“Il prossimo Parlamento intensifichi la lotta
alla corruzione”.
La comunità pisana chiede ai suoi candidati di sottoscrivere la campagna
lanciata da don Ciotti con “Libera”. Sabato prossimo 16 gennaio (Provincia, ore
10-12), il Coordinamento enti locali per la legalità incontra gli aspiranti
onorevoli (deputati o senatori) di tutte le liste, in corsa per il territorioLa
comunità pisana “sposa” la causa di “Riparte il futuro”, la campagna contro la
corruzione lanciata da “Libera” e “Gruppo Abele”, le associazioni (antimafia la
prima, per l’aiuto a famiglie in difficoltà la seconda) che fanno capo a don
Luigi Ciotti.
Sabato prossimo, 16 febbraio, il “Coordinamento per la legalità” (rete di enti locali del territorio costituitasi su iniziativa della Provincia nell’ambito del circuito nazionale “Avviso Pubblico”), incontrerà i candidati delle nostre circoscrizioni elettorali, chiedendo loro di sottoscrivere gli impegni sulla cui attuazione i promotori appunto di “Riparte il futuro” esortano gli aspiranti parlamentari, in corsa per le prossime politiche, a mettere la loro firma e la loro faccia. L’appuntamento è, dalle 10 alle 12, nella sala consiliare della stessa Provincia.
Al tavolo degli organizzatori l’assessore Gabriele Santoni (responsabile del Coordinamento), insieme al referente di zona di “Libera”, Fabrizio Tognoni, e a don Armando Zappolini, presidente del Cnca (Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza).
Ad ascoltarne le sollecitazioni sono stati invitati i pretendenti locali, di tutte le varie liste, a un seggio da onorevole, in Senato o alla Camera; ma a prendere parte all’incontro sono stati chiamati anche i sindaci dei Comuni aderenti alle rete per la legalità, gli operatori della società civile (associazioni, scuole e così via), i cittadini singolarmente interessati.“La corruzione e il clima d’insicurezza che ne deriva”, spiegano Santoni, Zappolini e Tognoni, “sono tra le principali concause di quella mancanza di prospettive certe per il domani che grava attualmente sul Paese: gli affari sporchi creano ingiustizia, disservizi, sprechi (quindi disoccupazione) e diseguaglianze sociali.
Ai candidati proponiamo di firmare la campagna per mettersi in gioco, per stipulare con noi un patto nell’ottica della lotta per la trasparenza”.In particolare, si è detto, sono cinque gli impegni che “Riparte il futuro” chiede di onorare, in sede di campagna elettorale.
Primo, inserire nei propri programmi la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione, iniziato con la riforma del novembre 2012, modificando la norma sullo scambio politico-mafioso (416 ter).
Secondo, pubblicare il proprio curriculum vitae con tutti gli incarichi professionali ricoperti.
Terzo, dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi gli eventuali procedimenti, penali e civili, in corso o passati in giudicato.
Quarto, pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale.
Quinto, dichiarare potenziali conflitti d’interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari.
Raggiunte 100.000 firme
Sabato prossimo, 16 febbraio, il “Coordinamento per la legalità” (rete di enti locali del territorio costituitasi su iniziativa della Provincia nell’ambito del circuito nazionale “Avviso Pubblico”), incontrerà i candidati delle nostre circoscrizioni elettorali, chiedendo loro di sottoscrivere gli impegni sulla cui attuazione i promotori appunto di “Riparte il futuro” esortano gli aspiranti parlamentari, in corsa per le prossime politiche, a mettere la loro firma e la loro faccia. L’appuntamento è, dalle 10 alle 12, nella sala consiliare della stessa Provincia.
Al tavolo degli organizzatori l’assessore Gabriele Santoni (responsabile del Coordinamento), insieme al referente di zona di “Libera”, Fabrizio Tognoni, e a don Armando Zappolini, presidente del Cnca (Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza).
Ad ascoltarne le sollecitazioni sono stati invitati i pretendenti locali, di tutte le varie liste, a un seggio da onorevole, in Senato o alla Camera; ma a prendere parte all’incontro sono stati chiamati anche i sindaci dei Comuni aderenti alle rete per la legalità, gli operatori della società civile (associazioni, scuole e così via), i cittadini singolarmente interessati.“La corruzione e il clima d’insicurezza che ne deriva”, spiegano Santoni, Zappolini e Tognoni, “sono tra le principali concause di quella mancanza di prospettive certe per il domani che grava attualmente sul Paese: gli affari sporchi creano ingiustizia, disservizi, sprechi (quindi disoccupazione) e diseguaglianze sociali.
Ai candidati proponiamo di firmare la campagna per mettersi in gioco, per stipulare con noi un patto nell’ottica della lotta per la trasparenza”.In particolare, si è detto, sono cinque gli impegni che “Riparte il futuro” chiede di onorare, in sede di campagna elettorale.
Primo, inserire nei propri programmi la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione, iniziato con la riforma del novembre 2012, modificando la norma sullo scambio politico-mafioso (416 ter).
Secondo, pubblicare il proprio curriculum vitae con tutti gli incarichi professionali ricoperti.
Terzo, dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi gli eventuali procedimenti, penali e civili, in corso o passati in giudicato.
Quarto, pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale.
Quinto, dichiarare potenziali conflitti d’interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari.