mercoledì 16 gennaio 2013

Riparte il futuro. Campagna contro la Corruzione




Due anni fa Libera e Avviso Pubblico hanno lanciato la campagna "Corrotti".
Risultato: un milione e duecentomila firme raccolte.
Chiedevamo il miglioramento della normativa italiana, per colpire un crimine che distrugge economia, società e speranze: la corruzione.
Oggi il nostro Paese ha una nuova legge in merito, ma è insufficiente.

C'è bisogno di colpire più in profondità questo male, a partire dall'impegno di ciascuno per chiedere maggiore trasparenza al mondo politico e proseguire nel processo di riforma legislativa.
 Per questa ragione "Riparte il futuro".
“Riparte il futuro” si rivolge alla società civile affinché faccia sentire il proprio peso ed esprima la volontà di cambiamento che si respira nel paese. La nostra campagna sarà fatta di atti concreti e non di proposte generiche e teoriche. 
Chiederemo ai cittadini italiani di firmare una petizione in vista delle prossime elezioni politiche d’inizio 2013. La petizione è rivolta ai candidati al Parlamento, i quali se eletti, dovranno farsi carico di promuovere una efficace legislazione per sconfiggere fenomeni corruttivi e connivenze tra politica e organizzazioni criminali. Ma ancor prima, “riparte il futuro” vuol contribuire a far eleggere alla Camera e al Senato chi si farà portavoce e testimone della nostra richiesta di trasparenza e di integrità. Ai candidati che sottoscriveranno la petizione di “riparte il futuro” verrà consegnato un simbolico braccialetto bianco sul quale saranno impresse due sole parole: 100 giorni, il tempo entro il quale approvare specifici provvedimenti contro la corruzione.  

La corruzione è uno dei motivi principali per cui il futuro dell’Italia è bloccato nell’incertezza. Pochi in Europa vivono il problema in maniera così acuta (ci seguono solo Grecia e Bulgaria). Si tratta di un male profondo, fra le cause della disoccupazione, della crisi economica, dei disservizi del settore pubblico, degli sprechi e delle ineguaglianze sociali.

Il prossimo 24 e 25 febbraio verremo chiamati a eleggere i nostri rappresentanti in Parlamento. È il momento di chiedere che la trasparenza diventi una condizione e non una concessione, esercitando il nostro diritto di conoscere.
Per questo domandiamo adesso, a tutti i candidati, indipendentemente dal colore politico, di sottoscrivere 5 impegni stringenti contro la corruzione. Serviranno per potenziare la legge anticorruzione nei primi cento giorni di legislatura e per rendere trasparenti le candidature.

Con questa petizione chiediamo a tutti candidati di:

 1.Inserire nella propria campagna elettorale la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione iniziato con la riforma del novembre 2012. Concretamente, chiediamo sia modificata la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare, con l’aggiunta della voce “altra utilità”

 2.Pubblicare il proprio Curriculum Vitae con indicati tutti gli incarichi professionali ricoperti

 3.Dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi eventuali procedimenti penali e civili in corso e/o passati in giudicato

 4.Pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale

 5.Dichiarare potenziali conflitti di interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari
Grazie alla sottoscrizione di questi impegni si potrà sapere davvero quali candidati saranno disposti a lottare in Parlamento contro la corruzione.

 Più siamo a firmare questa petizione, più i candidati dovranno ascoltare le nostre richieste.
Firma adesso per un futuro senza corruzione.


http://www.riparteilfuturo.it/

Per informazioni
Gabriele Santoni
coordinatore regionale Avviso Pubblico 
gabrisantoni@gmail.com