrà opportuno.
Di seguito il link di una sua intervista
http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/crotone_minacce_sindaco_raid_vandalico_furto_computer_1414.html




Ho letto su un giornale che con i soldi degli F35 si possono costrire 185 asili.E mi è tornata in mente Teresa Sarti Strada di Emergency a San Giuliano, al teatro Rossini per una manifestazione contro le guerre e per la pace.

E comunque i soldi servirebbero per la messa in sicurezza di un territorio ferito. In Italia mancano i soldi per le manutenzioni. Favorire ingenti investimenti pubblici vuol dire rilanciare l'economia, costruire posti di lavoro stabili e assicurare il futuro del territorio alle nuove generazione.Un po' di sana Sinistra di governo, altro che privatizzazioni. Il disatro dei disservizi Enel e delle Ferrovie, durante la neve, è dovuto dal fatto che non c'è più controllo del territorio.

Il governatore Rossi attacca da Sinistra Monti; come non fare il tifo per lui.

"Mario Monti, afferma che i nostri "governi per decenni hanno profuso troppo buonismo sociale". Mi chiedo, a quale buonismo si riferisce? A quello usato verso i diritti sociali dei lavoratori e dei disoccupati senza alcuna copertura? O a quello usato verso lo stato sociale, la scuola, la sanità, la ricerca che, per la verità, nel nostro Paese sono sempre stati al di sotto della media europea? Credo che l'unico buonismo profuso finora sia quello verso gli evasori fiscali e il rientro dei capitali scudati. Dopo i tanti sacrifici chiesti ai lavoratori sulle pensioni, sull'aumento dell'Irpef, ecc. sarebbe il momento di utilizzare una bella parte dall'evasione per lo stato sociale, gli sgravi fiscali sui redditi da lavoro dipendente e alle imprese. E nessun imprenditore mi ha detto di non poter investire in Toscana a causa dell'art. 18. Tanti invece chiedono più investimenti pubblici per le infrastrutture, più piattaforme logistiche efficienti e una maggiore presenza dello Stato all'estero per aiutare le imprese ad internazionalizzarsi. E molti insistono sulla necessità di togliere il patto di stabilità a regioni ed enti locali per ridare fiato ad un settore colpito dalla crisi come quello dell'edilizia..." Rossi

E a tutti quelli, teorici della tattica, che lavorano ad alchimie politiche fuori dalla storia, come le allenze solo al centro, perchè è lì che si vince (come amano dire), che si accomodino, io mi farò trovare da un'altra parte.
Alla fine di questa "settimana" ascoltate l'intervista della ragazza in copertina.



Ma ora godetevi
"
"Le rubriche dei miei amici

Don Armando dice:


UN ASSORDANTE SILENZIO
In questi giorni si sono sentite battute fuori luogo da parte di ministri
sulla situazione dei giovani e sul diritto al lavoro ... si vede proprio che
alla competenza intellettuale non corrisponde sempre una conoscenza della
vita!
Accanto a parole senza senso si nota- ancora più assordante - il silenzio
della politica. Non ci sono progetti, non ci sono parole o visioni,non c'è
rabbia né desiderio di cambiamento. I nostri partiti sono come una nave che
ha spento il motore ...
Ci stiamo provando a riaccenderlo, c'è ancora qualcuno che cerca di
risvegliare il sonno della politica: speriamo di farcela prima che la rabbia
della gente esploda!

Don armando

Il sogno di Anna


Quanto vale la lettura? quanto amore abbiamo per i libri e per il
loro saper essere compagni di tempi e di spazi privati e condivisi?
quanto amiamo le librerie e le biblioteche col loro silenzio
ovattato e complice del sapere? Quanto vale tutto questo per noi? Un
detto africano dice: quando in un villaggio muore un vecchio, è come se
bruciasse una una biblioteca. Questa è la differenza nella diversità.

La foto di Cecco



La piccola rubrica di Edi-Ovidio

Il 13 febbraio, è il compleanno di una persona che pubblica foto su questo blog.
Auguri e... canguri.
Ovidio, Susanna e Laura (che invia questa foto dall'Australia)

Aldo P. "di cima ai monti di Buti


COME LE PECORE
Dalla stanza n. 19  della Certosa                                                                             
Che mi è data,                                                                                                              
Ho sentito un leggero galoppare,                                                                            
Mi sono andato ad affacciare
Alla Finestra che dà sul prato,                                                                                    
Chiuso dentro all'antico                                                                                           
Muro di cinta,                                                                                                              
 Come in lui serrato.
Eran le pecore dei Frati                                                                                              
Che correvano giocando,                                                                                          
Da un capo all'altro,                                                                                                 
 Nello spazio a loro dato.
Così felici dovremmo                                                                                       
Noi tenere i nostri figli                                                                                                                 
Liberi in un prato,                                                                                                      
Di correre e di urlare.
I giorni duri della Vita                                                                                                                  
I grigi,                                                                                                         
Anche per loro:                                                                                                             
Arriveranno.
Facciamo  allora                                                                                                  
Che di quel prato,                                                                                                        
In quei giorni bui,                                                                                                         
Abbiano: Rimpianto.                                    
  Buti  29 dicembre 2011


Pietro e Sandro, questa settimana ci deliziano.



