sabato 23 febbraio 2013

Lettera a Fabrizio Fabbri. Ti auguro di sognare la Sinistra di bellezza.

Domani si vota. Qualcuno dice sia uno dei tornanti cruciali per il futuro dei nostri figli.
Io non so se la questione sia così apocalittica, anche se dentro di me sento l'ansia dei grandi passaggi.....(magari poi saranno "solo passaggi...passagggi di tempo.." come dice il grande cantore dl mio cuore)
Certo nei momenti particolari e non usuali, come questo, viene forte il bisogno di scrivere a qualcuno, quasi per smorzare la tensione. Per me è sempre stato così, fin da ragazzo.
Ho scritto a un mio amico "andato prima del tempo", che nessuno mai riuscirà a sostituire.
E sto bene...


Spazi elettorali

FF
Caro Fabrizio si rivota...

Anche io, come puoi immaginare, sono schierato (sich!!!) senza entusiasmo...anche se il mio presunto "capo" di Terlizzi, mi sta davvero simpatico.Se non fosse per lui e la sua passione per la bellezza della politica... chissà ..
Ho pensato a te; al tuo disincanto ogni volta che si doveva votare, al tuo rigore al tuo estremismo,
Sì, perchè nessuno che io abbia conosciuto, è stato estremo negli affetti, nelle passioni, nella coerenza, come te; al punto di pagarla tutta fino in fondo in maniera così secca. "Anche l'ultimo salto dal marciapiede di ponte di mezzo, con la carrozina (alla conte Mascetti) se permetti è stato "situazionismo estremo", coerenza. Pagando il prezzo che si conviene a chi predende e sa di poter vedere più in là....
Eri un irriducibile anche in letteratura, quando mi dicevi che se non si leggono i classici non vale la pena leggere altro.
Ed io che "m'innamoravo" di tutte le novità  letterarie del tempo (ricordi le edizioni Erbavoglio...? che da gran libraio che eri, vendevi allora al CID di via S.Frediano) e tu ad insistere con Dickens e a farlo leggere ai ragazzi. O la letteratura francese, Flaubert che mi hai quasi imposto."Quella troia di Madame Bovary " e che risate.....
"Dopo l'ottocento il romanzo è morto".sostenevi con voce impostata.  E che discussioni....
Poi zitti zitti leggevamo "Seminario sulla gioventù di Aldo Busi", e solo perchè pubblicato dall' Adelphi di Calasso, ci sembrava avessimo l'anima salva. Che cazzoni patentati...
Anche sulla musica, nonostante avessimo gusti comuni, riuscivi a saperne di più ed a tradurre il tuo sapere in qualcosa che altri potevano carpire con garbo.Cantavamo Guccini , De Andrè e De Gregori a squarciagola
ma zitti zitti ascoltavamo  Lou Reed e Nico con i Velvet. Chissà dove avrai lasciato la maglietta gialla con la banana di Worhol, che ti volevo rubare ogni volta, che l'avevi addosso. E i Clash...E Dylan.
E tu sapevi tutto. Mi avevi raccontato di aver passato ore ad ascoltare Video Music o come si chiamava una delle prime reti musicali, nel periodo della tua disoccupazione. E ti eri laureato anche lì, sul campo. Conoscevi tutti i gruppi emergenti e tutto quello che passava il convento.
Ti interessava davvero tutto amico mio..... anche la transavanguardia... ma sostenevi con forza che bisognava spendere "noi stessi per gli altri". E senza mediazioni, lasciavi indietro troppo di te... ed io che ti dicevo che avresti potuto insegnare tre lingue all'universo mondo e letteratura inglese fino a... Sidney.
Che litigate memorabili sul fatto che "ti lasciavi troppo indietro"...
Ti colpivo duro dicendoti che non ti volevi bene, e tu sparivi per un po'....Ma apprezzavi quello che ti dicevo.E lo so, perchè poi quando ci rivedevamo me lo dicevi che avevo ragione..., ma durava solo un attimo e appena "tornato in te" riattacavi "Ma se non si è "organici" non serve a niente il nostro sapere".
E cosa tu intendessi  io lo capivo e bene amico mio. Voleva dire essere a disposizione degli altri ... sempre.
Eri consapelvolmente gramsciano, comunista libertario e prete dell'oratorio.Non violento, ma feroce nei giudizi morali, pacifista e con una passione smisurata per quelli ai margini, che difendevi a tutti i costi..
Un mix micidiale.Quando "spedisti" tutti i tuoi coinquilini del villaggio perchè avevano osato trattare male Vichi ( che non era un chicchino...), è una scena che mi hai raccontato così tanto, che ogni volta mi pareva di sentire il rumore dei pugni sbattuti sulla tavola.
E ti piacevi, ma piacevi anche molto a tutti e lo sapevi; e quando capivi che potevi piacere "più del dovuto", nel senso che affascinavi molte giovinette e non solo, che ti guardavano con gli occhi sgranati, ricambiavi con un sorriso e fuggivi via. E poi mi raccontavi... perchè non ti dispiaceva sapere che eri una preda ambita in amore. E spesso io lo avevo capito prima te o almeno ti piaceva farmelo credere. Aggiungendo ogni tanto che  questo mio decifrarti, mi accreditava ad essere "tuo fratello"; ed io mi commuovevo, cercando di non farmene accorgere.
Ma tu avevi un solo ( tragico) amore vero , a parte quello smisurato per tua figlia, e da quello non ti sei separato mai...Senza freni anche lì...
Sono da tempo convinto che hai anticipato tante cose; davi e non chiedevi nulla e questa era la tua forza e il tuo essere nobile, che non è proprio a tutti.
Per questo penso che queste elezioni non ti avrebbero convinto.
 Sono certo che ti avrebbe incuriosito Grillo ma strada facendo avresti capito molte cose che non ti sarebbero piaciute.
Avresti avuto paura dei rigurgiti fascisti e senz'altro bischereggiato sulla pericolosità di Berlusconi e la pena del berlusconismo insinuatosi anche in tanta sinistra
Di Monti avresti detto di preferire il mare.Magari canticchiando Gino Paoli dopo cena.
Il Pd non l'avresti nemmeno guardato. Troppo potere locale.
Avresti senz'altro pensato di votare Rivoluzione civile, ma il giustizialismo di alcuni di loro ti avrebbe messo qualche perplessità.
Vendola te lo saresti sentito vicino come succede a me (in fondo un po' "prete come te a volte sembra"), ma l'idea dell'accordo col Pd ti avrebbe distratto subito. Mai ti sei avvicinato al potere.
 Avresti votato sicuramente Sinistra di bellezza, se tu avessi trovato il simbolo sulla scheda, ne sono certo.
Ed è la bellezza della Sinistra che abbiamo sempre sognato e che speriamo prima o poi di trovare da qualche parte, che ti dedico in questi tempi bui.
Guardami, amico mio. Perchè sapere che mi guardi mi rende più sereno.
g.
p.s.I manifesti negli spazi elettorali, che appaiono nella foto in alto, ti sono tutti dedicati.