Ho scritto di getto la mattina dopo il ballottaggio a San Giuliano. Poi ho aspettato un po' a pubblicare. Volevo rileggere a freddo. Oggi l'ho fatto...
Non ho visto il sorriso sulla piazza di San Giuliano l'altra notte. Come mille altre volte dopo le elezioni.
Il clima invece era quello dell'uscita da una preoccupazione; e la vittoria, un risultato liberatorio.
Tirare il fiato...
Del resto al ballottaggio hanno votato solo il 36% della gente. Poca davvero, non c'è quindi da fare i fuochi d'artificio.
Averla scampata bella. Questo è quello che ho colto soprattutto sui volti dei militanti. E in particolare dopo le notizie giunte da Livorno.
Anche Di Maio il nuovo Sindaco, non si è mai lasciato andare del tutto; quasi avesse chiaro cosa l’aspetta nei prossimi giorni, con un clima del genere. Comunque, buon futuro Sergio!
Il Pd poi, a risultato ufficiale,” ha “festeggiato” nella sua sede sopra il circolo Arci,, "chiamando gli altri dal terrazzo". Sarebbe stato meglio farlo nel comitato del Sindaco, abbandonato invece alla stampa. Ma qui bisognerebbe avere la "cultura coalizionista" che non c'è. O forse basterebbe essere solo eleganti; ma per esserlo c'è bisogno ahimè, di forte autorevolezza.
Questi dirigenti locali da tempo,applicano alla lettera i "consigli da fuori" e riconoscono solo sé stessi e i loro eterni militanti che non tradiscono mai . Salvo ravvedersi nei momenti difficili, richiamando allora anche i partiti minori, che fino a qualche giorno prima contavano poco o niente, alle reponsabilità e all'unità.
Spartire oneri, tenersi onori.Un classico che non porta lontano.
E comunque, su quella storica piazza davanti alle terme, c’era un “fare a proteggersi". Piccoli capannelli che si rassicuravano fra loro, dopo aver vissuto una paura collettiva. Paura che tutti pensano possa ripetersi. Come quando un paese si ritrova in strada attonito, dopo una scossa di terremoto.
E allora bisogna fermarsi a ragionare, e chiedersi perchè.
A mio avviso una Comunità politica si salva ed esce da questi tormenti, solo se ritrova sé stessa e "riattiva la connessione sentimentale col popolo". Sennò sarà in preda alla paura costante, nell'attesa della seconda scossa nella notte, che tiene svegli per sempre...
Senza analizzare i voti e le percentuali, sarebbe necessario che qualcuno si interrogasse sul perché anche da noi c’è ormai il gusto di allearsi tutti contro il Pd. Lo facessero i capi nostrani, senza buttare la polvere sotto il tappeto. Chiedessero aiuto, se serve.
E il movimento 5 stelle che diventa l’autobus giusto, opportuno; salvando e prendendo a bordo come l'ultimo viaggio possibile, le coscenze ferite e cariche di rivincita. Soggetti di destra, fuoriusciti e risentiti dal Pd, comunisti con la C maiuscola incazzati, liste civiche. Tutti insieme per la Santa Alleanza. Tutti uniti contro il Potere. Tutti contro "i soliti" , ho sentito dire girando il comune." E anche voi (di Sel) siete uguali e mirate alla poltrona"- mi ha detto una tipa che conosco, con la quale credevo di avere un rapporto sereno e di fiducia.
Se a San Giuliano, ma anche a Livorno, al ballottaggio andava il CxDx, il discorso sarebbe stato diverso. Ma Grillo libera l’istinto e la coscienza e non produce colpe. A San Giuliano l’abbiamo scampata bella, a Livorno no. E se quelli che intendono comandare in futuro, non tirano via a capire perché soprattutto alle amministrative, ci si aggreghi contro, pur di battere il Pd, indipendentemente da come la si pensi, si persevera nel danno.