L'inverno calabrese offre in questo periodo i suoi frutti migliori, gli agrumi...è questo il momento ideale per preparare in casa una deliziosa Crema di limoncello e una Marmellata di arance:

CREMA DI LIMONCELLO

occorrente:

• scorze (solo la parte gialla) di 8 limoni... 'non trattati'!

•1.5 kg zucchero

•2 litri di latte fresco intero

•1 litro di alcool


PREPARAZIONE:
  In un vaso ermetico mettere la scorze e l'alcool e lasciare il tutto a macerare per 5 giorni.

Passato questo tempo in una capace pentola portare a bollore lentamente il latte con lo zucchero mescolando ogni tanto e lasciarlo raffreddare completamente.

Unirvi l'alcool in cui sono le scorze usando un colino molto fitto o una garza.

Mescolare bene, imbottigliare e conservare nel freezer in modo che la crema sia bella densa.

Agitare prima di servirla.

MARMELLATA DI ARANCE

Occorrente:

·      1 Kg di arance

·      800 g. di zucchero

·      1 limone


PREPARAZIONE:
  Lavare le arance, asciugarle con un canovaccio e, con un coltello affilato, tagliate le scorze senza intaccare il bianco e metterle in una pentola con acqua. Mettere la pentola sul fuoco e fare cuocere le scorze per 10 minuti da quando prendono bollore.

Scolare e ripetere l’operazione. Nel frattempo dividere il frutto a spicchi e pelare a nudo, levare i semi e mettere la polpa delle arance in una terrina con succo di limone. Scolare le scorze e tagliarle a strisce sottili. Mettere sul fuoco un tegame con dentro la polpa delle arance, lo zucchero e fare cuocere a fuoco basso fino a quando lo zucchero non sarà sciolto. A questo punto aggiungere le scorzette e continuare la cottura, sempre mescolando fino a quando, mettendo un po di marmellata sopra un piattino, non solidifica. Toglierla dal fuoco, versarla ancora calda dentro un barattolo, chiudendolo e battendolo su uno strofinaccio arrotolato in modo che la marmellata si distribuisca uniformemente.

Passare immediatamente il barattolo sotto l’acqua corrente per qualche minuto; asciugarlo e riporlo in luogo fresco.


E ora il Cantoni, col vino bono d'autore.


Pietraincatenata”, Igt Paestum Fiano, azienda agricola Luigi Maffini, Castellabate (Salerno). Fiano in purezza vinificato con pressatura soffice e affinato un anno in acciaio, più alcuni mesi in bottiglia. Grado alcolico: 13,5%. Colore: dorato caldo e profondo. Aroma: intenso e durevole; forte impronta fruttata (pesca matura) ed elegante fondo di nocciola; misurati sentori di speziato chiaro (vaniglia). Gusto: deciso e persistente; bocca calda, vellutata, dolce ma dotata di acidità apprezzabile. Corpo: solido e denso


Due consigli utili, una riflessione e un raccontarello.
Prima il raccontarello, Telenoni. www.molinadiquosa.blogspot.com

Poi il libro della mia amica Cristiana Bruni
appena uscito per Felici editore
Arguto e godibile


E il film di Greta
Spettacolare

AGUIRRE FURORE DI DIO di Werner Herzog
 
E’ il 1972 e il trentenne Werner Herzog realizza una delle più potenti parabole politiche sull'imperialismo coloniale: Aguirre Furore di Dio. Nel ruolo del protagonista quello che diventerà il suo attore-feticcio: Klaus Kinski. Il loro viaggio nella giungla alla conquista del mitico Eldorado è ancora una visione affascinante: un percorso in una natura immensa, che sovrasta e non lascia scampo. Rivedendo il film ho pensato a Joseph Conrad e ad un brano di Cuore di tenebra: “Risalire quel fiume era come viaggiare a ritroso verso i più remoti primordi del mondo, quando la vegetazione invadeva la terra e i grandi alberi ne erano sovrani. Un corso d’acqua deserto, un silenzio profondo, una foresta impenetrabile. L’aria era calda, spessa, greve, ferma. Nella luce del sole non brillava gioia alcuna. (…) L’immobilità di questa vita non aveva nulla che somigliasse alla pace. Era l’immobilità di una forza implacabile che covava un’intenzione imperscrutabile.” Buona Visione

Per finire, le tre righe della mangusta (il giovane Holden)
"L'Italia è diventata l'alleato più affidabile degli Usa sul Continente", così David Thorne (ambasciatore americano nel Belpaese) sul Corriere in questa settimana.

