Poi aggiungo sommessamente: la mia speranza è..... chi si sente di Sinistra spero voti Vendola con Bersani premier (a me Bersani, fra l'altro dà fiducia-).
Perchè il suo è un progetto di governo; e più voti prende Nichi più condizionerà il suo alleato Pd (senza il quale non si governa) ad essere ancorato a Sinistra.
Meno voti prende, più chances hanno i montiani del Pd di spuntarla; e molti come me, se ci fosse anche una parvenza di accordo col professore bocconiamo, starebbero a casa, dalla mattina dopo. Perchè Monti è di destra ed è nostro avversario. E la CGIL, che lui denigra, è compagna nostra. Così ci siamo chiariti con chi continua a far finta di non capire e ci fa domande strane sulle alleanze.
E allora il voto a Sel è un voto politico vero. Per fare le cose dal Governo.
Il voto alla Sinistra (a sinistra di Nichi), è un gesto che riempie l'anima, anche commovente se vogliamo essere generosi. Ma "non serve a una sega"... se non a far battere il cuore e comunque: "Chapeau e amicizia intatta per chi lo fa!!! Io la penso così.
E ora una storia, la mia storiella.
1980 (ho solo 22 anni), elezioni amministrative. La fase politica nazionale è convulsa.E il terrorismo sta dando gli ultimi colpi di coda.
A San Giuliano il Pci è ancora un partito granitico, inespugnabile, figlio della sua potentissima storia all'ombra delle terme.
Con un gruppo di compagni locali, decidiamo di presentare alle elezioni la lista di Democrazia Proletaria, all'alba della sua nascita.
Nel programma chiediamo la luna.....Vogliamo tutto!!!!!!!!
Prendiamo qualche centinaio di voti (circa 400) e non entriamo in consiglio comunale
Il Pci, che fino ad allora aveva in consiglio 19 componenti su 30, riduce la pattuglia a 18. I nostri voti (molti sottratti al PCI stesso) non gli fanno avere l'ultimo consigliere, assegnato coi resti, che va ai socialisti.
Noi giovani estremisti, quasi, quasi siamo contenti ( levandoci la sete col prosciutto).
1985, Democrazia Proletaria ripresenta la lista alle elezioni. Questa volta faccio il capo-lista e inserisco nel programma fra le molte richieste, come la solita " luna e le stelle", anche la costruzione di una Ludoteca e l'idea di un Teatro Comunale..
Prendiamo intorno a 500 voti. Io più di 100 preferenze, che sono molte. Ma nessuno entra in consiglio. Il Pci perde un altro consigliere e assottiglia la pattuglia a 17. Solita storia di cinque anni prima. E poi, Dp sparisce dalla vita politica amministrativa di San Giuliano, a parte qualche sparuta raccolta di firme su grandi campagne nazionali.
Nella seconda metà degli anni ottanta, sono all'Arci, rompo gli indugi con me stesso cominciando a votare Pci. La ragione principale è la mia ostilità al Craxismo imperante e il bisogno, nella mia testa, del rafforzamento di un blocco sociale comunista e di popolo.Anche mio nonno Neri, a cui parlo di questa "svolta politica", comincia ad andare orgoglioso di suo nipote.
Il Pci di San Giuliano Terme nel 1990 alle elezioni mi offre non solo la candidatura, ma in anticipo dice che se accetto dovrò fare anche l'assessore alla cultura. "Ok -dico- ma voglio fare una ludoteca e un teatro."Nessuno batte ciglio, anzi il maestro di popolo Eugenio Del Genovese comunista, la sera che accetto la candidatura mi dice candido-"Era l'ora tu venissi definitivamente con noi, invece di sta' lì sempre sull'uscio...!Ora ti si mette alla prova, perchè governa' è più difficile che urlà!!!!!!"
Vengo eletto con tante preferenze ed entro nella giunta di Corrado Rossi, mettendo le basi per il teatro, la ludoteca e altre cose che ancora oggi mi fanno essere orgoglioso.Tutto diventa realtà dal 1995 quando divento Sindaco. Oggi il teatro e la ludoteca sono lì. Belli come il sole.
Morale.
Io non trovo le parole per chiedere a qualche mio amico (caro, che stimo e con cui magari faccio anche qualche cena divertente o addirittura viaggi indimenticabili), che per esempio ha votato fino a ieri Rifondazione o Di Pietro o addirittura non vota per protesta, di non votare oggi la lista di Ingroia, che è quella che di più si avvicina alle sue grazie, per dare il voto al Comandante Nichi. Ci mancherebbe.
Gli racconto però la mia storiella del teatro e della ludoteca e aggiungo per fare un esempio solido che.....
Sinistra Ecologia Libertà di Vendola, sostiene nel programma di Centrosinistra,il salario minimo garantito. Questo tema sta anche nel programma di Ingroia e nella testa dei miei amici, lo so bene e sono contento. Nulla idealmente ci divide su questo obbiettivo; tranne il fatto che se il Centrosinistra andrà al governo e Sel avrà preso molti voti, allontanando anni luce l'idea di fare un accordo con Monti, il salario minimo garantito vedrà la luce. Prendendo gli applausi (si spera) anche della lista Ingroia, che al governo, si sa già fin da ora, non andrà.
Appunto, come il teatro e la ludoteca, che presero gli applausi anche di chi a San Giuliano mi stava più a sinistra e che come me voleva teatro e ludoteca.
P.S.E questo vale anche per i nefasti F35.
gs