giovedì 4 aprile 2013

"Abbasso la realtà"



Carissimi, suggerisco a tutti  tre quattro giorni di sana influenza con febbre alta.
Come sono capitati a me.
Non guardi il computer.
Non leggi la posta; non giornali, nè libri
Fissi il soffitto. Fermo, immobile.
Tua moglie e tua figlia ti coccolano come non mai
Ti dimentichi la provincia disseminata di frane e la lista di coloro che ti hanno trattato malissimo.
Sei costretto a rinunciare a un  convegno di Libera, sulla trasparenza degli appalti, a Napoli e avevi già preparato l'intervento, oltrechè sognato uno spaghetto coi "pulparelli" vicino al castello dell'Ovo.
Stai lì e negli sprazzi di lucidità provocati dal lavorio della tachipirina, pensi che un mondo un po' più lento e meno "tristo" non guasterebbe, di questi tempi.
Dopo un po' che rimugini, hai deciso: vorresti cambiare la realtà così incattivita, la vorresti più "bella". E anche più fantasiosa, meno scontata, priva di vendette e colpi bassi. 
Come sognavi da ragazzo (quando volevi la "rivoluzione")
Passano le ore; ti telefonano le notizie politiche della città...
Ma tu non hai voglia, ne hai poca... almeno così ti sembra.
Sei soddisfatto dell'accaduto, ci mancherebbe, è il risultato per cui hai da sempre lavorato, ma non ti senti scuotere dentro. Quasi una normalià, come le altre di sempre.. e sei titubante a rientrare in partita. 
Perchè dove sei, anche con un asciugamano bagnato sulla fronte, stai bene.
Dopo tre giorni però, migliori, la febbre cala, ti viene un po' di fametta e vaghi imbacuccato per casa. 
Non puoi sottrarti dall'accendere il computer.
Giri qua e là. Prima le passioni: il blog, Teledurruti, Jannacci. Poi Napolitano, i sagggi, Bersani, Grillo e i grilli; e soprattutto scopri che è la giornata di Renzi...
Poi arriva (inevitabile ahimè) il momeno della posta arretrata.
Polemiche " eccessive" nei toni ti assolgono e ti riportano alla vita di tutti i giorni.
E allora pensi subito al titolo del convegno degli stati generali organizzati da Situazionismo e Libertà, che fra pochi giorni ci sarà a Roma al Teatro Vascello. "Abbasso la realtà".Sì, abbasso la realtà. Di sicuro quella che stai leggendo sul computer stasera.
E torni a riguardare per qualche minuto Teledurruti  "dell'immaginifico" Fulvio Abbate, su "Renzi nostro". 
Che fa troppo ridere.
Perchè ridere e sognare, salva la vita......
Passate parola.
Abbracci sinceri a tutto, tutto il cucuzzaro....
g. 

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