Ci si interroghi allora sulla gestione e l'uso reiterato del Potere. Si avvii una riflessione dal basso. A San Giuliano deve farlo primo fra tutti il Pd insieme alla sinistra. E va fatto aprendo le stanze delle sedi politiche e del comune, portando le discussioni sulle piazze. Se un'amministrazione sta due anni senza fare assemblee pubbliche, come purtroppo è accaduto, "si è destinati alla sconfitta"prima o poi. E se non si cambia si rimanda solo l'appuntamento col dramma.
Poco importa trovare oggi capri espiatori... Non dura.
Ai Bagni è successo di tutto. Dopo le difficoltà della Giunta passata il Pd pisano si è fatto carico di accompagnare il partito locale verso le elezioni. Bene. La gente l'ha capito che localmente c'erano problemi seri. Una volta si guardava Pisa e la politica della città con le spalle alle cave; oggi non più .Una volta si decideva tutto ai Bagni. Forse sarà anche stato necessario "venire a dare una mano da dentro le mura", ma d’ora in avanti è bene tornare a fare da sè. Lo dico nell'interesse del centro-sinistra tutto. Va ricostruito un gruppo drigente collettivo che rifaccia asemblee nelle frazioni parlando con la gente, prendendosi responsabilità, mettendoci la faccia. Vanno rimessi in moto i partiti che discutono e poi fanno sintesi delle priorità, senza i quali si va verso la sconfitte certa. Non basta tenere le bandiere fuori adai circoli per dirsi partito. E qualcuno non sarebbe male se facesse un passo indietro.
Va rafforzata una coalizione politica che sostiene il Sindaco con lealtà.
Serve pari dignità e battaglia delle idee. I numeri ancge grandi senza idee fanno danni.
Intorno a Di Maio, in queste settimane, si sono "accostati" in tanti. E baci e pacche sulle spalle e tutti a suggerire il proprio punto di vista, senza mai fare nulla di concreto e sotto sotto a storcere la bocca. Era meglio così... però se si faceva di qua.....e così via. Chiacchiere.
Il nuovo Sindaco fa bene ad ascoltare tutti ma deve anche dare subito l'idea che le decisioni strategiche le prende lui, a partire dalla giunta e dallo staff.
Se "Punto. E e capo!" non resta uno slogan e si traduce in scelte concrete, la gente lo capirà subito.
I sangiulianesi sono esigenti ma storicamente generosi e questo non va dimenticato.
Personalmente ho fiducia in Di Maio perchè lo conosco. E' umile e motivato. Farà bene.
Io apprezzo più quelli come lui che partono senza troppi applausi, di quelli portati in trionfo.
Dopo una notte passata a rimuginare, la mattina dopo per caso, ho incontrato il capo della Sx radicale (si dice così?) che è un amico caro. Spesso siamo divisi "sulla fase", come si diceva un tempo, ma non importa. Ci siamo sempre parlati . La cosa strana e bella è che questa volta abbiamo avuto il pudore, senza nemmeno dircelo, di non ragionare delle elezioni, dell'esito del ballottaggio e nemmeno della lista Tsipras. Invece abbiamo chiacchierato delle nostre figlie e della salute. Del futuro, del mio passo indietro. Mi ha proposto nei prossimi giorni di camminare, perché a una certa età è bene macinare chilometri. Per la salute appunto. E farlo insieme aiuta.
A me piace camminare con lentezza, chiacchierando. Penso, quando posso, che lo farò.
-A San Giuliano serve Sinistra di Governo e Comunità- gli ho detto salutandolo. Sarà bene metterci tutti il capo.
Il mio amico ha fatto un sorriso che non mi è parso ostile.Di questi tempi può bastare.
Mettiamoci allora in cammino insieme. All'inizio senza nemmeno parlare troppo; coltivando dubbi e con punti di vista diversi. Dividiamoci pure, ma dentro un recinto poggiato sulla nostra Storia. Tracciamo di nuovo i confini della Comunità di cui c'è bisogno senza veti inutili. Fare almeno questo in partenza, può aiutare a guardare insieme il futuro di San Giuliano con un altro spirito. Senza paure.
Può aiutare il Sindaco per esempio a ripartire dagli ultimi, come noi tutti insieme desideriamo.
Può aiutare la nostra Comunità a rafforsarsi intorno a valori condivisi