giovedì 31 gennaio 2013

Di mattina...

... presto.
Ti alzi e mentre bevi il caffè in silenzio, ti ripassano davanti le immagini di una giornata triste ma "bella"....nella sua intensità.
Una chiesa sconsacrata. Non ci entravo dentro da quando, ragazzotti estremisti, interrompemmo un concerto di Venditti... pensa te. O forse ora che ci penso qualcosa con l'Arciragazzi ci avevo fatto.
Ma non importa.
Tante persone ad accompagnare un'amica (la so ricordare solo come Cecina) che aveva deciso fin da giovane di dedicare il suo tempo a quelli che avevano avuto meno "culo" di lei.
E all'improvviso, nel recinto di una piazzetta dove non ti fermi mai da un anno all'altro, ritrovi tutti insieme, i volti che hanno accompagnato la tua appassionata adolescenza e forgiato la tua educazione sentimentale . Donne, belle e solide come le vedevo allora, anche se con qualche "ruga delle meraviglie"; e uomini invecchiati, sfuggenti  e scontrosi, antipatici e vanitosi, talvolta sorridenti,convinti di essere imbattibili e unici, come allora. E poi Giovanni, spaurito e "leggero" più di sempre e per questo bellissimo nel suo sorriso triste...  che tutti abbracciano.
Tutti lì. Uno per uno con le sue storie, ma tutti insieme per un'ora in una piazza, come un tempo.
E poi via, avvolti nei cappotti col bavero alzato, perchè fa freddo e si sente freddo.
g