Alla copertina di Time con Mario Monti salvatore d'Europa, preferivo quella con The Protester, questione di gusti non di stile.
E alcune chicche

Il Racconto del Marchetti, che non finisce di stupire.
da "Storie di Piaggio, amore elibertà"



<>Gli scongiuri
Alle 22 suona la sirena, il turno di sera finalmente è finito, ma è anche l’inizio per quelli della notte.
Uno sciamare di persone come  formiche si precipita all’esterno, verso gli spogliatoi, ci si cambia e via, chi verso il treno chi verso gli autobus, che fanno i loro carichi e poi si disperdono per le colline, riportando a casa gli operai del secondo turno.
Nel pulman che va verso Casciana Terme, subito dopo l’abitato di Pontedera, verso Ponsacco, da un pò di tempo, sale un prete che torna a casa, ed immancabilmente quando sale, c’è un operaio delle meccaniche, seduto a metà, che fa gli scongiuri. Come? Facendo le corna e toccandosi nel basso ventre. ( le palle, lo sanno tutti che son le palle)
Il prete la prima sera lo vede e sta zitto, la seconda sera anche, la terza s si gira verso di lui e gli dice “guarda che ti poi toccà anche il capo tanto sei tutto bischero”.
Risata generale di tutto il pulman, e lui rosso in viso abbassç la testa guardando verso il finestrino. Le sere successive, lui continuò con gli scongiuri, ma di nascosto, e il prete se la rideva.
<>

Il maestro Luca Doni



Questi sono i British Sea Power indie rock britannico, assimilabili ai Pixies e Joy Division, ma realmente con un loro originalissimo stile. Hanno più volte vinto premi per i loro concerti che si concludono spesso con un brano improvvisato che ci riporta alle suite rock degli anni '70, può anche durare 20 minuti. Sul palco fanno salire il pubblico e nel video si vedono danzare. Da scoprire




E poi i miei
Miti e mitomani
Henry Rollins,  Black Flags
Video "Rollins Band, live 1987 Cat Club New York City"
Guardatelo..... nella settimana del festival di Sanremo.



E' domenica e molte cose stanno succedendo,
da tutte si potrebbe trarre uno spunto per chiudere "la settimana"
ma questa volta finisco da dove sono partito... con una nota di speranza;
 l'intervista di Rai News 24 a Camila Vallejo, il futuro.


Camila Antonia Amaranta Vallejo Dowling (Santiago del Cile, 28 aprile 1988) è una studentessa universitaria e attivista cilena. Militante della Juventudes Comunistas de Chile, ala giovanile del Partito comunista cileno, Camila Vallejo ha ricoperto la presidenza della Federación de Estudiantes de la Universidad de Chile (FECh). È stata la seconda donna chiamata a occupare questa posizione nei primi 105 anni di vita dell'organizzazione, dopo Marisol Prado, che ne detenne la presidenza dal 1997 al 1998.
La Vallejo è salita alla ribalta imponendosi tra i principali leader di quel movimento studentesco che, a partire dal 13 giugno 2011, ha promosso ampie mobilitazioni e manifestazioni di protesta contro la presidenza di Sebastián Piñera
Durante la presidenza della federazione studentesca, ha acquisito una notevole notorietà pubblica fino a imporsi come una dei portavoce e dei leader della mobilitazione studentesca cilena del 2011, insieme a Giorgio Jackson, suo omologo nella cattolica Federación de Estudiantes de la Universidad Católica de Chile e a Camilo Ballesteros, della Federación de Estudiantes de la Universidad de Santiago de Chile.
La notorietà della Vallejo ha travalicato i confini nazionali: la personalità esibita ne ha fatto una «star mediatica», una circostanza che messo la mobilitazione studentesca cilena sotto i riflettori dei mass media internazionali, garantendo una notevole visibilità alla protesta anche all'estero..
Nell'agosto 2011 la Corte suprema cilena ha disposto l'assegnazione di una scorta di protezione, a seguito delle molte minacce ricevute.
Ha generato scalpore il fatto che una delle minacce subite provenisse proprio da ambienti istituzionali e governativi, nella persona di un'alta funzionaria del Ministero cileno della Cultura, Tatiana Acuña Selles, segretaria esecutiva del Consejo del Libro y la Lectura, che in un post su Twitter, riferendosi proprio alla Vallejo, ha ripescato una frase sinistra pronunciata da Augusto Pinochet, nel golpe cileno del 1973, all'indirizzo di Salvador Allende: «se mata la perra y se acaba la leva» («si ammazza la cagna e ci si sbarazza della figliata»).
Buona settimana a tutte e tutti
gs