E' morto il grande Mario Mele. Medico.
Lo ricordo, quand'ero un giovane dell'Arci, affannarsi con le storie del traffico, nella giunta Granchi, insieme a Scaramuzzino, Nunes, Valtriani e altri giovani leoni comunisti dell'epoca. E noi dell'Arciragazzi ad attaccarlo perchè chiedevamo i lungarni chiusi e lui a tenere il punto sui famosi parcheggi scambiatori: Ma fuori dalle stanze ufficiali era sincero e leale, dicendo senza mezzi termini che facevamo bene a chiedere "tutto".
Era un grande esperto di cinema e un gran comunista italiano.
Era rimasto del PCI e aveva Gramsci nel cuore; soffrì la svolta, come molti.
Una volta scrisse una critica feroce, utilizzando uno pseudonimo, contro l'assessore al traffico, che altri non era che lui. Lo fece sulla rivista "Le dita del diavolo". Prese tutti in giro con un'eleganza senza precedenti. Mentre i resti del Pci si dividevano, partecipava all'Associazione Aprile, una di quelle robe che ha tentato di rivitalizzare la sinistra senza riuscirci. Poi, deluso, finì in Rifondazione Comunista, secondo me più per il nome e la falce e martello nel simbolo che altro.
Grande MM.
Mi piace pensarlo mentre guarda Via col vento....
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